A denunciare l’accaduto è stato il presidente provinciale di Anpi Milano, Roberto Cenati, che lo ha definito una “gravissima provocazione”. Gli investigatori stanno visionando le immagini di alcune telecamere della zona per risalire agli autori del raid
Scritte fasciste, svastiche, croci celtiche e simboli delle SS sono comparsi sui muri esterni dell’oratorio di Chiesa Rossa, nel quartiere Stadera di Milano. A denunciare l’accaduto è stato il presidente provinciale di Anpi, Roberto Cenati, il quale lo ha definito una “gravissima provocazione”, che “offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi e di chi seppe sviluppare nei quartieri di Porta Romana, Vigentina, Ticinese, Stadera una intensa opposizione prima al regime fascista e, dopo l'8 settembre 1943, all'occupazione nazifascista di Milano”. Stando a quanto riferito alla Digos dal parroco della chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, don Davide Brambilla, le scritte sono comparse nella tarda serata di mercoledì scorso.
Al vaglio le immagini delle telecamere della zona
"Non è la prima volta - continua il presidente dell'Anpi - che ciò accade. Sono state da tempo prese di mira lapidi dedicate ai Combattenti per la Libertà, proprio nel quartiere Stadera. Chiediamo alle pubbliche autorità - conclude - di intervenire per individuare i responsabili di questi continui e ignobili episodi, in contrasto con i principi della nostra Carta Costituzionale e con le leggi Scelba e Mancino”. Gli investigatori stanno ora visionando le immagini di alcune telecamere della zona per risalire agli autori del raid di matrice fascista, mentre le scritte sono quasi tutte già state cancellate.