Coronavirus Lombardia, Fontana: "Sì a differenziare orari di inizio attività"

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"Sono d'accordo con Azzolina. Sicuramente così non faremmo ricadere il problema solo sulla scuola", ha sottolineato il presidente della Regione

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"Differenziare l'orario di inizio anche di altre attività? Sono d'accordo con Azzolina. Sicuramente così non faremmo ricadere il problema solo sulla scuola. Condivido quanto detto da Azzolina". Lo ha affermato il presidente della Lombardia Attilio Fontana commentando le parole del ministro per l'Istruzione.

In Valtellina diversi medici e infermieri dell'ospedale Morelli di Sondalo sono risultati positivi a Covid-19, secondo quanto emerso gli operatori sanitari una decina di giorni fa hanno partecipato a una festa fra colleghi.

In Lombardia sono 2.975 i nuovi positivi registrati nelle ultime ore a fronte di 30.981 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 9,6%. Una situazione che Walter Bergamaschi, direttore generale dell'Ats di Milano, ha definito "critica". (DIRETTA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

19:56 - Scala, tenore Meli: "Sono positivo al Covid"

"Cari amici, vi comunico che sono risultato positivo al Covid e che pertanto domani non canterò all'ultimo concerto di Aida alla Scala": lo scrive su facebook il tenore Francesco Meli, impegnato nel ruolo di Radames nell'opera in forma concerto in scena al Piermarini. "Vi rassicuro tutti, sono asintomatico e mi sento bene - aggiunge - trascorrerò la quarantena nella mia casa di Genova, attenendomi rigorosamente ai protocolli sanitari. Vi terrò aggiornati, fiducioso - conclude il tenore quarantenne - di tornare a cantare prestissimo". 
Domani, per l'ultima replica di Aida, sarà il tenore Jonas Kaufmann a sostenere la parte di Radames. Una sostituzione di lusso, favorita dal fatto che il tenore austriaco è già impegnato giovedì alla Scala in un recital. Alla sua disponibilità i ringraziamenti del teatro e a Meli l'augurio di una "rapida convalescenza". Tutte le persone che hanno lavorato con Meli ad Aida si sono sottoposte al tampone e sono risultate negative al virus.

18:48 - Bergamo, multati 12 ambulanti al mercato

I carabinieri di Bergamo, insieme al personale dell'Ispettorato del lavoro, hanno effettuato dei controlli finalizzati alla verifica del rispetto della normativa anticovid al mercato di via Borgo Palazzo, riscontrando diverse irregolarità e comminando sanzioni per quasi cinque mila euro. Controllata tutta l'area di vendita al dettaglio di ortofrutta: i militari e gli ispettori hanno evidenziato diverse violazioni del norme contro la diffusione del coronavirus assembramenti, uso non corretto dei dispositivi di protezione individuale e mancato rispetto del distanziamento interpersonale. Al termine degli accertamenti, dodici operatori sono stati sanzionati, ciascuno per 400 euro, per violazione dell'ordinanza regionale del 15 ottobre scorso, nonché della normativa nazionale in materia di prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. 

17:22 - Direttore Ats Milano: "In Lombardia situazione critica"

"Aumentano i ricoveri in terapia intensiva e sono in costante crescita anche i casi positivi. La situazione è critica in Lombardia, ma in particolare a Milano e nella Città metropolitana. Occorre l'aiuto di tutti i cittadini per fermare la corsa del virus". Lo dice Walter Bergamaschi, direttore generale dell'Ats di Milano. Nella citta metropolitana di Milano ci sono stati 1.463 nuovi contagi, di cui 727 a Milano città: "Quello che più preoccupa - continua Bergamaschi - è che nelle prossime ore il numero dei soggetti positivi possa ulteriormente incrementare e mettere sempre più sotto pressione gli ospedali. Cercheremo di rafforzare il rapporto con i medici di famiglia, che hanno un ruolo decisivo nel segnalare casi sospetti e sorvegliare i pazienti fragili. Oggi più che mai il loro ruolo può essere fondamentale, lavorando in rete con le Ats e seguendone le indicazioni. Anche i cittadini possono fare la loro parte - conclude - rispettando le regole per il bene proprio e dell'intera collettività. Avere attenzione per se stessi permette di tutelare i propri cari e la collettività".

17: 00 - In Lombardia 2.975 casi su 30.981 tamponi

A fronte di 30.981 tamponi eseguiti, sono 2.975 i nuovi casi di Coronavirus accertati in Lombardia. Di questi 170 sono risultati “debolmente positivi’, mentre altri 28 sono stati rilevati a seguito di test sierologico. Sono 21, invece, i decessi nelle ultime 24 ore, che portano il totale delle vittime da inizio pandemia a 17.078. I ricoverati in terapia intensiva sono 110 in totale, 14 in più rispetto a ieri, mentre le persone in cura presso altri reparti ospedalieri sono 1.065, più 122. Sono 1.463 i contagi registrati a Milano, di cui 727 in città, mentre a Varese sono stati rilevati 354 casi, 353 a Monza e Brianza, 154 a Como, 132 a Pavia, 93 a Brescia, 89 a Bergamo, 62 a Lodi, 60 a Lecco, 46 a Cremona, 24 a Mantova, 23 a Sondrio.

