Covid Lombardia, 3.310 casi. Fontana: Chiederemo a Governo più vaccini

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Il presidente è intervenuto durante una conferenza stampa sul Piano Regionale Vaccini, a cui hanno preso parte anche l'assessore al Welfare e vicepresidente Letizia Moratti, e il consulente Guido Bertolaso, che ha annunciato: "Fra domani e dopodomani vaccineremo 24mila persone dei territori tra Bergamo e Brescia"

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Con 50.268 tamponi effettuati, sono infatti 3.310 i nuovi positivi con il rapporto di positività in calo al 6.5% (ieri 7%). Calano i ricoveri in terapia intensiva (-2, 406 in totale) mentre aumentano negli altri reparti (+29, 3.946). I decessi sono 38 per un totale di 28.184 morti in regione dall'inizio della pandemia. Continuano a salire i contagiati a Brescia che sono passati dai 506 casi di ieri ai 901 di oggi facendola diventare la provincia più colpita della Lombardia con quasi un terzo dei casi della regione. 

Vista la situazione che si è venuta a creare nelle zone dove maggiore è la diffusione della variante inglese "ci sarà richiesta formale al governo affinché ci vengano inviate un numero maggiore ed ulteriore di vaccini". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una conferenza stampa sul Piano Regionale Vaccini alla quale ha preso parte anche Guido Bertolaso, che ha annunciato: "Fra domani e dopodomani vaccineremo 24mila persone dei territori tra Bergamo e Brescia". L'assessore alla Salute Moratti inoltre ha illustrato la duplice strategia che si seguirà per il piano vaccinale.

Ieri, con l'ordinanza firmata dal governatore, è stata istituita la zona arancione nella Provincia di Brescia e nei comuni bergamaschi di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso, oltre che a Soncino, in provincia di Cremona. Il provvedimento sarà in vigore fino al 2 marzo. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

18:19 - In Lombardia 3.310 positivi su oltre 50mila tamponi

Continuano a salire i contagiati a Brescia che sono passati dai 506 casi di ieri ai 901 di oggi facendola diventare la provincia più colpita della Lombardia con quasi un terzo dei casi della regione. Con 50.268 tamponi effettuati, sono infatti 3.310 i nuovi positivi con il rapporto di positività in calo al 6.5% (ieri 7%). Calano i ricoveri in terapia intensiva (-2, 406 in totale) mentre aumentano negli altri reparti (+29, 3.946). I decessi sono 38 per un totale di 28.184 morti in regione dall'inizio della pandemia. Dopo Brescia, è la città metropolitana di Milano la zona della Lombardia più colpita con 773 casi, di cui 333 a Milano città, seguita da Monza e Brianza (274), Varese (273), Como (260), Bergamo (207), Pavia (200), Mantova (104), Cremona (83), Lecco (80), Lodi (45), Sondrio (11).

18:12 - Champions: centinaia di tifosi Atalanta accanto allo stadio

A quattro ore dall'inizio dell'ottavo di finale di andata di Champions League contro il Real Madrid, poco dopo le 17, nei pressi del Gewiss Stadium si sono radunati circa 200 tifosi dell'Atalanta per una manifestazione non autorizzata. E questo nonostante gli appelli ad essere "vicini alla squadra ma davanti alla tv" di stamani con una lettera a L'Eco di Bergamo da parte del direttore dell'Agenzia per la Tutela della Salute di Bergamo, Massimo Giupponi. I sostenitori nerazzurri, tra cori, bandiere e striscioni, si sono concentrati al Baretto di viale Giulio Cesare, di fronte alla Tribuna Rinascimento, abituale luogo di ritrovo della tifoseria organizzata, anche dopo che la società stessa nel primo pomeriggio di oggi aveva condiviso sia la lettera sul proprio sito sia un post di Facebook in tal senso dell'Ats: "Atalanta-Real Madrid: questa sera seguiamo la nostra squadra del cuore da casa, per proteggere noi e gli altri dal contagio del Covid19 e della sue varianti". Il raduno non è un'iniziativa della Curva Nord, bensì il frutto di un tamtam alla vigilia sui gruppi Whatsapp. E' il secondo raduno della tifoseria atalantina in epoca di restrizioni anti-Covid dopo quello a Zingonia il 10 febbraio scorso, alla partenza del pullman sociale alla volta dello stadio cittadino prima della semifinale di ritorno di Coppa Italia col Napoli. Non si stanno comunque verificando problemi per l'ordine pubblico e le persone, munite di mascherine, stanno rispettando il distanziamento sociale.

