Covid Lombardia, Fontana: "Costruito impianto di aiuti per famiglie"

Lombardia

Il pacchetto di indennizzi per categorie, imprese, professionisti e lavoratori autonomi, approvato dalla Giunta regionale della Lombardia, ammonta a 167 milioni di euro. Secondo il presidente si tratta del "risultato della costante analisi del quadro dei rimedi assunti a livello centrale" a cui come regione "abbiamo cercato di dare un contributo attraverso la nostra attiva partecipazione ai lavori della conferenza delle regioni e alle diverse interlocuzioni con il governo"

"Con le delibere di oggi abbiamo costruito un impianto di interventi organici per persone, famiglie e imprese lombarde - spiega il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, illustrando il pacchetto di provvedimenti di natura economica per le criticità dovute all'emergenza Covid-19 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - MAPPE E GRAFICI - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA E A MILANO). Il pacchetto di indennizzi per categorie, imprese, professionisti e lavoratori autonomi, approvato dalla Giunta regionale della Lombardia, ammonta a 167 milioni di euro.

Pacchetto da 167 milioni di euro

Il pacchetto "è l'esito di un rapporto continuo con tutto il partnernariato economico e sociale - aggiunge Fontana - che già da marzo si è sviluppato nelle sedi del patto per lo sviluppo, individuato anche come cabina di regia per la gestione della crisi economica che sapevamo si sarebbe aggiunta a quella sanitaria". Secondo il presidente si tratta del "risultato della costante analisi del quadro dei rimedi assunti a livello centrale" a cui come regione "abbiamo cercato di dare un contributo attraverso la nostra attiva partecipazione ai lavori della conferenza delle regioni e alle diverse interlocuzioni con il governo".

Bonus una tantum per micro-imprese e partite Iva

Un bonus una tantum da mille a duemila euro per le micro-imprese e per le partite Iva: è quanto prevede la misura 'Sì! Lombardia' finanziata dalla Regione con 54,4 milioni di euro. "Sono coinvolte, in particolare, alcune attività del commercio al dettaglio anche in forma ambulante, della filiera degli eventi, dei trasporti con taxi, Ncc e autobus turistici, del turismo, dello sport, degli intrattenimenti e dei servizi alla persona", ha spiegato il presidente della Regione. "Nella logica della complementarietà - ha aggiunto il governatore - abbiamo previsto una misura per i lavoratori autonomi senza partita Iva, privi di qualunque forma di sostegno del reddito, rimasti totalmente esclusi da ogni forma di ristoro degli ultimi provvedimenti governativi. A questa platea, prevediamo di erogare un contributo di 1.000 euro attraverso la loro partecipazione al nostro sistema di politiche attive regionali della Dote Unica Lavoro". In questo specifico caso, lo stanziamento iniziale ammonta a 40 milioni di euro.

Il 'piano ristori'

Il 'piano ristori' lombardo comprende anche 22 milioni per l'accesso alla liquidità fino a 30 mila euro delle microimprese della ristorazione e attività storiche (Credito Ora) e 25 milioni per il rifinanziamento del bando 'Credito adesso Evolution' per l'accesso agevolato al capitale circolante per i finanziamenti da 30 mila a 800 mila euro. Stanziati anche 22 milioni di euro per i cittadini attivi entrati nella fascia di povertà in conseguenza della chiusura delle attività e che non hanno ottenuti ristori e 3,5 milioni per il rimborso del bollo auto a taxi, Ncc e autobus turistici.

"Continueremo a chiedere al Governo di defiscalizzare i ristori"

Nella definizione dei ristori "abbiamo seguito la duplice logica di integrazione e complementarietà degli ultimi interventi emergenziali del Governo, con l'unico fine di non lasciare nessuno indietro", ha sottolineato Fontana. "Continueremo a chiedere al Governo che tutti i nostri ristori vengano defiscalizzati", ha aggiunto.

"Parametri del Governo su zone di rischio sono stati ritenuti poco congrui dai governatori" 

"Oggi la Conferenza delle Regioni ha chiesto un incontro con i Ministri competenti per rivalutare i parametri utilizzati fino a oggi. Parametri che l'integrità dei Presidenti ha ritenuto poco congrui - ha detto il presidente riferendosi agli indicatori utilizzati dal Governo per la definizione delle fasce a rischio Covid. - I governatori hanno chiesto di essere maggiormente coinvolti per la classificazione e valutazione dei nuovi parametri, una volta individuati". Sulla possibilità che la Lombardia dalla prossima settimana possa passare da zona rossa ad arancione, tutta o solo in alcune province, il governatore ha chiarito: "L'eventuale differenziazione territoriale non comporta un cambio di zona, ma un allentamento delle misure".

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