Coronavirus Lombardia, ex medico Alzano: "Lastra sospetta già il 15 febbraio"

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Il dottore, che lavorava all'ospedale cittadino, ha spiegato: "Non sono un intenditore, ma qualcosa non andava. Quindi ho chiamato un internista di Medicina, e ha detto 'questa per me è Sars-cov'. Poi il paziente è andato in reparto"

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"Non sono un intenditore, ma qualcosa non andava. Quindi ho chiamato un internista di Medicina, esperto. Ha guardato la lastra e ha detto 'questa per me è Sars-cov'. Poi il paziente è andato in reparto". Il racconto, pubblicato sulle pagine bergamasche del Corriere della Sera, viene da un medico che lavorava all'ospedale di Alzano (si è dimesso) e che spiega che, a suo dire, il primo morto accertato per coronavirus nella zona, Franco Orlandi di Nembro, già "il 15 febbraio", 5 giorni prima del caso Codogno, era un sospetto Covid. 
In regione si contano 98 nuovi casi e sei decessi, che portano il totale delle vittime da inizio epidemia a 16.697. La provincia di Mantova, sede di alcuni focolai individuati negli ultimi giorni, supera quella di Milano per numero di nuovi contagi. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

19:22 - Gallera: “In Lombardia bloccati sei focolai”

"I 'protocolli Anticovid', messi in atto dall'Ats Valpadana in collaborazione con medici di base, medici del lavoro e aziende, hanno permesso di soffocare 6 focolai prima ancora che si propagassero: 1500 tamponi eseguiti, 70 persone positive di cui 58 residenti sul territorio lombardo, 54 in Provincia di Mantova e 4 in Provincia di Cremona". Lo afferma in una nota l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, facendo riferimento anche ai focolai nel Mantovano che si sono sviluppati in macelli e salumifici. L'assessore nel comunicato parla dell'attività "della locale Agenzia per la Tutela della Salute che, a seguito di alcune segnalazioni, nelle ultime due settimane ha svolto una intensa attività di controllo, tracciamento, sorveglianza e prevenzione, in particolare nell'ambito di 6 realtà produttive nel territorio di competenza".

19:00 - Mantova supera Milano per numero di nuovi contagi

La provincia di Mantova, dove negli ultimi giorni sono stati individuati alcuni focolai, supera quella di Milano per numero di nuovi contagi. Sono infatti 17 (ieri 13) i casi registrati in territorio mantovano, contro i 16 del capoluogo lombardo - di cui 7 in città -, che conferma così il trend in discesa degli ultimi giorni. 

17:46 - De Corato: “Assembramenti sui bus di Milano”

"Continuo a ricevere segnalazioni di mezzi pubblici a Milano dove i passeggeri non rispettano il distanziamento di almeno un metro". Lo afferma in una nota Riccardo De Corato, assessore regionale lombardo alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale. Il distanziamento, spiega l'assessore, è "previsto dal regolamento Atm nel rispetto del Dpcm. Dove sono finiti i controlli che erano stati promessi da Atm e dal Comune? - si chiede De Corato -. Di certo questo ruolo non può essere demandato ai conducenti, serve personale ad hoc. Considerato che il formarsi di nuovi focolai di Covid.19 non è un'ipotesi rara, devono esserci controlli immediati ed efficaci". De Corato fa riferimento ad "immagini di questa mattina che riprendono l'affollamento dei passeggeri sulla Linea 90 in via Bezzi", a Milano.

17:30 - In Lombardia 98 nuovi casi e 6 decessi

Sono 98 i nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia. Di questi, 43 sono stati rilevati a seguito di test sierologici, mentre altri 20 sono risultati debolmente positivi. Sono invece 6 i nuovi decessi, che portano il totale delle vittime da inizio emergenza a 16.697. Sono 36 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, dato invariato rispetto a ieri, mentre negli altri reparti sono attualmente ricoverate 230 persone (-1). I tamponi eseguiti nell’ultimo giorno sono 8.772. Infine, sono 73 le nuove guarigioni, per un totale di 68.274. Lo rende noto la Regione.

