Gli agenti della digos di Bergamo stanno esaminando inoltre le minacce su Facebook oggetto di un esposto presentato dal presidente degli industriali di Bergamo Stefano Scaglia
"Questo è per te o qualcuno della tua famiglia. Qui non si scherza. Una bara in più non si nega a nessuno". Questo il tenore del messaggio minatorio, con la firma dei Nuclei proletari lombardi, inviato nei giorni scorsi al presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti. Lo riporta l'Eco di Bergamo. Simile, e con la stessa firma, il testo diretto al presidente degli industriali di Bergamo Stefano Scaglia, recapitato alla sede del quotidiano bergamasco: "Una bara in più non si nega a nessuno. Mai. O lui o un suo familiare. Sempre. Solo questo potrà ridare dignità a chi è morto sul lavoro. Dove non arriva il Covid arriviamo noi".
Gli agenti della digos di Bergamo (l'inchiesta è affidata al pm di Brescia Caty Bressanelli) stanno esaminando inoltre le minacce apparse su Facebook, su cui lo stesso Scaglia aveva presentato un esposto nelle scorse settimane.