"Con la delibera di oggi riprendiamo la riapertura delle Rsa con delle regole molto rigide", ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera parlando del provvedimento che sarà approvato oggi in Giunta
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"Con la delibera di oggi riprendiamo la riapertura delle Rsa con delle regole molto rigide: nessun positivo verrà collocato all'interno di una Rsa e verrà invece messo in una struttura sanitaria". Lo ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, parlando del provvedimento che sarà approvato oggi in Giunta che prevede la ripresa dei ricoveri sospesi durante l'emergenza Covid.
Intanto al Niguarda è stata registrata una serie di contagi da Coronavirus, prima fra specializzandi e poi anche medici, infermieri e altro personale, motivo per cui oggi e domani, spostati tutti i pazienti, sarà sanificato il reparto di Oncoematologia dell'ospedale. Riporta la notizia Il Corriere della Sera.
Così Attilio Fontana al Corriere della Sera commentando la gestione dell'emergenza: "Noi, ma credo quasi tutti, siamo stati colti di sorpresa da un'emergenza bestiale, di errori ne abbiamo commessi fin che ne vuole. Però a marzo prendere decisioni era durissima". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
18:02 - In Lombardia meno di 100 pazienti in terapia intensiva
Sono 192 i nuovi positivi al Coronavirus registrati in Lombardia su 9.848 tamponi effettuati (l'1,9%). A oggi il numero complessivo di contagiati in regione è quindi di 90.581. Sono invece 15 i nuovi decessi, il totale sale a 16.317. Con 11 posti letto in meno occupati rispetto a ieri sono scesi a 96 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Lombardia.
18:00 - Lombardia, visite in Rsa solo se autorizzate
Le visite agli ospiti della Rsa sono consentite solo in situazioni di particolare necessità e devono essere concordate e autorizzate dal gestore. E' quanto prevede la nuova delibera sulla riapertura delle Rsa ed Rsd approvata oggi dalla Giunta regionale della Lombardia, come spiega una nota della Regione. Il provvedimento contiene anche la disciplina per la riapertura delle attività di neuropsichiatria infantile e di sostegno alle dipendenze a seguito dell'emergenza Covid. "Le strutture residenziali e semiresidenziali possono riaprire in totale sicurezza: sono previsti test sierologici e tamponi per i nuovi accessi, la presa in carico in appositi centri Covid dei positivi, percorsi di screening e di formazione continua per gli operatori", spiega in una nota l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, ricordando che "nelle scorse settimane, le Ats della Lombardia hanno disposto l'esecuzione di tamponi a tappeto per ospiti e operatori in servizio, con l'isolamento o il ricovero all'occorrenza dei casi positivi". La delibera disciplina anche percorsi di formazione specifica per gli operatori, screening e controlli accurati delle loro condizioni di salute con il divieto di accesso alla struttura in caso di sintomatologia riferibile al Covid. Lo stesso vale per i fornitori di servizi o di prestazioni.
17:38 - Tasse regionali sospese fino al 30 settembre
Sospensione del bollo auto fino al 30 settembre 2020 e proroga del pagamento delle tasse senza applicazione di sanzioni e interessi al 31 ottobre 2020. È quanto stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta del presidente Attilio Fontana e dell'assessore regionale al Bilancio Davide Caparini. Il provvedimento delle tasse regionali, spiega l'assessore Caparini, "riguarda gli adempimenti tributari e i termini dei versamenti della tassa auto, anche in domiciliazione bancaria, che scadono nel periodo compreso tra l'8 marzo e il 30 settembre 2020 per chi ha il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa in Lombardia". "Non è previsto - ha specificato - il rimborso di quanto eventualmente già versato". "La delibera approvata in Giunta - ha concluso Caparini - inoltre sospende il pagamento dei tributi fino al 30 settembre. Mettendo al riparo dalla decadenza della eventuale rateizzazione degli importi dovuti".
