Covid, in provincia di Milano 3.302 casi, 1.266 nel capoluogo

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Così il sindaco Giuseppe Sala: "I milanesi stanno cercando di interpretare bene la cosa, perché hanno in testa che devono tornare a lavorare e devono rimettere la situazione sotto controllo"

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"Qualche segnale si vede, c'è l'effetto delle misure ma anche il comportamento dei milanesi". Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Secondo uno studio dell'Istituto dei tumori di Milano e dell'università di Siena l virus SarsCov2 circolava in Italia già a settembre 2019. Nella città metroppolitana oggi sono stai registrati 3.302 contagi, di cui 1.266 nel capoluogo (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

19:53 - Arcivescovo di Milano: "Paura non è solo quella del contagio"

"Certamente ci sono le strutture sanitarie molto stressate, ci sono tanti servizi che sono assediati e tante persone che hanno problemi per la loro attività, il loro lavoro, la loro possibilità di affrontare con serenità la vita. C'è una paura che non è soltanto quella del contagio". Lo ha detto l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, intervistato dal Tg Rai della Lombardia, parlando dell'emergenza Covid, virus di cui lui stesso è risultato positivo e per questo è in isolamento. "Vorrei raggiungere tutti con un messaggio che dice della spiritualità delle briciole, chi è malato non è in piena efficienza, non può fare molto ma può fare briciole di sorrisi, briciole di speranza, briciole di preghiera", ha concluso.

18:00 - Nella città metropolitana 3.302 casi, 1.266 nel capoluogo

Con 38.702 tamponi effettuati, sono 8.060 i nuovi positivi in Lombardia con il rapporto in calo pari al 20,8% (ieri (22,8%). Continuano a salire invece i decessi che sono 181 (ieri 158) per un totale di 19.367 morti in regione dall'inizio della pandemia. Sono 20 i ricoverati in più in terapia intensiva (837 il totale), 160 quelli negli altri reparti (7.781). I guariti/dimessi sono 1.617. Tra i nuovi positivi 3.302 sono nella città metropolitana di Milano, di cui 1.266 a Milano città.

14:06 - Istituto dei tumori di Milano: “Covid in Italia già da settembre 2019”

Il virus SarsCov2 circolava in Italia già a settembre 2019, dunque ben prima di quanto si pensato finora. La conferma arriva da uno studio dell'Istituto dei tumori di Milano e dell'università di Siena, che ha come primo firmatario il direttore scientifico Giovanni Apolone, pubblicato sulla rivista Tumori Journal. Analizzando i campioni di 959 persone, tutte asintomatiche, che avevano partecipato agli screening per il tumore al polmone tra settembre 2019 e marzo 2020, l'11,6% (111 su 959) di queste persone aveva gli anticorpi al coronavirus, di cui il 14% già a settembre, il 30% nella seconda settimana di febbraio 2020, e il maggior numero (53,2%) in Lombardia.

I ricercatori hanno voluto cercare la presenza degli anticorpi specifici al nuovo coronavirus nei campioni di sangue prelevati da 959 persone, tutte asintomatiche, che avevano partecipato agli screening per il tumore al polmone tra settembre 2019 e marzo 2020 per tracciare la comparsa, frequenza e variazioni temporali e geografiche dell'infezione da SarsCov2 nelle varie regioni italiane. Ciò dimostra quindi che il virus SarsCov2 ha iniziato a circolare in Italia già diversi mesi prima che venisse identificato il primo malato di Covid-19 a febbraio a Codogno, e chiarisce la comparsa e diffusione del virus pandemico, 'riscrivendo' la storia dell'epidemia.

