Si tratta di persone rientrate dal Regno Unito: tre mantovani e sette cremonesi. Tutti sono stati messi in isolamento e sottoposti a sorveglianza sanitaria
A Mantova e a Cremona sono stati registrati 10 contagi della variante inglese del coronavirus. Si tratta di persone rientrate dal Regno Unito: tre mantovani e sette cremonesi. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Mantova, i contagi sono il risultato del lavoro di tracciamento eseguito dall'Ats Val Padana, che dal 14 dicembre ha rintracciato tutti i mantovani e i cremonesi rientrati dalla Gran Bretagna: in totale 250 persone. Dai tamponi sono emerse 22 positività ma solo in dieci casi è stata riscontrata la variante inglesi. Tutti sono stati messi in isolamento e sottoposti a sorveglianza sanitaria. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
Indagini per rilevare variante brasiliana
La notizia è stata trasmessa all'Ats di Dosso del Corso dal policlinico San Matteo
di Pavia, al quale sono stati inviati i tamponi con carica virale sospetta. Altri 18 tamponi positivi rilevati su 16 mantovani e due cremonesi sono attualmente sotto esame per scoprire se la positività è associabile alla variante brasiliana.
In Lombardia trovate 7 varianti durante la prima fase della pandemia
Intanto, uno studio condotto dai ricercatori dell'Università Statale di Milano, Ospedale Niguarda e Policlinico San Matteo di Pavia ha identificato sette varianti del virus SarsCov2 presenti tra febbraio e aprile 2020 in Lombardia (che non hanno nulla a che vedere con quelle identificate nei mesi successivi, come quella inglese o sudafricana). I risultati della mappatura genetica, pubblicati sulla rivista Nature Communications, mostrano che alcune di queste varianti si sono selezionate all'interno della regione e hanno causato almeno due sub epidemie, una preponderante nelle province di Lodi e Cremona e l'altra più a Nord, soprattutto a Bergamo.