Così l'assessore lombardo al Welfare: "Il sistema è preparato e strutturato. Certo, ci sono fasi che richiedono i loro tempi e, ripeto, l'accelerazione dei contagi è stata velocissima, tra l'altro a fronte di almeno 20mila tamponi al giorno"
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"In questi ultimi quattro giorni c'è stata un'impennata molto veloce, ma il sistema era pronto e sta reagendo". Così Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare, a Il Corriere della Sera, in cui fa presente che "la situazione è cambiata molto repentinamente a partire dal 10 ottobre, ma va anche detto che questa crescita dei contagi non è diversa da quella di Lazio, Sicilia, Campania, Liguria e anche del Veneto".
Invece, percentuale di contagi "in crescita", ma non si sta ragionando sull'ipotesi lockdown, "non siamo arrivati a quel punto". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Buongiorno su Sky TG24. Sull'argomento scuola Fontana ha affermato (VIDEO) di aver "parlato con il ministro Azzolina della didattica a distanza e ha dichiarato di essere contraria, ma invece è disponibile a prevedere una differenziazione degli orari di ingresso e di inizio delle singole lezioni, per fare in modo che non ci siano dei picchi".
Sono 26 le persone morte per Covid e 2.067 i nuovi positivi in Lombardia, dove sono stati fatti 32.507 tamponi. A Milano Rt sopra 2 ma al momento il sindaco Sala esclude ulteriori limitazioni. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
19:49 - Fontana proroga ordinanza: vietate visite in Rsa
L'ordinanza della Regione Lombardia con le misure per fronteggiare l'emergenza Covid in scadenza oggi sarà prorogata fino a lunedì 19 ottobre. Lo annuncia in una nota il governatore Attilio Fontana. Nel testo viene anche specificato che "l'accesso alle strutture delle unità di offerta residenziali della rete territoriale da parte di familiari/caregiver e conoscenti degli utenti ivi presenti è vietata, salvo autorizzazione del responsabile medico, ovvero del Referente Covid 19 della struttura stessa (esempio: situazioni di fine vita) e, comunque, previa rilevazione della temperatura corporea all'entrata e l'adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio". Il presidente Fontana comunica di aver convocato per la giornata di domani, venerdì 16 ottobre, i sindaci dei capoluoghi di provincia e i capigruppo dei partiti rappresentati in Consiglio regionale per fare il punto della situazione sull'evoluzione della diffusione del virus. Tema che sarà trattato domattina anche durante la Conferenza della Regioni.
19:31 - Altre 2 suore decedute in focolaio a Mortara
È salito oggi a 7 il numero delle suore della congregazione Immacolata Regina Pacis decedute a Mortara: alle cinque di ieri se ne sono aggiunte altre due, entrambe con più di 85 anni. Vivevano nella casa di preghiera "Francesco Pianzola" di via Mazza a Mortara, in cui si ritirano le suore più anziane. Quelle morte erano tutte già affette da gravi patologie, allettate e diverse in condizioni di malattia terminale ancor prima di essere contagiate dal virus. Nella struttura alla fine della scorsa settimana è stato scoperto un grosso focolaio di Covid: sono risultate positive 61 delle 62 ospiti (55 delle 56 suore più 6 laiche) e 12 dei 26 addetti. Due suore sono state ricoverate al policlinico San Matteo e altre 15 trasferite a una struttura di degenza di sorveglianza Covid a Rivanazzano, nell'Oltrepo Pavese. Quelle in condizioni più compromesse invece non sono state spostate, anche perché ritenute intrasportabili, e sono rimaste dov'erano insieme alle sorelle con pochi o nessun sintomo.
