Lo ha richiesto Marco Bonometti durante l’evento “Innovation days – La Lombardia che riparte”, aggiungendo: “Bisogna cancellare il decreto dignità e vanno reinseriti i contratti a termine perché in questa fase bisogna mantenere alta l’occupazione”
"Chiediamo di rivedere i contratti di lavoro che devono essere improntati sulla produttività e flessibilità. Bisogna cancellare il decreto dignità e vanno reinseriti i contratti a termine perché in questa fase bisogna cercare di mantenere alta l'occupazione". Così il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, nel corso dell'evento "Innovation days- La Lombardia che riparte", organizzato dal Sole 24 Ore.
Bonometti: “Condizioni per consentire a imprese di conquistare nuovi mercati”
Il presidente di Confindustria Lombardia ha poi aggiunto che gli industriali chiedono al Governo di "creare quelle condizioni per ritrovare quella competitività che consentirà alle imprese di conquistare nuovi mercati". Ha dichiarato: "Abbiamo chiesto la semplificazione della pubblica amministrazione, di affrontare il tema della giustizia e di far partire le infrastrutture e le grandi opere. Chiediamo di detassare, di ridurre il cuneo fiscale e la valorizzazione dei prodotti italiani. E poi riteniamo che Industria 4.0, ad esempio, deve essere concentrata sulla formazione".
“Se la Lombardia non riparte, resterà ferma anche l’Italia”
Bonometti ha proseguito: "Gli industriali lombardi sono pronti ad affrontare la sfida per far ripartire l'economia. Non ci faremo intimorire dalle minacce che qualche infame ha fatto proprio a proposito della nostra industria. I nostri associati ci dicono che non hanno più fiducia nel nostro Paese ma non hanno perso la speranza. Gli imprenditori chiedono di avere delle certezze per il futuro. Le previsioni che noi abbiamo e che fino alla seconda metà del 2021 non riusciremo a recuperare il gap rispetto al periodo pre-Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI – LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA).
“Ma l'industria, da sola, non può farcela – afferma Bonometti - e serve uno sforzo comune insieme a tutti gli attori della produzione, della finanza e delle rappresentanze. Bisogna trovare delle soluzioni condivise per far ripartire il nostro sistema produttivo. Ancora una volta l'impresa e il lavoro sono centrali per far ripartire la Lombardia. Se la Lombardia non riparte resterà ferma anche l'Italia".
“Contraccolpo verso l’autunno”
"I costi per le imprese – continua Bonometti - sono aumentati, in relazione all'adeguamento per garantire la sicurezza, e l'occupazione non ha avuto grossi shock perché c'è stato il blocco dei licenziamenti. Il problema si avrà quando sarà tolto il blocco e credo che avremo un contraccolpo verso l'autunno. Servono poche cose, ma bisogna farle concretamente se vogliamo ripartire. Invece si continua a parlare senza dare risposte concrete. Dando delle risposte concrete alle imprese si consente di ridare fiducia agli imprenditori che faranno ripartire il Paese".
“Intervenire per sostenere settore automotive”
Il presidente di Confindustria Lombardia ha dichiarato: "Il settore dell'automotive è predominante per il nostro Paese. Bisogna intervenire per sostenere questo settore. Servono soluzioni sostenibili per la valorizzazione dei nostri prodotti mentre non serve dare i 10mila euro per le macchine elettriche che finiscono per finanziare il mercato dell'auto cinese"