Covid, Lombardia domani in zona gialla. Oggi 1.438 nuovi contagi

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Intanto, nelle scorse ore l'assessore Moratti ha contattato Guido Bertolaso per sondare la sua disponibilità a collaborare al progetto di vaccinazione di massa anti-Covid per l'intera popolazione lombarda

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

Domani entrerà in vigore l'ultima ordinanza del ministero della Salute e la regione tornerà in zona gialla. Nelle scorse ore l'assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha contattato Guido Bertolaso per sondare la sua disponibilità  a collaborare alla campagna di vaccinazione regionale.

Sono 1.438 i nuovi positivi registrati oggi in Lombardia, a fronte di 24.494 tamponi effettuati (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

19:00 - Fontana a Sala: “Cambiamo insieme regole astruse Dpcm”

"Proponiamo insieme, in tempi rapidi, di modificare le attuali determinazioni in capo a Dpcm che confermo essere astrusi e incomprensibili. Lavoriamo insieme per fare in modo che, attraverso regole certe e controlli efficaci, venga superato questo sistema delle zone 'a colori' che ogni settimana produce chiusure insensate e incomprensibili per la stragrande maggioranza dei cittadini e aperture sempre soggette a revisioni successive". È l'appello lanciato dal governatore lombardo Attilio Fontana al sindaco di Milano, Beppe Sala, che questa mattina è tornato a chiedere certezza sui dati del contagio. "In attesa che il Tar del Lazio si pronunci sul tardivo passaggio della Lombardia in zona arancione e confermi, come ne sono certo, le nostre ragioni - ha risposto Fontana su Facebook -, rilancio al sindaco di Milano, Beppe Sala - che oggi in termini generali si lamenta per l'incertezza dei dati - la proposta che intendo condividere con le Regioni. Una proposta che, mi auguro, trovi anche l'adesione dell'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, a partire dai sindaci delle grandi città". Per Fontana, "abbiamo bisogno di un sistema più stabile che sia chiaro sui comportamenti consentiti, con regole certe che consentano a cittadini e attività di programmare la propria vita in sicurezza". Da qui l'appello via social diretto al primo cittadino di Milano: "Sindaco Sala, se ci sei batti un colpo! E dichiara pubblicamente che sosterrai la proposta che la Lombardia intende sottoporre a quello che sarà il nuovo Governo”.

18:34 - Assessore Rolfi: “Tolta domenica a 50mila attività”

La decisione del governo di far passare la Lombardia da fascia arancione a fascia gialla a partire da lunedì, anziché da domenica, "è incomprensibile" e toglie "una domenica d'ossigeno a oltre 50mila attività". Ad affermarlo in una nota, è l'assessore regionale all'Agricoltura e all'Alimentazione Fabio Rolfi, il quale ha ricordato che la filiera agroalimentare italiana, guidata dalla Lombardia che è leader anche come numero di bar, ristoranti e pizzerie, ha perso nel corso del 2020 circa 30 miliardi di euro. Queste attività, prosegue Rolfi, "possono garantire tutte le misure di sicurezza necessarie" e "rappresentano uno sfogo commerciale essenziale per tutta la filiera agroalimentare, un comparto che vale il 15% del Pil nazionale". Grazie al lavoro del presidente Fontana e ai sacrifici dei lombardi - dice ancora Rolfi -, da domani la Lombardia tornerà in zona gialla: faccio un appello affinché, rispettando tutte le misure di sicurezza e nelle proprie disponibilità economiche, i lombardi aiutino baristi e ristoratori a ripartire per rimettere in moto uno dei più importanti comparti dell'economia lombarda e nazionale".

17:00 - In Lombardia 1.438 nuovi casi su 24.494 tamponi

Sono 1.438 i nuovi casi di positività al Coronavirus registrati in Lombardia su 24.494 tamponi effettuati (di cui 20.858 molecolari e 3.636 antigenici), con un tasso di positività del 5,8%. Sono 362 le persone ricoverate in terapia intensiva, 15 in meno di ieri, e 3.503 quelle negli altri reparti, più 49. I decessi sono stati 24, per un totale complessivo di 27.098. Per quanto riguarda le province sono 363 i nuovi positivi a Brescia, 313 nella città metropolitana di Milano, di cui 127 a Milano città, 112 a Monza e Brianza, 110 a Como, 101 a Mantova, 83 a Bergamo e Pavia, 75 a Lecco, 57 a Varese, 52 a Cremona, 32 a Sondrio e 29 a Lodi.