19:07 - Prefetto Milano: “Non siamo a marzo, siamo più preparati”
"L'elemento da sottolineare è che non siamo a febbraio e marzo, siamo più preparati da tutti punti di vista compresa la consapevolezza della rapidità della progressione del contagio". Lo ha sottolineato il prefetto di Milano, Renato Saccone, al termine del vertice in prefettura con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Abbiamo elementi di forza in più e sappiamo anche quanto può essere pericolosa l'evoluzione - ha concluso-. I luoghi fondamentali di contagio non sono quelli controllati ma di contesto sociale largo e legato alla popolazione giovanile”.
18:30 - Bergamo, niente alcol in piazza dalle 21 alle 6
La giunta comunale di Bergamo, guidata dal sindaco Giorgio Gori, ha deciso per la chiusura dei locali e dei ristoranti alle 24, il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche dalle 24 anche per esercizi commerciali, medie strutture di vendita e distributori automatici con il divieto di consumo di bevande di qualunque genere su aree pubbliche dalle 21 alle 6. L'ordinanza di Bergamo non solo recepisce i contenuti del Dpcm per le norme anti contagio da covid19, ma prevede come la consumazione di cibi e alcolici rimane possibile, a partire dalle 21, esclusivamente in locali e ristoranti, che nelle scorse settimane si sono adeguati alle norme anti coronavirus garantendo distanziamento fisico, sanificazione di spazi, gel e igienizzanti a disposizione dei clienti, rilevazione della temperatura corporea. L'ordinanza vale fino al 13 novembre.
18:15 - Milano, Sala: "Indice Rt Città Metropolitana sopra 2"
"Da due giorni l'indice Rt nella zona della Città metropolitana di Milano ha superato 2 e preoccupa la tendenza". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine del vertice in Prefettura sull'aumento dei contagi. "Dal mio punto di vista per capire dove intervenire bisognerebbe sapere dove nascono i contagi", ha aggiunto
18:01 - 2.067 positivi su 32.507 tamponi
Sono 26 le persone morte per Covid e 2.067 i nuovi positivi in Lombardia, dove sono stati fatti 32.507 tamponi, per una percentuale pari al 6,3%, identica a ieri. Sono 72 le persone in terapia intensiva, 8 più di ieri, 726 quelle in altri reparti, in crescita di 81 unità. La maggioranza dei contagi sono sempre a Milano, con 1.053 casi, di cui 515 in città. Segue la provincia di Monza e Brianza con 196, Varese con 170, Brescia con 106, Lodi con 81, Pavia con 79, Bergamo con 71. A Como i nuovi casi sono 63, a Lecco 51, a Cremona 34, a Mantova 30, a Sondrio 22.
17:37 - Milano, pronto soccorso Sacco e Fatebenefratelli accettano solo malati Covid
I reparti di pronto soccorso degli ospedali Sacco e Fatebenefratelli di Milano hanno deciso di accettare solo malati con Covid-19 e dirottare su altri ospedali milanesi i pazienti con altre patologie. A confermarlo è lo stesso ospedale Sacco. La decisione è stata presa per tutelare i malati non Covid con patologie urgenti indifferibili e riorganizzare così i reparti.
15:20 - Sequestrate a Pavia oltre 13mila mascherine irregolari
Più di 13mila mascherine irregolari sono state sequestrate dai carabinieri del Nas di Cremona in una rivendita di prodotti ortopedici di Pavia. L'operazione è stata eseguita nell'ambito dei controlli attualmente condotti, su tutto il territorio nazionale, in merito alla messa in vendita di dispositivi di protezione per l'emergenza Covid-19. I militari hanno effettuato il sequestro amministrativo di 12mila mascherine chirurgiche prive della prevista dichiarazione di conformità (individuata dal marchio CE), e al sequestro penale di 1.100 mascherine "kn95" corredate da certificazione CE rilasciata da un organismo non riconosciuto. L'importatore delle mascherine sequestrate, un cittadino cinese di 57 anni residente a Milano, è stato denunciato.
