Covid, Pregliasco: "Varianti causa del picco, ora vacciniamo"

Lombardia
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A fronte di un Rt regionale che tocca l'1,30, spiega il direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi, "il passaggio al rosso dalla prossima settimana dovrebbe agevolare la campagna vaccinale"

Per il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano, "sono le varianti, soprattutto quella inglese, a essere responsabili dei più di mille casi al giorno nelle due province più colpite" in Lombardia e, in un'intervista a Il Corriere della Sera, fa un appello ai lombardi: "Evitate tutti i contatti interpersonali non indispensabili". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - LA SITUAZIONE A MILANO - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

Rt Regionale

A fronte di un Rt regionale che tocca l'1,30, spiega Pregliasco, "il passaggio al rosso dalla prossima settimana dovrebbe agevolare la campagna vaccinale. Al netto dei problemi logistici e di forniture, qualsiasi manuale di virologia dice che quando si vaccina bisognerebbe 'chiudere tutto' per togliere terreno al virus. La zona rossa è oramai inevitabile: solo nel bresciano le intensive sono occupate al 90 per cento. Una situazione oggettivamente troppo rischiosa". In merito ai tempi necessari per vedere un cambiamento in positivo, afferma: "Molto dipende dai tempi della vaccinazione di massa; in questo momento concentrerei gli sforzi per concludere le vaccinazioni di tutte le categorie fragili; e appena possibile somministrerei alla fascia 70-79, sempre molto colpita dall'infezione". A suo avviso "una buona notizia è senz'altro il via libera della Giunta lombarda alla delibera per le somministrazioni anti Covid-19 anche nelle aziende". Un dato preoccupante è che "stiamo un po' rincorrendo il virus: purtroppo siamo sotto il milione di vaccinazioni a livello regionale, più o meno si tratta del dieci per cento, la stessa percentuale che abbiamo sul nazionale. Ancora troppo poco per avere ricadute di massa positive". 

Sui vaccini

Infine, sul vaccino Astrazeneca Pregliasco ha concluso: "Se consultiamo il sito dell’Agenzia Italia del Farmaco quasi ogni giorno ci sono ritiri di lotti. I dati confermano valori irrisori - 30 casi di tromboembolia su cinque milioni di somministrazioni - e mi auguro che questo “allarme” non abbia conseguenze sulle decisioni dei cittadini: i lombardi si sono dimostrati estremamente responsabili, lo dimostra la vasta adesione alla campagna da parte degli anziani".

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