18:00 - Prorogate a 3 marzo misure per Mede, Bollate e Viggiù

Dopo il provvedimento relativo ai territori della provincia di Brescia e alcuni Comuni delle province di Bergamo e Cremona, il presidente della Regione Attilio Fontana ha firmato oggi una nuova ordinanza che prevede una proroga fino al 3 marzo delle misure urgenti per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 nei Comuni di Bollate, Viggiù e Mede. Nell'ordinanza è "fortemente raccomandata" la didattica a distanza per gli studenti residenti nei tre comuni ed è vietato recarsi presso le cosiddette seconde case.

17:56 - A Mede (Pavia) entro venerdì vaccinati tutti over 80

L'Ats di Pavia tiene sotto stretta osservazione il comune di Mede (Pavia), in Lomellina, 6.435 abitanti, che Regione Lombardia aveva inserito in zona rossa in seguito ad un preoccupante aumento di contagi da Coronavirus. "Ad oggi - si sottolinea in una nota diffusa oggi dall'Agenzia di tutela della salute - si registrano 161 casi di positività a Covid-19, di cui 86 registrati negli ultimi 7 giorni. Tutti i campioni mandati a sequenziamento hanno dato riscontro di positività alla variante inglese". Per contrastare la diffusione del virus, Ats Pavia entro venerdì 26 febbraio "completerà il ciclo di vaccinazioni per gli over 80 di Mede, grazie alla preziosa collaborazione dei medici di famiglia. In totale saranno vaccinate 230 persone over 80. Nei giorni successivi si proseguirà con tutte le altre categorie". Oltre alla popolazione di età superiore agli 80 anni (nati nel 1941 e anni precedenti), a Mede (Pavia) verrà offerta prioritariamente la vaccinazione anti-Covid anche ai cittadini di età compresa tra i 50 e i 79 anni, per un totale di 2.686 persone. "Il vaccino è un'arma in più contro il virus ma va affiancato alle restrizioni da rispettare con rigore e costanza - sottolinea Mara Azzi, direttore generale di Ats Pavia - In coerenza con le disposizioni regionali stiamo rimodulando la programmazione per contenere il contagio. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutta la popolazione perché le regole vengano rispettate e perché non si abbiano dubbi sul valore della vaccinazione". 

17:47 - Champions: appello Ats Bergamo a tifosi, niente assembramenti

Il direttore generale dell'Agenzia tutela della salute (Ats) di Bergamo, Massimo Giupponi, ha scritto una lettera aperta ai tifosi atalantini per invitarli a evitare ogni forma di assembramento anche in un giorno speciale come stasera, quando l'Atalanta incontrerà in Champions League il Real Madrid. "Cari tifosi Atalantini - inizia la lettera -, la giornata storica che stiamo per vivere sportivamente parlando, che vede la nostra Atalanta incontrare l'icona del calcio Real Madrid, è un'occasione di orgoglio, gioia e partecipazione sportiva che ci ricorderemo sempre. Accompagniamo i nostri calciatori nerazzurri idealmente con il sostegno della nostra vicinanza e col calore che loro meritano e noi sappiamo regalare, ma con la prudenza che il momento storico ci richiede, evitando assolutamente la presenza fisica allo stadio e nelle sue vicinanze: teniamo ben presente il pericolo di contagio di quel virus che stiamo combattendo con tutte le nostre forze e capacità". "Viviamo la grande e storica partita con la prudenza e la cautela che il momento e le misure sanitarie di prevenzione richiedono, evitando incontri, abbracci, cori ed assembramenti. Verrà di nuovo il momento di vivere questi atteggiamenti nella massima libertà, e sicuramente noi saremo lì, ma occorre avere ancora pazienza: la stessa che abbiamo dimostrato nell'attendere questo incontro-sogno col Real - prosegue la lettera di Giupponi -. Il popolo dei tifosi bergamaschi ancora una volta saprà dare la sua vicinanza alla Dea dimostrando il suo affetto ed il rispetto del prossimo: pur se a casa davanti alla tv, ci sentiremo perfettamente parte di un piccolo pezzo di storia calcistica di Bergamo, da raccontare ai nipoti...".

