Coronavirus, Sileri a Sky TG24: "Riaperture? Non siamo stati influenzati dalla Lombardia"

Lombardia

“Non siamo stati influenzati dal peso della Lombardia, assolutamente no, siamo stati invece rigorosi nel computo e nella valutazione dei criteri stabiliti all’interno del ministero della Salute per valutare le riaperture in sicurezza con prudenza". Lo ha affermato a Timeline, su Sky TG24 il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, parlando dell'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA). "I dati in cui siamo in possesso mostrano la possibilità della riapertura. Non significa che non continueremo a monitorare, anzi, laddove ci fosse un aumento dei contagi o situazioni che rischiano di diventare fuori controllo si provvederà a fare dei passi indietro”.

"Lombardia non è un problema ma la regione più colpita"

“Si parla tanto – ha proseguito Sileri - del ‘problema Lombardia’, io metto la parola problema tra virgolette, perché non è un problema. È evidente che in questo momento ha più casi delle altre regioni, ma è stata la regione più colpita. È evidente che si trovino ancora positivi, ma si tratta di numeri esigui. Vi è una coda di soggetti positivi: per lo più si tratta di persone che aspettavano il tampone da tempo o hanno fatto il test sierologico, sono risultati positivi e poi sono risultati positivi anche al tampone, si tratta di numeri in discesa". Ben diversa, secondo il viceministro, sarà la situazione "in due tre settimane nel caso in cui, e questo può avvenire ovunque, hai un aumento dei casi positivi e allora la situazione cambia, ma al momento non ci troviamo in questa condizione”.

"App Immuni? Privacy sarà rispettata"

Parlando della App Immuni, Sileri ha dichiarato che "la privacy è rispettata e la salute pubblica è tutelata, quindi penso che molti la scaricheranno e spero quanti più possibile, si inserisce in un sistema di tracciamento dei positivi che però vede un ruolo essenziale del medico competente nella procedura di rintraccio dei soggetti positivi o dei contatti stretti. Si parte con un test che durerà alcuni giorni – ha aggiunto - e quindi dalla prossima settimana o quella immediatamente successiva poi verrà esteso a tutti”. 

"Per riaperture impossibile pensare a certificazione di negatività"

Una certificazione di negatività al virus “non è possibile, se non su base volontaria. Io capisco la preoccupazione del governatore della Sardegna Solinas, se ti aspetti tre milioni di persone a visitare la Sardegna e qualcuno può risultare infetto, il rischio esiste. Bisogna anche andare incontro alle paure e alle difficoltà a cui può andare incontro una regione che improvvisamente può avere un servizio sanitario regionale che viene sovraccaricato, però bisogna affidarsi ai dati centrali: questi dati danno il nulla osta alla circolazione. Se poi con il monitoraggio assiduo che facciamo dovesse verificarsi una criticità, saremo in grado di fermare la mobilità laddove necessario in anticipo rispetto alla ripartenza di un’epidemia più ampia”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24 il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.

IMPOSSIBILE DIRE OGGI SE IL VIRUS SI SIA ATTENUATO, NON ABBASSARE LA GUARDIA

“Qualcosa è cambiato e credo che la cosa più importante per far sì che questo accadesse sono le misure che abbiamo adottato: mascherina, distanza e lavaggio delle mani. Norme che sono state introdotte, accettate e adottate dalla stragrande maggioranza degli italiani. Questo è il primo fattore. Io sono un ottimista inguaribile e voglio sperare che davvero il virus si sia attenuato, ma devono dirlo i virologi dopo aver analizzato il virus, lo scopriremo. L’evidenza clinica è che in ospedale arrivano meno pazienti e quelli che arrivano sono meno gravi. Continuiamo su questa strada, con distanza, mascherina e lavaggio delle mani, non abbassiamo la guardia. Se poi il virus si fosse attenuato sarebbe una vittoria, purtroppo dopo tanti morti, che anticipa il ritorno alla normalità, però questo non possiamo dirlo oggi. È bello sapere che gli ospedali sono meno pieni, questo sì”. Così a Timeline, su Sky TG24 il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.

MINACCE/ STATO CI PROTEGGE, SPERO CHE QUESTO ALLARME POSSA RIENTRARE PRESTO

Lo Stato ci protegge, anzi ringrazio la Questura e le forze dell’ordine, ho il dispiacere che delle degli agenti debbano spendere il loro tempo per stare dietro a me quando potrebbero essere utilizzati per altro. Spero che questo passi in fretta, vediamo se nelle prossime settimane questo allarme possa tornare indietro. Purtroppo non è capitato solo a me, anche al ministro Azzolina e al governatore Fontana, è un momento un po’ di tensione, ma spero che con la riapertura e i soldi che arriveranno per aiutare gli italiani tutto questo passerà in fretta. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24 il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri parlando delle minacce ricevute, che lo hanno portato a ricevere una scorta.

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