11:43 - Ristoratore: "Era pub storico, ora è roccaforte antivirus"

"L'umiliazione più difficile da sopportare è stata essere considerati come untori: io in un anno, dispositivo dopo dispositivo, provvedimento dopo provvedimento, ho trasformato il mio ristorante in una roccaforte anti Covid". Tra i locali pronti ad riaccogliere, a pranzo, i clienti in Lombardia, da domani 1 febbraio di nuovo zona gialla, c'è anche uno storico pub, Lord Nelson, uno dei primi aperti, metà anni '70, a Somma Lombardo nel Varesotto. L'attuale proprietario, Michele Montefusco, lo frequentava da ragazzino e quando poco più un anno fa seppe che era stato messo in vendita, essendo già nel settore, lo acquistò, ampliando il ristorante. "Per fortuna ho già un altro locale con il quale avevo lavorato abbastanza bene - ha raccontato - altrimenti con la pandemia scoppiata praticamente subito, ora non saprei come sfamare i miei figli piccoli". Divisori in legno tra un tavolo e l'altro, distanza di due metri, quattro punti di disinfettazione, pulizie continue di bagni e spazi comuni, Montefusco è sicuro di non non aver mai trascurato nulla. "Ho persino il registro delle presenze per l'eventuale tracciabilità dei clienti anche se non mi pare sia più obbligatorio - ha detto - Non sono certo i bar e i ristoranti i posti più a rischio". Il ristoratore si augura che ora non ci siano altri stop. "In questo anno ho aderito a tutte le proteste del settore: i due giorni di chiusura quando si preannunciava il primo lockdown, le luci lasciate accese di notte nei locali, le sedie e i tavoli vuoti portati in piazza, perfino a 'Iorestoaperto' cominciato un paio settimane fa - ha raccontato - mi resterebbe solo lo sciopero della fame". "Ma ora non chiudo più, i clienti mi stanno chiamando felici di poter prenotare, vengano pure a farmi le multe, ma voglio vedere cosa possono contestarmi visto che ho seguito tutte le norme e le regole che volevano loro - ha aggiunto - In questo anno ho avuto solo spese e perdite altissime, ho dovuto pure lasciare a casa 4 dipendenti, due con contratto a termine e due a chiamata, e sono pure fortunato, perché so di molti colleghi che non riusciranno più ad aprire".

11:24 - Rivolta in carcere a Pavia, 99 detenuti indagati

Sono 99 i detenuti indagati per la rivolta scoppiata la sera dell'8 marzo 2020 nel carcere di Torre del Gallo a Pavia. Chiara Giuiusa, sostituto procuratore del capoluogo, ha chiuso le indagini notificando gli avvisi di garanzia con le accuse di devastazione e saccheggio e (solo per alcuni reclusi) resistenza a pubblico ufficiale. A darne notizia è oggi il quotidiano La Provincia Pavese. I disordini scoppiarono dopo quanto accaduto anche in altre carceri italiane, per protestare contro le condizioni vissute dai detenuti durante l'emergenza Coronavirus e contro il blocco dei colloqui. La rivolta scoppiata nella casa circondariale di Pavia provocò danni per circa un milione di euro tra materassi e arredi incendiati e porte distrutte. Alcuni detenuti, usciti dalle celle, salirono sul tetto del carcere. Tre agenti della polizia ferroviaria rimasero feriti. La rivolta venne sedata solo dopo una difficile mediazione.

8:16 - In Lombardia 1.832 casi su oltre 39mila tamponi

Sono 1.832 i nuovi positivi in Lombardia, a fronte di 39.462 tamponi effettuati, con un rapporto del 4,6%. I nuovi guariti e dimessi sono 5.009, mentre i decessi sono 58. Scendono due i ricoveri in terapia intensiva, di 36 negli altri reparti. La maggioranza dei nuovi casi si registra a Brescia, con 374 nuovi positivi, cui seguono Milano con 363, di cui 212 in città e Varese con 265.

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