14:02 - Assolombardia: "Incerte prospettive su ripresa economica"
Sebbene a metà settembre si sia registrata una quasi totale riapertura delle aziende di Milano, Lodi, Monza e Brianza e Pavia pari al 90%, le "prospettive autunnali sulla ripresa economica della Lombardia rimangono incerte, soprattutto se si dà uno sguardo al mercato del lavoro". È quanto emerso dal Booklet Economia di Assolombarda, pubblicato su "Genio & Impresa", il web magazine dell'associazione delle imprese che operano nelle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza e Pavia. Tra i mesi di aprile e giugno, in Lombardia si contano oltre 210 mila assunzioni in meno rispetto al 2019. Resta inoltre molto diffuso il ricorso alla cassa Integrazione. Da aprile ad agosto, le ore di cig autorizzate in Lombardia ammontano a 490 milioni, di cui 221,7 milioni solo fra i territori di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. L'88% dei lavoratori è tornato in azienda. Di questi, il 42% lavora in sede, mentre l'altro 46% integra al lavoro in presenza quello da remoto.
Dalle prime elaborazioni, su dati provvisori, è possibile affermare che tra aprile e giugno 2020 la domanda estera delle imprese lombarde (-26,9%) è stata nel complesso più dinamica della domanda totale mondiale (-31,7%) ma più debole del "potenziale" (-22,6%), cioè la variazione della domanda calcolata nell'ipotesi di un mantenimento delle quote di export pre-pandemia. Sono invece in crescita i prestiti bancari alle imprese lombarde per aiutare nella ripresa post-Covid: a giugno 2020 si è registrato un +3,8% rispetto al 2019.
14:01 - Pregliasco: "Non ci sono condizioni per lockdown a Milano"
"In questo momento non ci sono le condizioni per un lockdown di Milano. Quando ho fatto questa ipotesi, ho voluto immaginare degli scenari che possono essere anche pesanti". Lo ha detto a Sky TG24 il virologo Fabrizio Pregliasco. "La città - ha continuato - ha una densità di popolazione elevatissima, contesti abitativi molto di vicinanza, tantissime attività lavorative e una metropolitana che purtroppo è sotto il livello necessario e dovrebbe essere incrementata. C'è una situazione a rischio, ma ad oggi sotto controllo. Rimango ottimista, ma prepariamoci comunque a scenari che potrebbero essere negativi".
12:36 - Pregliasco, non ci sono condizioni lockdown a Milano
"In questo momento non ci sono le condizioni per un lockdown di Milano. Quando ho fatto questa ipotesi ho voluto immaginare degli scenari che possono essere anche pesanti". Lo ha detto a Sky Tg24 il virologo Fabrizio Pregliasco. "La città - ha continuato - ha una densità di popolazione elevatissima, contesti abitativi molto di vicinanza, tantissime attività lavorative e una metropolitana che purtroppo è sotto il livello necessario e dovrebbe essere incrementata. C'è una situazione a rischio ma ad oggi sotto controllo. Rimango ottimista, ma prepariamoci comunque a scenari che potrebbero essere negativi".
12:26 - Bergamo, da Comitato parenti vittime coronavirus altre 150 denunce
Altre 150 denunce di parenti di vittime del coronavirus saranno da oggi all'esame dei pm della Procura di Bergamo che hanno aperto inchieste sulle conseguenze della diffusione del Covid. Due le inchieste, in particolare sulla chiusura per alcune ore del Pronto soccorso di Alzano Lombardo dopo la scoperta di due casi e la mancata applicazione delle zone rosse a Nembro e ad Alzano. Le denunce si aggiungono alle altre centinaia presentate nei mesi scorsi, con migliaia di allegati e il professor Andrea Crisanti, consulente dei pm, ha chiesto sei mesi di tempo per poterle esaminare. Il Comitato Noi denunceremo, coordinato dall'avvocato Consuelo Locati, continua a chiedere che si tolga la segretezza a tutti gli atti della task force del Ministro della Salute e accusa il nostro Paese di aver violato le linee guida dell'OMS sulla comunicazione in caso di minaccia epidemica. Per il responsabile della comunicazione del comitato, Robert Lingard, "le linee guida dell'OMS sono chiarissime. Durante una emergenza di sanità pubblica, la popolazione ha bisogno di sapere a quali rischi va incontro, e quali azioni deve intraprendere per proteggere la propria vita e la propria salute".
