Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta di modifica della misura detentiva per motivi di salute presentata dai difensori del medico, gli avvocati gli avvocati Carlo Taormina, Gabriele Maria Vitiello e Tommaso Pietrocarlo
Severino Antinori, il ginecologo condannato in Cassazione a 6 anni e 6 mesi di carcere per la presunta "rapina" di ovuli a una infermiera spagnola, avvenuta alla clinica Matris di Milano nell'aprile 2016, sconterà la pena in detenzione domiciliare e non in carcere per motivi di salute. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano, accogliendo la richiesta dei difensori, gli avvocati gli avvocati Carlo Taormina, Gabriele Maria Vitiello e Tommaso Pietrocarlo.
La difesa: “Ci rivolgeremo alla corte europea”
"L'attuale situazione clinica del Professore Antinori è certamente incompatibile con strutture penitenziarie, attese le sue gravi patologie cardiovascolari”, l'avvocato Gabriele Maria Vitiello. ”Con i colleghi attendiamo le motivazioni della Corte di Cassazione per rivolgerci alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo - chiarisce il legale - per un professionista e un uomo che ha sacrificato la sua vita per le innovazioni scientifiche e per dare felicità a tante coppie".
Nel computo della pena da espiare per Antinori, va scalato il cosiddetto "pre-sofferto", ovvero i circa 5 mesi che il ginecologo ha già trascorso in carcere e agli arresti domiciliari quattro anni fa.
La vicenda
Secondo le indagini, il medico, oggi 75enne, avrebbe espiantato alcuni gameti dalla giovane, un'infermiera in prova, con la complicità di alcune collaboratrici. La ragazza, sottoposta a una cura ormonale fatta passare per terapia per il trattamento di cisti ovarica, ha riferito di essere stata immobilizzata, anestetizzata e costretta a subire un'asportazione di ovuli, nonché privata del proprio telefono cellulare, per impedirle di chiedere aiuto.
In un altro filone processuale, Antinori nel maggio dell'anno scorso è invece stato prosciolto dall'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commercializzazione di gameti.