17:26 - A Milano supporto psicologico per i più piccoli
Un supporto psicologico ai piccoli pazienti che nel corso dell'emergenza sono stati ricoverati per Covid-19 e alle loro famiglie, per aiutarli ad affrontare il disturbo post-traumatico da stress: lo offre, a Milano, il team del progetto TIMMI "Team per l'identificazione del maltrattamento a Milano", un'iniziativa avviata da Terre des Hommes in collaborazione con l'Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano. "Il Covid-19 è risultata essere un'esperienza psicologicamente pesante per tutti noi, e a maggiore ragione - dice Lucia Romeo, pediatra dell'Ospedale Buzzi e responsabile del progetto TIMMI - per quelle famiglie che hanno avuto un bambino ricoverato in ospedale o per i bambini rimasti soli a casa perché i genitori erano ricoverati o ascoltavano notizie riguardanti parenti e amici malati o morti". "Era necessario offrire loro un accompagnamento professionale in questa Fase 2 per superare il disturbo post traumatico da stress. Grazie, infatti, all'equipe multidisciplinare del TIMMI composta da pediatri, psicologi e psicoterapeuti, e all'aiuto della telemedicina, i bambini e i genitori vengono monitorati e supportati a distanza al fine di intercettare e gestire la presenza di eventuali comportamenti problematici, vissuti d'ansia, disturbi del sonno, irritabilità, o manifestazioni di paura".
17:11 - Trenord, per ora confermato divieto di portare le bici sui convogli
"Vogliamo riportare le bici a bordo dei nostri treni, ma nel rispetto delle regole e delle norme di sicurezza": Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord è partito da questo nel confermare che per ora "rimane confermata" la decisione presa dall'azienda all'inizio della fase 3 di vietare l'accesso ai convogli con la due ruote. Su questo Trenord ha aperto la discussione con i rider ma per ora non ci sono cambiamenti ha spiegato l'ad a Effetto giorno su Radio24 . "Numerosi filmati nelle stazioni, e a bordo dei nostri treni - ha sottolineato - documentano la presenza di centinaia di riders saliti sullo stesso convoglio. Ora è aperto un dialogo costruttivo con le associazioni di categoria e i rappresentanti dei lavoratori al fine di trovare soluzioni condivise che consentano a tutti i passeggeri, chi lavora come i riders e chi si muove per tempo libero come i cicloamatori, di viaggiare in sicurezza". "Una prima soluzione che abbiamo prospettato - ha spiegato - è quella di avere dei depositi nelle stazioni, di RFI e Ferrovienord, dove lasciare le biciclette. Altra soluzione è quella di indicare orari e treni su cui trasportare bici fino ad arrivare a un sistema di prenotazione tramite l'App di Trenord. Con questa possibile soluzione e la progressiva evoluzione della nostra flotta avremo treni maggiormente attrezzati per il trasporto bici che con la prenotazione del posto consentiranno di sapere quante persone hanno intenzione di viaggiare su quel treno con la bici e se sono in condizione di poterlo utilizzare".
16:53 - Dda Milano: 'ndrangheta sfrutta business rifiuti
Esiste "un interesse della criminalità organizzata e in particolare della 'ndrangheta a sfruttare le occasioni offerte dalla pandemia" del Coronavirus per infiltrarsi anche nel traffico "transfrontaliero" dei rifiuti. Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Milano Alessandra Dolci, in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali. "La gestione transfrontaliera dei rifiuti - ha chiarito il capo della Dda milanese - è oggetto di indagini attualmente in corso su organizzazioni criminali di stampa mafioso, ma coperte da segreto istruttorio". L'emergenza Covid, secondo Dolci, inoltre, "non giustifica" le ordinanze della Regione Lombardia sullo smaltimento dei rifiuti approvate durante l'emergenza. L'ordinanza del primo aprile, ha detto il procuratore aggiunto, "prevede una deroga per lo stoccaggio di un quantitativo di rifiuti superiore al 20% rispetto a quanto indicato nell'autorizzazione. Basta presentare un'autodichiarazione alla città metropolitana. L'aumento della capacità ricettizia del 20% di ciascun deposito non è tuttavia accompagnato da aumento della fideiussione. L'emergenza Coronavirus - ha detto ancora Dolci - non giustifica questo aumento di capacità ricettizia dei siti". Non è il momento, ha ribadito il magistrato, "per una simile disciplina in deroga al regime ordinario".