15:58 - Milano punta a rilancio con 'Design City' in autunno 

Dopo quattro mesi di stop, dovuti all'emergenza Covid-19, Milano punta a rilanciarsi come città del design. Per questo il Comune ha promosso, dal 28 settembre al 10 ottobre, l'appuntamento "Milano Design City". Fino al 31 luglio sarà possibile presentare all'amministrazione proposte e idee per mostre, installazioni, workshop, dibattiti, incontri per dare origine al calendario dell'evento. "Milano Design City - ha spiegato l'assessore alle Politiche per il lavoro, Attività produttive, Commercio e Design, Cristina Tajani, in una nota - vuole essere un aggregatore aperto e inclusivo capace di coinvolgere, dopo lunghi mesi di stop dovuti all'emergenza Covid-19, tutti i soggetti operanti sul territorio nell'ambito del design, inserendoli in un palinsesto di attività e iniziative diffuse sul territorio milanese e aperte alla cittadinanza". Fino a fine mese si potranno presentare proposte per progetti e iniziative su temi come l'economia circolare, la sostenibilità e l'innovazione tecnologica, "il ri-disegno degli spazi pubblici e della nuova mobilità urbana”.

15:05 - Messa per le vittime su monte del Bergamasco 

Una messa in suffragio di tutte le vittime del Coronavirus ad oltre 2mila metri di altezza sul massiccio della Presolana nella provincia bergamasca martoriata dalla pandemia. E' stata celebrata oggi dal Vescovo di Bergamo Francesco Beschi. "Padre che hai chiamato le nostre sorelle e i nostri fratelli, dona loro di raccogliere il premio della gloria del cielo", ha detto Beschi nel corso della celebrazione nella Cappella Savina sulla Presolana. "Siamo qui - ha detto ancora - perché dall'alto della montagna la nostra preghiera raggiunga rapidamente e semplicemente il cuore di Dio". Per partecipare alla messa alcune persone sono anche salite in quota a piedi. 

12:32 - Focolai nel Mantovano tra macelli e salumifici

Alcuni focolai di Covid si sono manifestati negli ultimi giorni in un'area del Mantovano. L'ultimo ha riguardato un salumificio di Viadana e così al momento sono cinque le attività produttive in cui si è sviluppato il contagio (considerando anche una nella vicina Dosolo), tra macelli e salumifici, che contano un totale di 68 dipendenti positivi. L'ultima segnalazione dell'Ats Valpadana arriva dal salumificio Fratelli Montagnini di Viadana, dove ieri le squadre Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) sono intervenute per sottoporre a tampone 26 dipendenti, dopo che uno di loro era stato ricoverato in ospedale con febbre alta. L'esito dello screening ha consentito di scoprire 5 positivi, tra cui 3 dipendenti di una cooperativa che lavorano nel salumificio. L'Ats ha predisposto ieri la chiusura del macello e oggi è attesa la sanificazione. Salgono a 68 i lavoratori (non tutti residenti nel Mantovano), perlopiù asintomatici o paucisintomatici, risultati contagiati nei 5 macelli tra Viadana e Dosolo, di cui due ricoverati in ospedale, in condizioni che non sarebbero gravi.
Le attività produttive interessate da questi nuovi focolai sono il salumificio Gardani (11 casi di positività tra i dipendenti), il macello Ghinzelli (41 casi), il salumificio Rosa (6 casi) e il salumificio Fratelli Montagnini (5), tutti a Viadana, e il macello Martelli di Dosolo (5 casi). Tutte le strutture, tranne il Montagnini, funzionano regolarmente (nei giorni scorsi l'interruzione dell'attività aveva riguardato, ma solo per tre giorni, il macello Ghinzelli). Un migliaio i tamponi eseguiti in totale in questi giorni sul personale e sui loro contratti stretti e molte le persone poste in isolamento. I tecnici della Ats (Agenzia tutela salute) hanno controllato il rispetto dei protocolli di sicurezza e non risulterebbero violazioni. Per il momento il prefetto di Mantova Carolina Bellantoni, nell'ultima riunione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, ha chiesto alle forze dell'ordine di intensificare l'attività di vigilanza e di controllo sull'attuazione delle misure di isolamento, invitando i sindaci ad attivare i presidi necessari per assistere le persone in quarantena. 