16:25 - Gestore bar Navigli: "Meglio lockdown, così troppi danni"

Dopo l'entrata in vigore della nuova ordinanza della Regione Lombardia che vieta il consumo di alcol in strada dopo le 18 e impone ai bar di fare servizio solo ai tavoli "abbiamo riscontrato un calo dei clienti che va dal 50 al 70% in meno rispetto a 10 giorni fa, la gente non arriva ma i mini market e gli abusivi fanno affari". Lo ha raccontato all'ANSA Michele Berteramo che è proprietario di un cocktail bar sui Navigli a Milano, il Movida, parlando delle restrizioni messe in campo dal governo, con la chiusura a mezzanotte, e dalla Regione per contenere i contagi da Covid. "La cosa che ritengo assurda è che ci sono i mini market aperti che vendono super alcolici e riforniscono anche gli abusivi che vendono le birre sulla Darsena - ha aggiunto -. Ci sono i ragazzi che comprano bicchieri di plastica, una bottiglia di Coca Cola, del rum e si fanno i cocktail per strada, nelle piazze, stanno senza mascherina. E questo lo vedo con i miei occhi non solo all'ora dell'aperitivo ma anche dopo la mezzanotte, quando i locali sono costretti a chiudere". Queste restrizioni, secondo Berteramo, "penalizzano chi lavora duramente e ha dei dipendenti e fanno emergere l'illegalità e l'abusivismo". A questo punto "meglio un lockdown - ha concluso - che mi facciano chiudere il locale che ci perdo meno".

14:47 - Multe e un locale chiuso nel Pavese

Un locale chiuso per cinque giorni e diverse multe elevate a persone trovate senza mascherina. È il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri in provincia di Pavia nella serata di sabato 17 ottobre, nell'ambito dell'azione avviata dalle forze dell'ordine per far rispettare le regole per contenere la diffusione del Covid-19. Al quartiere Pombio di Voghera (Pavia), nella periferia della città oltrepadana, i militari sono intervenuti dopo che era stata segnalata una situazione di assembramento in un bar. Il titolare è stato multato di 400 euro e il locale è stato chiuso per 5 giorni dai carabinieri, in attesa del provvedimento della Prefettura che potrebbe prorogare la chiusura sino a un mese. In Lomellina sono stati effettuati numerosi controlli. Sei persone trovate senza mascherina sono state multate.

14:18 - A Milano sanzionati due locali aperti dopo le 24

Due locali chiusi per cinque giorni perché non hanno rispettato quanto prescritto dall'ultimo Dpcm e dalla nuova ordinanza di Regione Lombardia che impongono ai locali la chiusura alle 24. È questo l'esito dei controlli effettuati ieri sera da 10 pattuglie della Polizia Locale a Milano che erano in strada per potenziare il servizio di controllo ordinario. Gli esercizi commerciali chiusi sono una discoteca in zona Cadorna, all'interno della quale ben dopo la mezzanotte venivano ancora serviti cibo e bevande ai circa 100 clienti presenti, e un club privè nella zona sud-est di Milano, in cui gli agenti hanno riscontrato assembramenti e il prolungamento dell'orario di apertura oltre la mezzanotte. Controlli sulla movida sono stati effettuati dalla Polizia Locale anche nella zona di Corso Como/Gae Aulenti. "Abbiamo potenziato - ha dichiarato la vice sindaco Anna Scavuzzo - le pattuglie in campo per effettuare i controlli e garantire il rispetto delle regole emanate dal Governo per circoscrivere la diffusione del contagio: con 7 equipaggi per il controllo degli assembramenti e 3 equipaggi dell'unità annonaria in più rispetto al dispiegamento di forze ordinario, i ghisa hanno garantito il rispetto delle regole intervenendo in più contesti". "Oltre ai nostri operatori di Polizia Locale - ha proseguito la vice sindaco -, ringrazio i tanti gestori di pubblici esercizi che richiedono ai loro clienti il rispetto delle prescrizioni e che si attengono alle regole e i tanti milanesi che, uscendo a cena o a fare una passeggiata, tutelano la loro salute e quella degli altri indossando la mascherina e rispettando il distanziamento sociale. Non abbassiamo l'attenzione, ciascuno faccia la propria parte perché è necessario un senso di responsabilità collettivo". 