16:35 - Pavia, resta divieto alcolici di notte all'aperto
E' stata prorogata sino al prossimo 31 luglio l'ordinanza del Comune di Pavia che vieta il consumo di alcolici nelle aree pubbliche della città, compresi parchi, giardinI e ville aperte al pubblico. Il divieto, in vigore dalle 24 alle 7, è entrato in vigore due settimane fa: un provvedimento fortemente voluto dal sindaco Mario Fabrizio Fracassi per frenare i fenomeni della "malamovida" e far rispettare le norme anti-coronavirus. Confermato anche il "divieto di vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione per l'asporto negli esercizi commerciali (come supermercati e minimarket), nelle attività artigianali da asporto nonché tramite distributori automatici, dalle 21 alle 7; il divieto di vendita da asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione da parte dei pubblici esercizi (come bar e ristoranti), dalle 24 alle 7; l'obbligo di chiusura, entro le 2, dei pubblici esercizi; il consenso, nel rispetto delle norme di sicurezza attualmente vigenti, alla consumazione di bevande solo all'interno di pubblici esercizi in sede fissa e, all'esterno di essi, nelle aree di concessione esclusivamente con servizio al tavolo". "Le decisioni prese hanno ridotto il fenomeno della malamovida in molte aree della città - sottolinea il sindaco -. Ora vigileremo, con il contributo della Prefettura e di tutte le Forze dell'Ordine, affinché le norme vengano rispettate in ogni angolo di Pavia. Una grossa mano potrà venire anche dagli esercenti, che lunedì 8 giugno hanno partecipato a una riunione in Comune, prendendo in esame l'ipotesi di impiegare degli steward per favorire il rispetto delle disposizioni sanitarie e di ordine pubblico. Anche i giovani devono dare una mano, con scelte di responsabilità. Invito inoltre i cittadini a segnalare le violazioni. Chi non rispetterà le regole verrà punito. Per quanto riguarda gli esercenti, si potrà arrivare anche alla sospensione dell'attività".
16:17 - Ospedale Fiera, Gallera: "Su oltre 20 milioni spesi 17,257"
Degli oltre 20 milioni di euro donati attraverso una raccolta fondi per la realizzazione dell'ospedale Covid in Fiera Milano, al momento ne sono stati spesi 17,257. A riferirlo, rispondendo ad un'interrogazione in Aula, è stato l'assessore al Welfare Giulio Gallera, chiarendo che "in attesa della rendicontazione definitiva sulle spese, possibile solo dopo che sarà stato ultimato il controllo di tutte le fatture, Fondazione FieraMilano è in grado di fornire un primo riepilogo relativo e una stima delle seguenti voci per l'intera struttura sanitaria". In particolare: "7,910 milioni di euro per opere civili, 4,540 per impianti elettrici, 3,183 per impianti termomeccanici e anti incendio, 1,230 per gas medicali e 393.342 mila euro per progettazione preliminare e assistenza direzione lavori. Per un totale di 17,257 milioni di euro".
14:54 - Gallera: "Rafforzare medicina territorio"
In Regione Lombardia si lavora ad un "rafforzamento" della medicina territoriale: "ci sarà un piano importante di rafforzamento che oggi è possibile grazie al fatto che ci sono risorse nuove" e "un'attenzione diversa da parte del governo" perché nell'ultimo decreto ci sono "molte risorse". A dirlo è l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, parlando a margine dei lavori del consiglio. Alla riforma del sistema sociosanitario della Lombardia del 2015 "facciamo delle evoluzioni: oggi intanto abbiamo un tagliando" perché "sono indubbiamente passati 5 anni, la legge è del 2015", ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva se quella legge dovesse essere cambiata. "Il tavolo che abbiamo creato e che vede protagonista la medicina del territorio, gli ordini dei medici e degli infermieri, sta lavorando sul piano territoriale: io penso che possa essere il luogo giusto per incubare un elemento di evoluzione anche della legge 23/2015", ha concluso.
