Coronavirus Lombardia, dopo 105 giorni zero decessi a Brescia

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Il 29 febbraio a Cigole, in provincia, era stato dichiarato il primo decesso per Covid-19. In tutta la provincia bresciana i morti sono 2.714. Il governatore Fontana sui social: "Sono sotto scorta da qualche settimana a causa dell'odio politico che ha attaccato la Regione Lombardia. Qualcosa nel Paese rischia di naufragare: la ragione".

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Per la prima volta, dopo 105 giorni, non si registrano morti per Covid-19 a Brescia. Era il 29 febbraio quando a Cigole, in provincia, era stato dichiarato il primo decesso per Coronavirus.

"Le istituzioni? Nessuno mi ha mai chiamato. In tutta onestà, è una cosa che mi ha lasciato molto perplesso". Intervistato dal Corriere della Sera, Claudio Cancelli, sindaco di Nembro, ha ripercorso quanto accaduto negli ultimi mesi, a partire dalla mancata istituzione di una zona rossa e dalla vicenda dell'ospedale di Alzano Lombardo.

Così, invece, il governatore Attilio Fontana sui social: "Sono sotto scorta da qualche settimana a causa dell'odio politico che ha attaccato la Regione Lombardia. Riscontro un clima irrazionale, pericoloso per la nostra democrazia, qualcosa nel Paese rischia di naufragare: la ragione". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

18:48 - L'assessore Gallera: "Aumento dovuto a test sierologici e debolmente positivi"

Ci sono molti tamponi debolmente positivi e molti positivi riscontrati in seguito ai test sierologici tra i 244 nuovi casi positivi rilevati oggi in Lombardia: è quanto ha precisato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Per Gallera, tra i nuovi positivi "è importante evidenziare che 77 sono riferiti a controlli a seguito di screening sierologici regionali, 12 a ospiti delle RSA e 8 ad operatori sanitari. Degli altri 147 casi positivi correlati a tamponi eseguiti su segnalazione delle ATS e dei medici di base, la maggior parte evidenzia un esito debolmente positivo". Si tratta di "una situazione che secondo gli esperti, in base a quanto riferito dalle strutture delle ATS e dell'unità di prevenzione di Regione Lombardia, può essere determinata dalla presenza pregressa del virus nell'organismo e non a nuove insorgenze. Il coordinamento della rete ospedaliera evidenza un aumento del numero dei guariti e dei dimessi dagli ospedali", ha concluso.

18:41 - In Lombardia rapporto tra positivi e tamponi sale al 2.6%

E' in crescita in Lombardia il rapporto tra tamponi effettuati e positivi: oggi il dato è salito al 2.6%, ieri era al 2.2%, l'altro ieri all'1.8%. Su 9.336 tamponi effettuati, ci sono 244 nuovi casi per un totale complessivo di 91.658 positivi in regione. I nuovi decessi sono 23, per un totale complessivo di 16.428 morti. Calano sia i ricoveri in terapia intensiva, (94, -2) che negli altri reparti (2.116, -136).

16:17 - Fontana: "Procedure da migliorare, ma Lombardia già ripartita"

"Siamo nella fase dell'analisi e della valutazione, sicuramente lo stress dell'emergenza ha evidenziato capacità e procedure da migliorare, con questa strategia la Lombardia è già ripartita": il presidente della Lombardia Attilio Fontana parla in questi termini dell' l'operato della Regione nell'affrontare l'epidemia di Coronavirus con un post su Facebook. "Spesso ripenso alle giornate in cui è esplosa la pandemia, in cui gli ospedali - ricorda - erano al collasso, in cui arrivavano richieste di aiuto da tutto il territorio, in cui ho scelto di trascorrere l'isolamento in Ufficio e non a casa per essere sempre operativo e al servizio della mia Regione". "Abbiamo commesso degli errori di comunicazione? Forse, probabilmente, ma - conclude il governatore - sfido chiunque a vivere in trincea, sotto il fuoco nemico, ed essere esente da qualunque giudizio".

13:20 - Milano, domani riapre l'Area C

Con il progressivo ritorno ai valori normali del traffico per la ripresa di tutte le attività, da domani, lunedì 15 giugno, sarà riattivata Area C, la ztl a pagamento che comprende l'area all'interno della Cerchia dei Bastioni, sospesa a marzo per l'emergenza Coronavirus.