11:52 - Ex medico Alzano: "Lastra sospetta già il 15 febbraio"

"Non sono un intenditore, ma qualcosa non andava. Quindi ho chiamato un internista di Medicina, esperto. Ha guardato la lastra e ha detto 'questa per me è Sars-cov'. Poi il paziente è andato in reparto". Il racconto, pubblicato sulle pagine bergamasche del Corriere della Sera, viene da un medico che lavorava all'ospedale di Alzano (si è dimesso) e che spiega che, a suo dire, il primo morto accertato per coronavirus nella zona, Franco Orlandi di Nembro, già "il 15 febbraio", 5 giorni prima del caso Codogno, era un sospetto Covid. "Il primo paziente di Nembro poi deceduto lo presi in carico io al pronto soccorso di Alzano", dice Nadeem Abu Siam, medico di origine palestinese (si è dimesso, spiega, perché non gli è stata data la possibilità di andare a trovare la madre malata in Palestina). Il 15 febbraio dice di aver "chiamato la Radiologia" e di aver fatto fare "una lastra" a Orlandi. E un internista avrebbe detto: "Questa per me è Sars-cov". Orlandi morì il 25 febbraio. Sul caso della chiusura e della riapertura in poche ore il 23 febbraio del pronto soccorso di Alzano indagano i pm.
"Non c'era neanche la preparazione per affrontare tutto - ha detto Siam -. Il 23 febbraio dovevo fare il turno di notte, fino a lunedì mattina. Alle 17 ero stato chiamato e mi avevano detto 'siamo chiusi, non venire nemmeno'. Alle 19 un'altra telefonata per dirmi di andare a lavoro. Avevano già riaperto". Appena rientrati, ha raccontato l'ex medico di Alzano, "nessuno sapeva cosa fare, il flusso di pazienti era ancora fermo. Fino a quel momento - ha aggiunto - non avevamo mai utilizzato mascherine in modo generalizzato e in tutto avevamo 10 tamponi. Li abbiamo usati sul nostro personale perché si iniziavano a notare anche sintomi tra medici e infermieri".

8:22 - Il baseball regala gioia, Codogno vince derby con Piacenza

Lo sport a Codogno riparte con una vittoria della squadra locale di baseball. I Jaguars hanno infatti vinto all'ultimo inning, 12-11, il derby del Po contro il Piacenza, sfida di Serie B che ha inaugurato la stagione del batti e corri in Italia nella città lodigiana simbolo della lotta al Coronavirus. Per il Codogno, pieno di giocatori under 18, si tratta di un successo a sorpresa, contro una squadra ben più esperta. In vantaggio 8-0 al quinto inning, i padroni di casa sono stati raggiunti e sorpassati al settimo, ma hanno avuto la forza di pareggiare e vincere all'ultimo inning, dopo quasi quattro ore e mezza di gioco. Poi per il Codogno è scattata la festa in mezzo al campo, per la gioia anche della cinquantina di spettatori, fra cui dirigenti, parenti e fidanzate di giocatori e allenatori. Oggi pomeriggio si gioca Gara 2.

7:07 - In Lombardia calano i contagi, altri 16 decessi

È in calo il numero dei nuovi positivi al coronavirus in Lombardia, con 95 casi (di cui 32 a seguito di test sierologici e 21 'debolmente positivi') nelle ultime 24 ore (venerdì erano 115) per un totale di 94.298. I tamponi effettuati sono stati 10.160. In aumento, invece, i morti che sono 16 (16.691 in totale), mentre venerdì erano 4. L’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, ha affermato: "I dati riportano buone notizie per quanto riguarda il calo dei ricoveri (-10), con un positivo (-5) relativamente alle terapie intensive. Buone notizie anche per ciò che attiene la voce guariti e/o dimessi (+330 in totale), a conferma di come la battaglia contro il virus stia producendo i risultati sperati".

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