Nonostante l’aumento dei contagi, al momento il sindaco esclude interventi radicali: “Per capire dove intervenire bisognerebbe sapere dove nascono i contagi”. Sala ha riferito di non aver ricevuto alcun allarme specifico sul trasporto pubblico ma si è detto preoccupato per la situazione negli ospedali
Sotto osservazione la zona della Città metropolitana di Milano, dove da due giorni l'indice Rt ha superato 2. A riferire il dato è stato il sindaco Giuseppe Sala, al termine del vertice sull’aumento dei contagi svoltosi nel pomeriggio in Prefettura, al quale ha preso parte anche il prefetto Renato Saccone. La tendenza preoccupa il primo cittadino, secondo il quale “per capire dove intervenire bisognerebbe sapere dove nascono i contagi”. Al momento, Sala esclude "interventi radicali”, sottolineando che eventuali chiusure ci saranno "solo se la situazione dovesse aggravarsi”. La crescita rapida del contagio “ci deve far dire che bisogna agire in fretta”, ha detto, ma ogni decisione è stata comunque rinviata all’incontro tra Comune e Regione in programma per domani. "Quello che ci ha detto Ats è che il 50% contagi della Lombardia sono nella città metropolitana di Milano e il 50% dei contagi della città metropolitana sono a Milano città”, ha aggiunto. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA)
“Nessun allarme specifico su trasporto pubblico”
Sala ha poi parlato del trasporto pubblico (VIDEO), spiegando di non aver ricevuto dagli esperti “un allarme specifico”. Al momento, dunque, “non sono previsti interventi" in quel settore. "Siamo molto lontani dalla capienza dell'80%, se questa va ripensata siamo disponibili ma non possiamo aumentare le corse, questo lo posso escludere", ha dichiarato, spiegando poi che "il vero imbarazzo è che non riusciamo a essere supportati dalla scienza rispetto al fatto se in metro con il rispetto delle regole si diffonda facilmente il contagio o no”.
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“Preoccupa la situazione degli ospedali”
"La situazione preoccupa negli ospedali, è evidente che preoccupa la tendenza”, ha detto ancora Sala. ”Oggi 72 persone sono in terapia intensiva e alcuni mesi fa erano 1500. Ma la tendenza, la crescita è veloce e bisogna agire in fretta", ha concluso il sindaco.