L'evento, giunto alla 60esima edizione, dovrebbe svolgersi il prossimo settembre. La società che organizza la manifestazione ha fatto sapere che non è ancora stata presa nessuna decisione in merito all'annullamento
Rischia di saltare il Salone del Mobile, la fiera di Federlegnoarredo, che dovrebbe tenersi a Milano a settembre per la sua 60esima edizione. Da quanto si apprende si è tenuta una riunione del Cda di Federlegno Eventi, la Spa che organizza l'iniziativa, per decidere se organizzare la prossima edizione dopo che quella dello scorso anno era saltata a causa dell'emergenza Covid. Il Cda di Federlegno arredo Eventi, controllata al 100% da Federlegno, ha poi però fatto sapere di non aver ancora preso nessuna decisione in merito allo svolgimento dell'edizione 2021, smentendo le ipotesi secondo cui si sarebbe già stato deciso deciso di far saltare il Salone del Mobile.
Federalberghi: “L'annullamento sarebbe grave”
"L'annullamento, quest'anno, del Salone del Mobile, avrebbe conseguenze molto gravi per il comparto alberghiero in forte sofferenza", Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, non nasconde la preoccupazione per i rumors su un possibile annullamento della 60esima edizione della fiera. "Nonostante il Governo abbia dato la tanta attesa notizia del ritorno delle fiere e dei congressi in presenza - considera Naro - gli imprenditori dell'arredo italiano - cui la pandemia non ha creato gli stessi gravi danni subiti invece dal comparto turistico ma, anzi, ha consentito loro di ottenere risultati economici in linea con il passato - pensano che l'investimento, sicuramente importante, per partecipare al prossimo Salone, non sia indispensabile per i propri bilanci". Come Federalberghi, "apprezziamo la battaglia che il presidente del Salone Claudio Luti sta facendo". "Ci auguriamo vivamente - auspica Naro - che non si arrivi ad una scelta così impattante sull'economia milanese". "Certo - spiega -, stiamo difendendo i nostri interessi. Che mai, come in questo momento, sono gli interessi di tutta la filiera turistica, dei nostri dipendenti, dei nostri fornitori e dei cittadini. Rinunciare al Salone del Mobile quest'anno sarebbe incomprensibile e, come imprese alberghiere, non sceglieremmo certo, per forniture e ristrutturazioni - avverte - i prodotti provenienti da aziende che hanno voluto il rinvio del Salone".