In questi giorni l'Amministrazione ha provveduto a collocare dei cartelli di avviso per gli automobilisti presso i varchi di accesso alla ztl. Inoltre, già da giovedì 11 giugno è stato riaperto al pubblico l'Infopoint della stazione metropolitana Duomo dedicato ad Area B e Area C. Per accedervi agevolmente e nel rispetto delle necessarie misure di distanziamento, è necessario tramite l’app di Atm oppure tramite il “Totem touch” installato nello stesso Infopoint, dove è possibile richiedere il supporto di un assistente alla clientela.

12:33 - Protesta per divieto bici su treno, rider denunciato a Milano 

Le disposizioni con cui si vieta di salire sui convogli di Trenord con la bicicletta stanno sollevando le proteste da parte di quei rider che dopo aver lavorato a Milano per tutto il giorno devono prendere il treno per tornare a casa. Proteste che, è stato riferito, hanno già visto l''intervento nella polizia nelle stazioni di Lambrate, Porta Genova e ieri sera, l'ultimo caso, alla stazione di Greco Pirelli che ha coinvolto un giovane originario della Nigeria poi fermato e ora indagato a piede libero. Il caso denunciato su Facebook da Deliverance Milano, l'associazione che tutela i fattorini su due ruote, riguarda, si legge sul post "un rider pendolare (con permesso di soggiorno e che paga regolarmente l'abbonamento) che ha partecipato alle proteste, perché voleva salire sull'ultimo treno con la bicicletta per tornare a casa invece di essere costretto ad abbandonarla in stazione o a dormire su una panchina. Tutto questo è semplicemente assurdo - prosegue il post - . Vogliamo i vagoni per le biciclette su tutti i treni e dignità per tutti i rider! Non può essere a discrezione di un capostazione la decisione di lasciarci salire o no sul treno, vogliamo poter lavorare! Durante il lockdown - prosegue l'associazione - farci lavorare senza protezioni vi stava bene e questa è la vostra ricompensa? La mobilità è un diritto, la risposta di Trenord e di Regione Lombardia non può essere la repressione poliziesca. Vogliamo risposte, ora!". Secondo la ricostruzione della polizia ieri sera il nigeriano 28 anni, avrebbe cercato di incitare altri rider e le persone presenti in stazione a prendere parte alla proteste. Non avendo avuto seguito, è la versione degli investigatori, se la sarebbe presa con gli agenti che poi lo hanno fermato e denunciato a piede libero per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e possesso illegale di droga in quanto i poliziotti gli hanno trovato addosso 43 grammi di hashish.

10:29 - Fontana: “Clima irrazionale pericoloso per democrazia”

"Sono sotto scorta da qualche settimana a causa dell'odio politico che ha attaccato la Regione Lombardia, quello sciacallaggio che ha cercato di infangare la mia Giunta proprio nel momento in cui il fronte della pandemia richiedeva più attenzione". Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Riscontro un clima irrazionale - aggiunge -, pericoloso per la nostra democrazia, qualcosa nel Paese rischia di naufragare: la ragione”.

10:05 - Sindaco Nembro: “Le istituzioni? Nessuno mi ha chiamato”

”Ci è arrivata addosso subito, come una condanna definitiva. Alla fine di ogni giornata Roberta, responsabile dell'anagrafe, e Monica dei servizi cimiteriali, mi trasmettevano l'elenco delle persone appena scomparse. Non riuscivo a crederci. Mi chiedevo perché stava succedendo questo, a noi". È il drammatico racconto al Corriere della Sera, del sindaco di Nembro, Claudio Cancelli, sui giorni drammatici dell'emergenza sanitaria provocata dalla pandemia. "La vicenda dell'ospedale di Alzano Lombardo - spiega tra le possibili risposte ai numerosi decessi -, prima chiuso poi riaperto di imperio, e la gestione inizialmente non adeguata che in quel luogo è stata fatta dei primi casi di Covid-19, ha generato il contagio. Prima viene questo, poi il resto". Alla domanda se è mai stato chiamato da qualche rappresentante delle istituzioni, risponde: "Mai. In tutta onestà, è una cosa che mi ha lasciato molto perplesso. Sul tema della zona rossa ad esempio nessuno mi ha mai detto o chiesto nulla. Non lo ha fatto la Regione, e neppure la Prefettura, dalle quali mi sarei aspettato un ruolo di coordinamento rispetto a questa piaga biblica".

8:11 - Dopo 105 giorni, zero decessi a Brescia

Per la prima volta, dopo 105 giorni, non si registrano morti per Covid-19 a Brescia. Ats Brescia e Ats della Montagna non hanno dichiarato decessi ed è la prima volta dal 29 febbraio quando a Cigole, in provincia, venne dichiarato il primo decesso per Coronavirus. In tutta la provincia bresciana i morti di Covid sono 2.714. 

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