Coronavirus Cremona, Mattia all'esame di maturità dopo il coma

Lombardia

Il 18enne era stato ricoverato in terapia intensiva e alla commissione ha voluto raccontare la sua esperienza. "Potrebbe sembrare strano, ma oggi riesco a vedere i risvolti positivi della malattia”, le sue parole

Ha sostenuto quest’oggi l’esame di maturità Mattia Guarnieri, il 18enne dimesso lo scorso 16 aprile dall’ospedale di Cremona dopo essere stato ricoverato per oltre due settimane in terapia intensiva per il Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA). Davanti alla commissione, Mattia ha portato un elaborato di elettrotecnica sul motore asincrono e Giuseppe Ungaretti, "un poeta in cui mi identifico - ha detto - perché ha saputo reagire alle disavventure e alle disgrazie della vita senza mai perdere la speranza". Poi, ha voluto ripercorrere quanto gli è accaduto. "Potrebbe sembrare strano, ma oggi riesco a vedere i risvolti positivi della malattia”, ha spiegato ai professori.

“Dagli infermieri un affetto enorme”

“Quello che ho vissuto - ha proseguito - ha rafforzato i miei valori e mi ha aiutato a riscoprire il significato di cose che avevo sempre dato per scontate. Senza poter essere fisicamente vicino ai miei familiari, in ospedale mi sono affidato agli infermieri, che mi hanno restituito un affetto enorme”.

Ad attenderlo fuori dai cancelli c’erano mamma Ombretta, i nonni, alcuni amici e il dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale Fabio Molinari, che aveva fatto sentire la sua vicinanza durante tutto il periodo in ospedale. 

Il ricovero e la guarigione

“Stai tranquilla, non ti lascio sola”. Con questo messaggio Mattia aveva voluto rassicurare la madre poco prima di essere intubato e portato in terapia intensiva lo scorso marzo. Dopo oltre due settimane, il giovane è stato estubato e trasferito nel reparto di pneumologia. Poi, le dimissioni il 16 aprile. ”Quando mi sono svegliato in terapia intensiva e mi sono reso conto, ho pensato che avevo superato una bella lotta ma che dovevo lottare ancora un po’”, aveva detto lasciando l’ospedale. “Ho avuto paura, all’inizio lo avevo sottovalutato e non pensavo arrivasse a questo livello”, aveva confessato. ”Mattia è nato una seconda volta”, le parole, piene di gioia, della madre.

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