13:50 - A Casalpusterlengo proteste per ospedale Covid 'vuoto'
Finita la fase acuta dell'emergenza Coronavirus a Casalpusterlengo, cittadina del Lodigiano al centro della zona rossa, ora arriva la preoccupazione per l'ospedale dove, smantellando alcuni reparti, è stato allestito uno spazio con 40 posti letto per i malati post Covid (quelli dimessi dall'ospedale ma ancora non negativi) finora occupato al massimo da 7 pazienti. "Adesso sono cinque. E' un esempio di follia", ha commentato Gianfranco Concordati, consigliere comunale Pd ed ex sindaco. "In un giorno hanno sgomberato tutto. Hanno ridotto i posti letto di oncologia da 30 a 20 in una provincia con una percentuale alta di malati, tolto il day hospital, la geriatria". "Una struttura Covid come quella si poteva fare in un altro posto - ha aggiunto -. A Milano hanno anche usato un albergo. Non c'era bisogno di smantellare l'ospedale". La preoccupazione non è solo del consigliere dem. La pagina facebook 'Quale futuro per il polo oncologico di Casalpusterlengo?' ha già oltre mille iscritti. "Ci batteremo fino alla fine per la riapertura di tutti i reparti, compresi di letti, strutture ospedaliere,il tutto sanificato a dovere" è uno dei commenti sulla pagina che considera insufficiente la promessa del sindaco Elia Delmiglio di ricostruire la commissione speciale per lo studio e il monitoraggio della gestione del servizio ospedaliero.
13:44 - L'assessore Gallera: "Riapriamo le Rsa, nessun positivo potrà entrare"
"Con la delibera di oggi riprendiamo la riapertura delle Rsa con delle regole molto rigide: nessun positivo verrà collocato all'interno di una Rsa e verrà invece messo in una struttura sanitaria". Lo ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, parlando del provvedimento che sarà approvato oggi in Giunta che prevede la ripresa dei ricoveri sospesi durante l'emergenza Covid. Parlando con i giornalisti a margine dei lavori del Consiglio regionale Gallera ha spiegato che nella nuova delibera "ci sono della regole molto precise, qualunque anziano vorrà entrare in una Rsa gli verrà fatto a domicilio sia il test sierologico che il tampone". Inoltre "ci sono poi alcune regole che ha previsto l'Iss come il Covid manager, la formazione del personale e l'attenzione alle protezioni necessarie, che noi scriviamo proprio perché siano luoghi in cui vengano preservate d'ora in poi le condizioni". A chi gli ha chiesto se si tratta di un passo indietro rispetto alla delibera dell'8 marzo che dava la possibilità di collocare i Covid positivi non gravi nelle residenze assistite, l'assessore ha risposto: "No. La delibera dell'8 marzo aveva un approccio diverso, è stata fondamentale e ci ha consentito di arginare la diffusione del virus, di dare delle risposte e di liberare posti letto negli ospedali. Quindi - ha concluso - quella è stata assolutamente una mossa corretta".
13:32 - Ospedale in Fiera, Gallera: "Soldi a Regione per Dpi e attrezzature"
Tra i donatori degli oltre 20 milioni di euro per la realizzazione dell'ospedale Covid in Fiera Milano c'è anche la Fondazione Luigi Berlusconi, che come riferito in Aula dall'assessore Giulio Gallera, ha donato 10 milioni di euro "direttamente a Regione Lombardia". "La Fondazione Fiera Milano ha provveduto autonomamente, mediante raccolta fondi propri, alla realizzazione della struttura temporanea - ha detto l'assessore in Aula -, le donazioni pervenute direttamente a Regione Lombardia, destinate a tale struttura, tra le quali quella della Fondazione Luigi Berlusconi per 10 milioni, verranno utilizzate, previa autorizzazione dei donatori, per acquisto di Dpi (beni consumabili) e attrezzature mediche e bio-medicali (beni durevoli) destinate alle strutture sanitarie, compreso l'ospedale temporaneo presso Fiera Milano". In generale, "i fondi raccolti in eccedenza saranno destinati secondo le finalità previste del Fondo ad altre iniziative di utilità sociale a sostegno del sistema sanitario e della salute delle persone", ha concluso.