13:32 - Milano, trovato un positivo in metro: aveva violato quarantena

I controlli degli agenti della Polizia di Stato a Milano per il monitoraggio del rispetto delle norme contro la diffusione epidemica del Covid 19 hanno interessato ieri sera la zona dell'Arco della Pace e la Stazione Cadorna, ma anche le fermate della metropolitana MM1 e MM2, dove è stato trovato un peruviano di 41 anni che è stato denunciato per inosservanza dell'ordine dell'autorità in materia di igiene e sanità pubblica in quanto, positivo al Covid 19, aveva violato la quarantena. L'uomo è stato trasportato da personale sanitario al Policlinico, assieme a suo fratello 26enne che era con lui.I poliziotti della Squadra Mobile, con i colleghi dei Commissariati Sempione, Centro, Commissariato Bonola e Quarto Oggiaro si sono concentrati nelle zone adiacenti l'Arco della Pace, dove hanno controllato 60 persone, mentre la Stazione Cadorna è stata presidiata dalle pattuglie della Polmetro, dalle Unità Cinofile e dagli agenti della Settima sezione dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che, con l'ausilio del III Reparto Mobile di Milano e della Polizia Scientifica, hanno controllato 82 persone. In tutto, sono state sanzionate amministrativamente 9 persone per il mancato rispetto delle misure di contenimento da Covid 19.

13:21 - A Milano rispettate le norme di chiusura dei locali

E' emerso un sostanziale rispetto a Milano dell'orario di chiusura dei locali alle 24 e del divieto di servizio al banco dopo le 18 imposto dalla nuova ordinanza della Regione Lombardia, dalla riunione tecnica che stamani si è tenuta in prefettura con il prefetto Renato Saccone e i vertici provinciali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. I controlli per evitare assembramenti, in particolare nelle zone della movida, continueranno ancor più serrati nei prossimi giorni per verificare il rispetto delle norme imposte dall' ordinanza regionale. Ieri le persone controllate sono state 2823 dalle forze dell'ordine presenti al vertice in Prefettura, 15 quelle sanzionate per il mancato rispetto delle regole anticontagio. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 112.

12:41 - Il governatore Fontana, sì a differenziare orario di inizio attività

"Differenziare l'orario di inizio anche di altre attività? Sono d'accordo con Azzolina. Sicuramente così non faremmo ricadere il problema solo sulla scuola. Condivido quanto detto da Azzolina". Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana.

12:26 - Operatori fiere, sconcertati da norme Cts

"Siamo sconcertati dalle indicazioni del Cts che suggerisce la limitazione temporanea alla fruizione di eventi a grande aggregazione di pubblico, tra cui fiere e congressi". E' il commento di Maurizio Danese, presidente di AEFI, l'Associazione che riunisce 40 operatori fieristici nazionali. "Le fiere hanno protocolli molto rigidi in materia di salute e sicurezza, validati dallo stesso CTS, che vengono rispettati in ogni fase della manifestazione, compresi allestimenti e disallestimenti. Inoltre le fiere sono agevolate dai grandi spazi in cui si svolgono che permettono di garantire un distanziamento di ben oltre due metri, senza dimenticare la ridotta partecipazione a seguito della pandemia - osserva Danese -. Dalla riapertura del 1° settembre, tutte le manifestazioni dei nostri associati si sono svolte in totale sicurezza, con grande soddisfazione degli espositori italiani per il business generato". Per il presidente di AEFI, "la salute di tutti resta anche per noi una priorità e per tutelarla tutti i quartieri hanno fatto enormi investimenti in sicurezza; abbiamo lavorato per la ripartenza, pianificando e ri-programmando le manifestazioni dell'ultimo trimestre, senza ad oggi aver ancora ricevuto il sostegno a fondo perduto per le perdite subite". "Le fiere - conclude Danese - sono uno dei più potenti ed efficaci strumenti di politica industriale a disposizione del Paese da cui si originano direttamente o indirettamente quasi il 50% delle esportazioni. Bloccarle significa non solo distruggere un settore, ma un intero sistema. Come detto i nostri protocolli di sicurezza sono già molto severi, ma siamo a disposizione del CTS per valutare insieme eventuali ulteriori misure da mettere in atto". 

7:03 – Milano, movida appare decimata

La nuova ordinanza sulla movida firmata dal governatore Attilio Fontana spegne gli entusiasmi di questo weekend milanese e fornisce le prime reazioni della città. Lungo i Navigli i bar sono tutti aperti, la gente continua a uscire ma i tavolini non sono pieni. Stessa scena a Porta Venezia, dove il popolo dell'aperitivo è decimato rispetto al solito e chi non ha voluto rinunciare è comunque seduto all'esterno dei locali, rispettando così uno dei passaggi fondamentali del provvedimento anti Covid. Dalle 18 tutti i bar senza servizio al tavolo devono chiudere ma nessuno ha pensato che proprio per risolvere il problema della distanza sociale, da qualche mese quasi tutti i bar si sono organizzati occupando i marciapiedi con i propri tavolini. Anche quelli che storicamente non li hanno mai avuti. Fino a un anno fa questa ordinanza avrebbe comportato la chiusura di quasi tutti i locali di Porta Venezia, oggi non cambia nulla. La vera risposta al provvedimento sarà visibile dopo cena, dalle 22, ovvero due ore prima della chiusura di tutte le attività commerciali, ristoranti compresi. Per monitorare la situazione sono stati disposti controlli straordinari delle forze dell'ordine, che già nei giorni scorsi hanno elevato multe a cittadini e imprenditori che non hanno rispettato le norme anti Covid19.

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