17:39 - Vaccini: Lombardia approva piano da 214 milioni

È stato approvato oggi nella Giunta di Regione Lombardia, la campagna vaccinale contro il Covid. Un piano da 214 milioni di euro, dei quali 96 milioni per la remunerazione delle prestazioni vaccinali, 66,5 milioni per i costi del personale dedicato alle vaccinazioni, 18,5 milioni per i sistemi informativi dedicati alla gestione del processo, 18 milioni per l'allestimento dei centri vaccinali e 15 milioni a carico dei bilanci di Ats e Asst per l'erogazione dei servizi sanitari e non sanitari nelle strutture allestite temporaneamente. Settimana prossima, uno nuova delibera darà indicazioni precise sulla distribuzione dei punti vaccinali. Ci saranno comunque 66 strutture hub e 600 punti vaccinali. Le strutture temporanee per la somministrazione potranno essere ospitate all'interno di spazi o edifici già esistenti, che andranno da un modulo minimo che parte da 400 mq a un centro di dimensioni molto grandi di circa 13 mila mq. Per il supporto alla campagna vaccinale, viene previsto il coinvolgimento di 3 mila volontari della Protezione Civile regionale. Il vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha annunciato oggi in conferenza stampa anche una rimodulazione della strategia prevista, per cercare di affrontare l'emergenza di alcune zone della regione, come la provincia di Brescia, particolarmente colpite soprattutto dalla variante inglese. "Abbiamo deciso di indirizzare le risorse vaccinali verso quelle zone che rappresentano la maggiore criticità" ha spiegato.

Il consulente del presidente Attilio Fontana per il Piano Vaccinale, Guido Bertolaso ha invece aggiunto che "in Lombardia stiamo andando ventre a terra e stiamo anche riducendo le scorte definite da Roma, che ogni regione dovrebbe tenere per sicurezza e dovrebbero essere il 30% dei vaccini che vengono forniti. Noi abbatteremo questa percentuale di scorte disponibili perché pensiamo che bisogna intervenire immediatamente. I dati parlano molto chiaro". Domani e venerdì quindi, oltre a quella degli over 80, inizierà in quattro centri appositamente allestiti, la vaccinazione di 24mila over 60 di 14 comuni al confine tra Bergamo e Brescia e poi gradualmente si proseguirà in tutta la provincia bresciana. Inoltre, l'Ats di Milano vaccinerà nei prossimi giorni a Bollate tutti i 4mila over 80 residenti nel comune e successivamente tutti gli insegnati alla Fiera di Milano. A Viggiù sarà adottata una misura ancora diversa, dando priorità agli over 80 e ai frontalieri.

17:08 - Vaccini: Bertolaso, forse rallenteremo fase 1 bis

"Probabilmente, per fare in modo di avere le dosi necessarie a vaccinare gli over 60 nei comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo, dovremo rallentare la somministrazione della cosiddetta fase 1 bis, dove tutto sommato ci sono categorie che non sono le più a rischio. Chiaro è che la coperta è corta, anzi è un fazzoletto e ci dobbiamo muovere su quelle che sono le priorità". Lo ha detto Guido Bertolaso, consulente del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, per il Piano Vaccini.

17:07 - Vaccini: Dg Welfare Lombardia, non lasciamoli in frigo

"Non dobbiamo lasciare i vaccini in frigorifero, non possiamo tenerli fermi". Lo ha detto Giovanni Pavesi, neo direttore generale del Welfare della Regione Lombardia, nel corso di una conferenza stampa sul piano vaccini, il quale ha anticipato che la settimana prossima sarà resa nota la localizzazione precisa dei siti vaccinali, "anche se il piano è modulabile in base alle esigenze". 

14:25 - Fontana: “Al momento non in programma nuove chiusure”

"La situazione è sempre sotto attenzionamento. Se vediamo che ci sono dei dati preoccupanti si interviene. Per il momento non ci sono in programma nuove chiusure". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una conferenza stampa sul Piano Regionale Vaccini, rispondendo a chi gli chiedeva se ci fossero in programma nuove zone "arancioni rafforzate”.

14:12 - Fontana: “Produzione autoctona dei vaccini è la direzione giusta”

"Domani il ministro Giorgetti incontrerà le aziende farmaceutiche Italiane per parlare della produzione autoctona dei vaccini. Questa deve essere necessariamente la direzione cui rivolgerci. Non possiamo dipendere solo dall'estero. Abbiamo l'esigenza di avere una nostra produzione". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una conferenza stampa sul Piano Regionale Vaccini. "Le varianti danno un segnale di maggiore aggressività e anche i nostri rapporti con il Cts e il Ministero devono essere improntati ad una maggiore velocità" ha aggiunto.

14:08 - Fontana: “Chiederemo governo numero maggiore di dosi”

Vista la situazione che si è venuta a creare nelle zone dove maggiore è la diffusione della variante inglese "ci sarà richiesta formale al governo affinché ci vengano inviate un numero maggiore ed ulteriore di vaccini". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una conferenza stampa sul Piano Regionale Vaccini.

