Gli spostamenti sono vietati e non ci si potrà più muovere se non per comprovati motivi
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Milano
Da oggi la Lombardia è ufficialmente nelle regioni rosse, ovvero quelle a maggior rischio di Covid-19. Nel primo giorno di lockdown a Milano il sindaco Giuseppe Sala si è rivolto ai cittadini: "Le decisioni del governo vanno rispettate, dirò di più, io invito i i milanesi a stare in casa il più possibile in queste giornate difficili".
Al Pio Albergo Trivuzio sono stati registrati 7 ospiti e 64 dipendenti positivi al covid, ma Fabrizio Pregliasco, consulente scientifico della struttura, tranquillizza: "È un falso allarme un fatto assolutamente naturale e normale in un contesto come quello di Milano dove la diffusione ambientale nelle famiglie, nella comunità, è elevata". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
18:11 - Oltre 4mila casi a Milano
Con 46.401 tamponi eseguiti è di 9.934 il numero di nuovi positivi in Lombardia, con un rapporto pari al 21,4%. E' salito a 570 il numero di pazienti in terapia intensiva:(+48) e a 5.563 (+245) quello dei ricoverati Covid negli altri reparti. I decessi sono stati 131, per un totale di 18,118. Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 4296 casi, di cui 1763 in città., a Varese 1.124, a Monza 968, a Como 941, a Brescia 569, a Pavia 408, a Bergamo 362, a Lecco 338, a Mantova 254, a Cremona 237, a Lodi 103 e a Sondrio 94.
17:59 - A Milano calano ancora passeggeri su bus e metro
A Milano nel primo giorno del nuovo lockdown sono scesi i passeggeri sui mezzi di trasporto pubblico, tram, bus e metropolitane. Secondo Atm, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico cittadino, oggi è stato trasportato circa il 30% di passeggeri, rispetto allo stesso numero dello scorso anno. Due giorni fa sulle linee di trasporto pubblico il dato era al 32%. Da oggi, come da Dpcm del governo, anche a Milano i mezzi viaggiano con una capacità di trasporto fino al 50%.
13:57 - Con il lockdown Milano si reinventa la pausa pranzo
A Milano cambia la pausa pranzo. Causa lockdown, chi continua ad andare a lavorare non può sedersi a mangiare in bar e pizzerie. Dunque le code (scarse) si vedono davanti a fornai e locali che fanno asporto, E davanti ai bar dove non si può prendere il caffè al bancone ma da portare via sì. Perché anche chi ha deciso di portarsi la 'schiscetta' con il pranzo da casa non rinuncia all'espresso finale. In viale Monza, larga arteria che collega Milano a Sesto San Giovanni, dove si alternano negozi etnici, supermercati, botteghe (calzolai, sarte ma anche ferramenta di vario genere) c'è chi vista la situazione ha deciso di rinunciare all'orario continuato e per chiudere il negozio dalle 13 alle 15 a partire da oggi e lo segnala con cartelli ben visibili sulla porta d'ingresso. Tanti (e fantasioni) i cartelli sulle vetrine per segnalare che i locali sono aperti anche se solo per asporto e consegna a domicilio.
10:53 - Sala: "Invito milanesi a stare in casa più possibile"
"Le decisioni del governo vanno rispettate, dirò di più, io invito i i milanesi a stare in casa il più possibile in queste giornate difficili". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è rivolto ai cittadini milanesi nel primo giorno di lockdown, in un video sulle sue pagine social. "Il contributo che la nostra comunità può dare in questi momenti è quello di cercare di stare unita, di cercare di fare la sua parte affinché questa crisi pandemica - ha aggiunto -, che lo vedete si sta trasformando in una crisi economica e sociale molto profonda, sia il più possibile abbreviata. Questo è il lavoro che dobbiamo fare".
9:57 - Pregliasco: “Falso allarme del Pio Albergo Trivulzio"
Secondo Fabrizio Pregliasco, consulente scientifico del Pio Albergo Trivulzio di Milano, quello verificatosi negli ultimi tempi nella struttura è "un falso allarme". Pregliasco lo ha detto ad Agorà Rai Tre. "È un falso allarme - ha spiegato -. Ci sono delle positività, andremo a confermare i numeri, nell'arco della giornata avremo i dati definitivi. Dei positivi ci sono, ma è un fatto assolutamente naturale e normale in un contesto come quello di Milano dove la diffusione ambientale nelle famiglie, nella comunità, è elevata e quindi la struttura sanitaria non ha colpe di situazione di diffusione di malattia, ma di acquisizione di soggetti che si contagiano all’esterno".
9:05 - A Milano mezzi pubblici meno affollati
A Milano il primo giorno del nuovo lockdown sono ancora tanti i pendolari che arrivano alla stazione di Milano Cadorna da fuori città per lavoro. Ma non c'è l'affollamento dei giorni scorsi, niente code ai tornelli della metropolitana o per salire sui tram, mezzi pubblici che da oggi viaggiano con una capacità di trasporto che si è ridotta, per il decreto del governo, al 50%. All'ingresso della stazione la Polizia controlla chi deve partire e fa compilare l'autocertificazione. I pendolari arrivati questa mattina a Milano da fuori città, Paderno Dugnano, Meda, dalla Brianza, per citare solo alcuni treni arrivati in mattinata, hanno raccontato di treni "mezzi vuoti", che viaggiavano "con molta meno gente rispetto a ieri e ai giorni scorsi", di convogli "molto alleggeriti". Anche in metropolitana, sulla linea 1 che va da Cadorna verso piazza Duomo, niente affollamento ma ci sono comunque molte persone che viaggiano sui vagoni, per andare al lavoro o per accompagnare i figli a scuola, visto che i più piccoli continuano le lezioni in presenza. Immagini comunque molto diverse da quelle del primo lockdown di marzo, quando la città di era fermata quasi completamente.
7:13 - Da oggi lockdown a Milano
Da oggi la Lombardia è ufficialmente nelle regioni rosse, ovvero quelle a maggior rischio di Covid-19. Di fatto, per Milano e la Lombardia è un lockdown generale. Gli spostamenti sono vietati e non ci si potrà più muovere se non per comprovati motivi.