13:53 - Assessore Maran: “Un nuovo hotel per isolamento in città”

A Milano si aggiunge a quelle già presenti una nuova struttura di accoglienza destinata all'isolamento delle persone positive al Covid. "La rete di hotel dedicati all'assistenza delle persone positive al covid dalla settimana prossima si allarga all'Hotel Baviera di Porta Venezia - ha spiegato sulla sua pagina Facebook l'assessore all'Urbanistica del Comune, Pierfrancesco Maran -. Se nella prima ondata l'unica struttura disponibile era quella dell'Hotel Michelangelo, coordinata dal Comune di Milano, questo autunno sono in funzione l'Adriano Community Center, l'Hotel Astoria, il centro di Linate dell'aeronautica e ora questa nuova struttura. In questo caso il coordinamento lo fa direttamente Ats Lombardia e come Comune stiamo dando ogni sostegno necessario". In questo momento "le 3 strutture già funzionanti in città ospitano più o meno lo stesso numero di persone del Michelangelo, ora le permanenze son comunque più brevi, e da domani la capienza inizierà a crescere. E' anche un segno che, nonostante i primi timidi segnali positivi, non va assolutamente abbassata la guardia nel rispetto di distanze e precauzioni perché la pressione, sia sugli ospedali sia sulle strutture a bassa intensità, resta comunque forte", ha concluso.

12:26 - Anziano di 90 anni dice "non perdete tempo con me", salvato

Sta bene ed è stato dimesso un paziente di 90 anni (91 anni tra pochi giorni), che era stato ricoverato nell'ospedale di Alta Valle Intelvi nel comasco e che, quando le sue condizioni si sono aggravate, ha chiesto ai medici che lo avevano in cura di non perdere tempo con lui. La sua storia è stata racconta da Giuseppe Vallo, responsabile Riabilitazione Respiratoria presso Il Cof Lanzo Hospital che sulla sua pagina Fb ha scritto un post sotto forma di lettera indirizzata all'anziano. Ricoverato per Covid, il primo di novembre, il novantenne già il giorno successivo ha avuto bisogno del casco per l'ossigenazione. "Mi hai stretto la mano e mi hai detto: 'dottore ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita ho 90 anni lasciami andare' - ha scritto Vallo - Dopo 15 giorni ti abbiamo tirato fuori dalla camera intensiva, bello come prima, ci hai ringraziato così tante volte ma, la verità, é che noi dobbiamo ringraziare te perché tu ci dai la speranza e la voglia di continuare ogni giorno a lottare". Il Cof di Alta valle Intelvi (un comune di circa 3000 abitanti, nato 3 anni fa dalla fusione di 3 piccoli paesi Lanzo d'Intelvi, Pellio Intelvi e Ramponio Verna) è una Clinica Ortopedica e Fisiatrica, che solo da qualche settimana ha dovuto riconvertire un reparto ad assistenza Covid.

8:05 - Chiede di indossare mascherina, capotreno aggredito a Milano

Aggredito da un passeggero per avergli chiesto di indossare la mascherina. Questo è quanto denuncia Marco Crudo, capotreno nel trasporto regionale ferroviario lombardo, che ha scritto un lungo post su Facebook per raccontare la vicenda. L'aggressore è stato poi intercettato e denunciato dalla Polfer. "In 16 anni di onorato servizio sui treni - afferma Crudo - non ho mai avuto un'esperienza più frustrante e spaventosa (neanche dopo aver elevato multe da centinaia di euro). Doveva arrivare una pandemia a portare con sé questa follia generalizzata. Una follia che mi costringe tutti i giorni a fare le vasche su e giù per i corridoi del treno per ricordare a decine e decine di persone di indossare correttamente la mascherina". Sono in tanti ad avere comportamenti non corretti: "Chi mangia, chi parla al telefono e se l'abbassa, chi se la tiene sotto il naso, e poi ci sono i delinquenti veri e propri, come quello che ho avuto la sfortuna di incontrare sulla mia strada oggi. E siamo in Lombardia. A Milano. Migliaia di casi al giorno. Roba - conclude Crudo - che non dovrebbe girare praticamente nessuno". 

8:02 - Giuseppe Sala: "Su effetto misure qualche segnale c'è"

"Qualche segnale si vede, c'è l'effetto delle misure ma anche il comportamento dei milanesi". Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "I milanesi stanno cercando di interpretare bene la cosa, perché hanno in testa che devono tornare a lavorare e devono rimettere la situazione sotto controllo", ha concluso.

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