11:52 - Il prefetto di Milano chiude otto attività
Nell'ambito dell'attività di vigilanza da parte delle forze dell'ordine, prosegue a Milano l'azione di controllo agli esercizi commerciali. Sulla base degli accertamenti effettuati dalla polizia locale, il prefetto Renato Saccone ha adottato la chiusura di otto attività commerciali per la durata di cinque giorni. Nel dettaglio, sono stati chiusi un panificio e sette esercizi di vicinato.
10:45 - A Bergamo 68 studenti positivi in ultima settimana
Nel corso della settimana dal 7 al 14 ottobre sono risultati positivi ai tamponi nelle scuole bergamasche 68 studenti e otto classi sono state messe in quarantena. Dall'inizio della scuola - fa sapere Ats Bergamo - il totale dei tamponi effettuato in ambito scolastico è pari a 9.583. Di questi, positivi da inizio scuola sono stati 133, pari all'1,38%. Le classi in quarantena da inizio scuola sono state 41.
10:23 - Giulio Gallera: "Impennata velocissima, ma sistema è pronto"
"In questi ultimi quattro giorni c'è stata un'impennata molto veloce, ma il sistema era pronto e sta reagendo". Così Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare, a Il Corriere della Sera, in cui fa presente che "la situazione è cambiata molto repentinamente a partire dal 10 ottobre, ma va anche detto che questa crescita dei contagi non è diversa da quella di Lazio, Sicilia, Campania, Liguria e anche del Veneto". Poi: "Il sistema è preparato e strutturato. Certo, ci sono fasi che richiedono i loro tempi e, ripeto, l'accelerazione dei contagi è stata velocissima, tra l'altro a fronte di almeno 20mila tamponi al giorno. Il 10% in media risulta positivo e i ricoveri sono tra 100 e 150 al giorno". Sul piano ospedaliero: "Ci sono i 18 ospedali-hub dove abbiamo aggiunto 1.550 posti letto, di cui 150 in terapia intensiva e 400 in sub-intensiva, abbiamo chiesto ad altri nove ospedali con la pneumologia di creare 300 posti letto Covid e abbiamo predisposto il trasferimento nelle altre strutture dei pazienti entrati per altre patologie e risultati positivi asintomatici. Per quanto riguarda le residenze per anziani abbiamo già predisposto il trasferimento di tutti i positivi presso gli ospedali, anche quelli di Concorezzo. Il piano prevede che se si arriva a 150 letti occupati nelle terapie intensive si apre l'ospedale in Fiera. L'attenzione è alta, ma il sistema è rodato e sta rispondendo. Ma servono anche misure per rallentare il contagio".
10:01 - Attilio Fontana a Sky TG24: Ipotesi nuove misure, ma no lockdown"
Percentuale di contagi "in crescita", ma non si sta ragionando sull'ipotesi lockdown, "non siamo arrivati a quel punto". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Buongiorno su Sky TG24, parlando dell'emergenza Coronavirus. Il governatore ha specificato che in Lombardia “nelle ultime giornate si sono fatti molti più tamponi, la percentuale tra i tamponi e gli infettati è più o meno sempre la stessa dei giorni precedenti, ma è sicuramente comunque in crescita". L’invito di tenere dei comportamenti compatibili con le linee che sono state date quindi "è sempre più valido, per cercare di non contribuire alla diffusione del virus. Stiamo monitorando la situazione – ha aggiunto - e nelle prossime ore diremo se è necessario prendere qualche misura o se invece basterà essere rigorosamente rispettosi di quanto è già stato disposto”. Sull’ipotesi di lockdown regionale o locale su specifiche criticità Fontana ha risposto: “No, non siamo arrivati a quel punto.