13:19 - Fase 3, hotel sul Lago Maggiore offre test Covid prima del check-in
Un albergo a Laveno Mombello, sulla sponda varesina del lago Maggiore, riaprirà con un nuovo servizio: agli ospiti che non hanno il certificato di negatività dal Coronavirus verrà fatto l'esame rapido prima di effettuare il check-in. L'hotel, che un tempo ospitava l'antica fabbrica di ceramiche, diventa quindi il primo 'Covid Safe Hotel' della Lombardia, sottolineano i responsabili. Oltre a igienizzazione e sanificazione degli ambienti, infatti, verranno effettuati test rapidi per fare tutto il possibile per evitare contagi da Coronavirus. I controlli saranno fatti al personale con cadenza settimanale e a tutti quegli ospiti che non saranno in grado di fornire un certificato di negatività al momento del check-in.
12:47 - Gallera: "Ospedale in Fiera si attiverà con allerta 2"
"Entro il 17 giugno presenteremo a Roma un piano di sviluppo dei posti letto di intensiva e sub intensiva secondo il decreto ministeriale del 19 maggio che ci impone di implementate i posti da 861 a 1466, più 704 di sub intensiva di cui almeno la metà trasformabili subito in terapia intensiva". Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, rispondendo a un'interrogazione del Pd in Consiglio regionale, spiegando che "nello sviluppo nel processo di incremento dei posti delle terapie intensive i due ospedali in fiera, quello di Milano e quello di Bergamo hanno un ruolo specifico".
Il piano, che sarà approvato dalla Giunta lombarda all'inizio della prossima settimana, prevede che "in caso di passaggio dal livello di allerta 1 al livello immediatamente superiore (livello 2) vengano attivate le due strutture temporaneamente realizzate presso gli Enti Fiera". Inoltre "per rendere efficacemente operativo l'attivazione di tali strutture, vengono preventivamente individuate (sempre in caso di passaggio dal livello 1 al livello 2) le strutture che devono gradualmente e progressivamente ridurre le loro attività (iniziando dalle strutture spoke) per mettere a disposizione personale per l'attivazione dei moduli temporanei di terapia e di sub intensiva, e poi, in caso di ulteriore necessità, anche dei moduli di ampliamento realizzati negli hub".
12:41 - Protesta infermieri davanti Niguarda
"Ieri eroi, oggi fantasmi". Non ci stanno gli infermieri del sindacato Nursing Up che in mattinata hanno tenuto un flash mob davanti all'ospedale Niguarda di Milano per chiedere una migliore retribuzione e migliori condizioni di lavoro. "Abbiamo lavorato come dannati, con mezzi scarsi, anche di protezione e scarsi sono stati anche i ringraziamenti", spiega una di loro. "Non chiamateci eroi, stipendiateci il giusto" è stato i leitmotiv della protesta degli infermieri che portavano tutti la mascherina di protezione e rispettavano la distanza di sicurezza. "Ora rispetto e riconoscimento", era scritto su uno striscione Chiedono il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre un anno, più risorse per la Sanità per permettere le assunzioni necessarie a compensare i tagli degli anni passati, una contrattazione separata e l'adeguamento degli stipendi ai livelli europei.
12:31 - Movida come lo stadio, a Pavia si pensa agli steward
Movida come lo stadio: per evitare assembramenti alla sera a Pavia si ipotizza l'uso degli steward, della vigilanza privata. Ieri il sindaco, Fabrizio Fracassi, ha incontrato i titolari dei locali in vista della nuova ordinanza che dovrà firmare oggi perché è in scadenza quella che prevede fra l'altro il divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 21. Lo riporta La Provincia Pavese.
11:57 - Giulio Gallera: "Risposta a chi aveva bisogno di intensiva"
I pazienti che "in base alle condizioni cliniche" avevano bisogno di essere ricoverati in terapia intensiva "hanno trovato una risposta adeguata, grazie alla piena collaborazione di tutte le unità della Regione, sia pubbliche sia private". Questo è quanto ha assicurato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, rispondendo in Consiglio regionale a una interrogazione della Movimento 5 Stelle sulle procedure di selezione dei pazienti da trasferire in terapia intensiva effettuate negli ospedali durante l'emergenza Covid. Durante il question time Gallera ha sottolineato la "capacità" e la "forza" della sanità lombarda di passare "da 900 a 1800" posti letti di terapia intensiva". Inoltre 120 pazienti critici sono stati trasferiti in fuori dalla Lombardia, 78 in ospedali di altre regioni e 42 in Germania.