13:58 - Bertolaso: “24mila dosi entro venerdì a over 60”

"Cerchiamo di immaginare qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto fino a ieri per vedere se può funzionare. Abbiamo iniziato a creare questa fascia di contenimento nei comuni al confine tra Brescia, Bergamo e Cremona. Non possiamo vaccinare tutti gli abitanti di queste province, ma abbiamo pensato di partire, tra domani e venerdì mattina, con gli abitanti dei 16 comuni tra Brescia e Bergamo tra i 60 e gli 80 anni, per poi allargarci gradualmente". Lo ha detto Guido Bertolaso, alla presentazione del piano vaccini della Lombardia."Fra domani e dopodomani vaccineremo 24mila persone dei territori tra Bergamo e Brescia" ha aggiunto.

13:48 - Moratti: “Vaccini in strutture già esistenti per evitare costi”

Per quanto riguarda i 600 punti vaccinali che serviranno alla somministrazione di massa, "si tratterà di strutture già esistenti, per evitare costi, ed essere in sintonia con i comuni". Lo ha detto il vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, intervenendo ad una conferenza stampa sul Piano Regionale Vaccini

13:46 - Nelle scuole a breve campagna vaccinale under 55

In Lombardia "la campagna vaccinale per il personale docente e non docente under 55 partirà a brevissimo. Non ho una data precisa ma è in fase di definizione": è quanto ha detto il direttore generale Welfare vicario, Marco Salmoiraghi, nel corso della Commissione Sanità in Regione Lombardia. Salmoirago ha spiegato che verrà aperto il portale per le adesioni alle vaccinazioni covid anche per questa categoria e ha precisato che "si partirà con il personale delle scuole statali per un numero complessivo di 130mila soggetti e successivamente anche con quello delle scuole paritarie e degli istituti di formazione professionale”.

13:45 - Vaccini, Moratti: “Al via da domani strategia di contenimento”

"Avendo verificato che la variante inglese comincia a diventare prevalente, con un tasso di diffusione del contagio superiore a quello senza variante, è nata una doppia strategia. Da una parte di mitigazione, con l'idea di intervenire in situazioni circoscritte per fare in modo che il virus non esca da queste zone, dall'altra una strategia di contenimento, che partirà domani, avendo deciso di andare a vaccinare, rispettando categorie in fase di vaccinazione, prevalentemente quelle zone di maggiore criticità. È una rimodulazione della nostra strategie con la quale speriamo di contenere maggiormente questo terribile virus". Lo ha detto il vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, intervenendo ad una conferenza stampa sul Piano Regionale Vaccini approvato dalla giunta.

13:33 - In Lombardia 9 sanitari positivi dopo seconda dose

"In Lombardia abbiamo ad oggi nove operatori sanitari che pur avendo ricevuto la seconda dose del vaccino hanno manifestato la positività al virus": è quanto ha detto il direttore generale Welfare vicario, Marco Salmoiraghi, nel corso della Commissione Sanità in Regione Lombardia, precisando che "questo fa parte ampiamente del range di efficacia che viene riconosciuta ai vaccini, anche allo stesso Pfizer che ha una dichiarazione di efficacia del 95%". Salmoiraghi ha spiegato quindi che "può capitare che ci siano positivizzazioni" anche dopo la seconda dose e "queste persone positive dopo il vaccino sono soggetti per i quali viene disposta d'ufficio la genotipizzazione per la ricerca delle varianti in modo da mettere in relazione l'eventuale efficacia maggiore o minore di un vaccino rispetto a una variante. Dei nove casi, quattro infatti sono risultati positivi alla variante inglese”.

12:45 - In Lombardia oltre mezzo milione adesioni over 80

Ieri in Lombardia hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid 4.143 anziani over 80, a cui si aggiungono i 14 anziani che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino, per un totale di 4.157 dosi somministrate. Lo si apprende da una nota di Regione Lombardia. La vaccinazione under 80 ha riguardato invece 6.134 persone tra prima e seconda dose. Complessivamente nella giornata di ieri sono state somministrate 10.291 dosi di vaccino anti-Covid. Intanto la campagna di vaccinazione rivolta agli anziani over 80 ha superato il mezzo milione di adesioni in meno di dieci giorni. Sono infatti 508.040 i cittadini lombardi over 80 che hanno aderito alla vaccinazione, il 70% del totale: 325.541 hanno effettuato la registrazione tramite il portale, 159.561 attraverso i farmacisti e 22.938 rivolgendosi ai medici di medicina generale.

12:25 - Vaccini, Gino Strada: “Aziende non possono produrne abbastanza”

"Oggi anche se Pfizer, Johnson & Johnson e AstraZeneca massimizzassero le loro produzioni, sarebbero in grado di fornire vaccini solo per una parte modesta della popolazione mondiale": parte da questo Gino Strada in una intervista a 'Scarp de tenis', la rivista di strada milanese, per dire che "è indispensabile che si moltiplichino i centri produttivi". Secondo il fondatore di Emergency, "basterebbe che le case farmaceutiche rinunciassero ai diritti di proprietà intellettuale mettendo a disposizione know-how e tecnologia alle aziende produttrici o che fornissero le licenze di produzione ad altri". Di certo, importante è vaccinare anche gli ultimi. A livello mondiale, ad esempio, "una maggiore circolazione del virus in Africa provocherà varianti che sapranno resistere ai vaccini che stiamo utilizzando, e queste varianti arriveranno da noi". E dunque "preoccuparsi di loro - aggiunge - è indispensabile per mettere in sicurezza noi stessi". A livello italiano, stesso discorso vale per i senzatetto. "Gli homeless - spiega Strada - andrebbero vaccinati prima di altri perché appartengono ad una delle fasce più deboli della popolazione. Ma non solo. Dovremmo farlo anche per una ragione sanitaria. Per il tipo di vita che conducono sono più esposti e quindi espongono anche gli altri ad un rischio maggiore". "Considerarli tra i gruppi prioritari - conclude - dovrebbe essere fuori discussione".

11:34 - Ordine dei medici di Brescia: “Siamo stremati”

Sono "indispensabili" le misure restrittive a Brescia secondo Ottavio di Stefano presidente Consiglio Direttivo dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Brescia. "Siamo stremati" ha detto a (ordine medici Brescia) a 24Mattino su Radio 24. "L'impegno dei medici e degli uomini e delle donne della sanità sta diventando di nuovo estremamente importante. Medici, infermieri e tutti gli operatori della salute - ha aggiunto - sono stremati. Abbiamo passato un anno andando oltre la fatica". Certo "non c'è terrore perché continuiamo ad avere quello dello spirito per cui ognuno di noi ha scelto di fare il medico, l'infermiere, il tecnico di laboratorio. Siamo stanchi e le misure restrittive secondo noi erano indispensabili, stavamo andando fuori tempo o forse - ha concluso - non so se ci siamo già andati. Dobbiamo mantenere alta la guardia nei focolai nelle zone dove si manifesta la presenza soprattutto con infezioni della variante inglese, bisogna intervenire chirurgicamente chiudendo facendo i tamponi e vaccinando".

9:57 - Moratti: “Priorità vaccinazioni nelle aree più colpite”

In provincia di Brescia "stiamo osservando una forte accelerazione delle infezioni dovuta alle varianti che riguardano il 39% dei contagiati. In particolare la variante inglese. Siamo intervenuti appunto con un'azione di contenimento per mitigare il contagio"., ha detto in un'intervista al Corriere della Sera la vice presidente e assessore al Welfare della Lombardia, Letizia Moratti. Questa politica "fino a oggi ci ha consentito di poter lasciare aperte le attività nelle zone non critiche. Ma da sola la mitigazione non basta". Serve "un cambio nella strategia vaccinale. Da una parte mantenere e portare a conclusione le vaccinazioni per il personale sanitario, le Rsa, il personale e gli ospiti delle strutture sociosanitarie e gli over 80. Dall'altra concentrare prioritariamente le risorse vaccinali nelle aree critiche in modo da contenere il contagio. Partiremo da domani, giusto il tempo tecnico per attrezzarci. Iniziamo dai comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo che fanno da cerniera tra le due province" . La Lombardia ha anche chiesto al tavolo tecnico del Ministero della Salute, basandosi su varie pubblicazioni e le esperienze in altri Paesi "di prevedere la somministrazione di una sola dose e/o il posticipo di 6 mesi per chi ha già contratto il Covid. Un'eventuale risposta positiva ci permetterebbe di avere una maggiore disponibilità di vaccino. È all'esame del ministero".

7:03 – Istituita la zona arancione in provincia di Brescia

Con l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è stata istituita la zona arancione nella Provincia di Brescia e nei comuni bergamaschi di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso, oltre che a Soncino, in provincia di Cremona. Il provvedimento sarà in vigore fino al 2 marzo (con eventuale proroga sulla base dell'evoluzione del contesto epidemiologico) in questi territori è quindi prevista la sospensione della didattica in presenza nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nonché nelle scuole dell'infanzia e nelle università. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. È inoltre vietato ai residenti di recarsi presso le seconde case. È fortemente raccomandato, inoltre, dove sia possibile, lo smart working.

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