8:21 - Focolaio in Rsa di Monza, 33 positivi e sei decessi
Sei morti per Coronavirus, mentre dei 37 presenti 33 sono positivi nella Rsa Villa Terruzzi di Concorezzo, alle porte di Monza, dove è stato riscontrato un nuovo focolaio. La direzione - come scrivono Il Corriere della Sera e Il Giorno - aveva già disposto degli accertamenti qualche tempo fa e i risultati erano stati venti positivi su 23, quasi tutti asintomatici. Nei giorni scorsi, però, la situazione si è aggravata e, a ieri, nella struttura sono stati rilevati 33 positivi su 37 ospiti e sei decessi. Le visita dei parenti sono state sospese e i contatti con i famigliari avvengono solo con videochiamata.
7:16 - Morte cinque delle 56 suore contagiate nel pavese
Sono morte cinque delle 56 suore dell'ordine Immacolata Regina Pacis che erano rimaste contagiate dal Covid-19 nella casa albergo dove sono ospitate a Mortara (Pavia). Le condizioni delle religiose decedute erano apparse le più gravi sin dall'inizio. Il loro quadro clinico è progressivamente peggiorato, sino al decesso avvenuto nelle scorse ore. Le altre suore colpite dal Coronavirus verranno trasferite in una struttura specializzata per trascorrere la quarantena ed essere sottoposte alle cure necessarie.
7:11 - Navigli vuoti, pochi clienti e niente assembramenti
Il freddo, il giorno infrasettimanale, la partita dell'Italia trasmessa in televisione o forse il numero dei contagi che continua a salire in tutta la Lombardia, sta di fatto che nel primo giorno di introduzione del nuovo Dpcm la movida sui Navigli di Milano è ridotta a locali mezzi vuoti e clienti seduti ai tavolini. Scongiurati, finora, i temuti assembramenti all'esterno dei bar di una delle principali zone della vita notturna. La Darsena, dove generalmente si radunano in tanti, è praticamente deserta. Sicuramente gioca un ruolo fondamentale il giorno e la temperatura bassa, ma comunque la risposta dei milanesi rispetta gli auspici delle autorità sanitarie. Molti ristoranti sul canale lavorano a ritmi ridottissimi, alcuni hanno tutti i tavoli all'esterno vuoti. Altri lavorano come al solito, ma manca l'assembramento dei clienti che prendono da bere e consumano fuori.
7:08 - Attilio Fontana: "Non previsto alcun tipo di lockdown a Milano"
"Al momento non è assolutamente nelle nostre idee e nei progetti, non è previsto alcun tipo di lockdown" a Milano. Lo ha chiarito il governatore lombardo Attilio Fontana. "Non abbiamo assunto né preso alcuna valutazione, dobbiamo ascoltare quello che dirà il Cts, quelli che saranno i nuovi numeri e poi fare delle valutazioni", ha concluso.
7:04 - Giulio Gallera: "Impegno per 40mila tamponi al giorno"
"Uno sforzo notevole sarà effettuato anche a livello di tracciamento dei casi con l'impegno a lavorare per raggiungere 40mila tamponi giornalieri (ieri ne sono stati eseguiti 29mila)". Lo comunica l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Ai tamponi molecolari, ha spiegato Gallera, "si aggiungeranno quelli rapidi che saranno disponibili nelle prossime settimane. Essi saranno impiegati sia nel settore scolastico che sul territorio".
7:01 - Giulio Gallera: "Attivati 150 posti di terapia intensiva"
"L'evoluzione epidemiologica di questi ultimi giorni ha determinato l'attuazione completa della prima fase del Piano Ospedaliero Regionale, approvato dalla Giunta il 16 giugno scorso, che prevede la disponibilità di 1.550 posti Covid nei 18 ospedali HUB: 150 posti di terapia intensiva, 400 di sorveglianza sub intensiva e 1.000 posti letto nei reparti". Lo comunica l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.