Treno deragliato a Carnate: sospesi macchinista e capotreno

Lombardia
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Trenord, spiega una nota della società, "ha offerto loro un servizio di supporto psicologico". L'azienda, che gestisce il trasporto ferroviario regionale, "si è messa a disposizione e collabora attivamente con gli inquirenti e con la magistratura, fornendo tutte le informazioni necessarie all'indagine, a partire dalla 'scatola nera' della locomotiva, attualmente sotto sequestro"

Sono stati sospesi "cautelativamente" il macchinista e il capotreno del convoglio deragliato ieri a Carnate, in Brianza (LE FOTO). Trenord, spiega una nota della società, "ha offerto loro un servizio di supporto psicologico". L'azienda, che gestisce il trasporto ferroviario regionale, "si è messa a disposizione e collabora attivamente con gli inquirenti e con la magistratura, fornendo tutte le informazioni necessarie all'indagine, a partire dalla 'scatola nera' della locomotiva, attualmente sotto sequestro". 

L'incidente

Il treno ha viaggiato per dieci chilometri in Brianza, senza nessuno alla guida, finendo per schiantarsi alla stazione di Carnate: fortunatamente sul treno Trenord 10776 viaggiava un solo passeggero, che se l'è cavata con qualche contusione. Il treno infatti, fermo alla stazione di Paderno d'Adda (Lecco) e diretto a Milano, ha cominciato la sua corsa pochi minuti prima delle 12 mentre la sua partenza era prevista alle 12.22: cosa che ha fatto sì che i passeggeri non fossero ancora saliti a bordo. 

Le operazioni di rimozione del convoglio - © Sky TG24

Riattivata la circolazione sulla linea

Alle 6.20 di oggi il traffico ferroviario fra Monza e Calolziocorte è ripreso gradualmente, su un unico binario, nella stazione di Carnate. Nel corso della notte è iniziata la rimozione dei vagoni che saranno poi demoliti. "I treni da e per la Valtellina - ricorda Trenord - circolano regolarmente; la suburbana S8 Lecco-Milano offre un treno all'ora; Paderno d'Adda è servita da bus. Tutte le informazioni sui provvedimenti di circolazione sono disponibili in tempo reale sul sito Trenord.it e sull'App Trenord.

Macchinista e capotreno rimasti in stazione

Trenord ha spiegato che "per cause da accertare, il treno 10776 si è mosso dalla stazione di Paderno senza personale a bordo (macchinista e capotreno)" e che "i sistemi di sicurezza dell'infrastruttura sono entrati subito in funzione e hanno instradato il treno verso il binario tronco della stazione di Carnate". A quanto emerso, mentre il macchinista e il capotreno erano in pausa, il treno senza nessuno alla guida si è messo in moto, sfruttando probabilmente una leggera pendenza presente in quel tratto. Poco dopo le 12 è arrivato alla stazione successiva, quella di Carnate, dove è stato deviato dai tecnici di Rfi su un binario morto. Tre su cinque vagoni oltre la motrice sono usciti dai binari, ribaltandosi e abbattendo un muro di cinta. Macchinista e capotreno sono stati medicati dall'Areu alla stazione di Paderno d'Adda dopo essersi provocati lievi ferite, riporta il Corriere della Sera, nel tentativo di salire in corsa sul treno. 

A quanto riportato sul Corriere, il macchinista non avrebbe “stazionato” il treno, non avrebbe cioè azionato i freni per la sosta. Durante un sopralluogo successivo le “maniglie” sarebbero state trovate tutte “sfrenate”, liberate dal freno.

 

Uno dei vagoni deragliati - © Sky TG24

Aperta un'inchiesta

La Procura di Monza ha aperto un'inchiesta - coordinata dal pm Michele Trianni e dal procuratore capo Claudio Gittardi - per disastro ferroviario colposo, al momento a carico di ignoti, mentre Trenord ha istituito "una commissione interna per chiarire cause e responsabilità, fra cui il comportamento dell'equipaggio". Oggi è iniziata la rimozione dei binari e delle macerie, visto che il pm ha disposto il sequestro della sola locomotrice e non dell'intera area del disastro.

Le indagini: "Capotreno non può abbandonare il convoglio"

Intanto, le indagini si stanno concentrando sui doveri di sorveglianza sul convoglio, che spettano al capotreno, il quale - viene riferito da fonti qualificate - non può abbandonare il convoglio, nemmeno quando è in sosta. Né il capotreno né il macchinista, invece, erano presenti quando il treno si è messo in moto da solo, perché erano scesi per una pausa al bar. Il capotreno è stato ascoltato dagli investigatori già ieri, mentre il macchinista era in stato di choc e quindi l'audizione è slittata.

Il convoglio ha percorso circa 10 km senza guida prima del deragliamento. Nelle indagini si dovrà appurare anche se il convoglio, non di ultima generazione e anzi definito "vecchio", avesse o meno a disposizione un sistema frenante di emergenza che poteva essere attivato.

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