11:42 - Giuseppe Sala: "A Milano 14 milioni di euro per ripristino tetti"
"Un tema che mi è caro è quello delle scuole e voglio dire che mentre qualcuno sta ancora a pensare al plexiglas si o al plexiglas no, a Milano stiamo andando avanti spediti con un programma che si chiama 'Ripartiamo dai tetti'". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel consueto video sulle sue pagine social parlando del piano di manutenzione dei tetti degli edifici scolastici lanciato dall'amministrazione comunale. "Il nostro pensiero è che le scuole vadano continuamente mantenute e in questo caso di fermo stiamo lavorando con ancora più intensità alla manutenzione straordinaria. Abbiamo investito 14 milioni di euro per ripristinare i tetti di 50 scuole milanesi". Infine Sala ha accennato al tema del rientro in classe a settembre dicendo che "dobbiamo venirne a capo".
11:37 - Un focolaio al Niguarda, sanificata Oncoematologia
Al Niguarda è stato registrata una serie di contagi da Coronavirus prima fra specializzandi e poi anche medici e infermieri e personale, motivo per cui oggi e domani, spostati tutti i pazienti, sarà sanificato il reparto di Oncoematologia dell'ospedale Niguarda. Riporta la notizia Il Corriere della Sera. Dall'ospedale fanno sapere che si tratta di numeri "contenuti" quindi di una "diffusione controllata". Anche perché ad aprile erano già stati fatti test sierologici e tamponi a tutti i sanitari. Una volta rilevati i primi contagi, il tampone è stato fatto a tutto il personale (amministrativo incluso) del reparto, ma anche del day hospidal e dell'ambulatorio, così come a tutti i pazienti e "non sono stati trovati altri casi positivi". La sanificazione, spiegano dal Niguarda "è una attenzione in più per i pazienti e operatori ma l'attività continua".
10:14 - Striscioni in favore di Fontana davanti al Pirellone
Striscioni solidali e di appoggio a Regione Lombardia, al governatore Attilio Fontana e all'assessore al Welfare Giulio Gallera, sono comparsi davanti a palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale, a Milano. "Non diciamo falsità la nostra è la migliore sanità" e "Testa alta schiena dritta, Fontana e Gallera siamo con voi": queste le scritte in stampatello nero sui due cartelloni appesi in via Filzi.
7:11 - Attilio Fontana: "A marzo prendere decisioni era durissima"
"Noi, ma credo quasi tutti, siamo stati colti di sorpresa da un'emergenza bestiale, di errori ne abbiamo commessi fin che ne vuole. Però a marzo prendere decisioni era durissima". Sono le parole del governatore lombardo Attilio Fontana, che in un'intervista a Il Corriere della Sera annuncia che proprio per questo motivo "sto studiando, cercando di vedere in quello che è accaduto le indicazioni per fare meglio in futuro". E sulla vicenda dell'appalto sulla commessa per i camici, che coinvolge anche la moglie e il cognato, Fontana precisa che "sto per nominare un mio gruppo di lavoro che entro la metà di agosto indicherà le cose da fare e quelle da evitare, proprio sulla base di questi mesi. La competenza viene prima di tutto, e la Lombardia, me lo lasci dire, sulle competenze è fortissima". Poi sulla moglie chiosa: "A parte il fatto che mia moglie è socia al 10% e non controlla nulla, vuole sapere la verità? In quei giorni la Regione ha chiesto camici e mascherine da chiunque li avesse. Il punto è questo".
7:09 - Ats Bergamo: "Test in zone più critiche"
"In relazione ai dati diffusi sui test sierologi effettuati dal 23 aprile al 3 giugno nel territorio della provincia di Bergamo, si evidenzia come il dato del 56,9% di positivi è da ricondurre al fatto che sono stati sottoposti al prelievo ematico moltissimi cittadini - nella maggior parte dei casi già in quarantena fiduciaria - di Alzano, Nembro e Albino e, più in generale, della Bassa Valle Seriana, territori che sono stati colpiti dal coronavirus in modo maggiore rispetto ad altre zone della provincia bergamasca e della Lombardia". Lo precisa Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo.