Coronavirus Lombardia, Fontana sotto scorta. Individuati responsabili scritta 'assassino'

Lombardia

"Non ci sentiamo responsabili", ha detto un'esponente dei Carc durante la manifestazione di protesta sotto il palazzo di Regione Lombardia riferendosi alla scorta al governatore lombardo, "la responsabilità è di Fontana per le politiche criminali, lo ribadiamo". E "Fontana rimane un assassino"

Sono stati identificati dagli investigatori gli autori delle scritte 'Fontana assassino' comparse a Milano nei giorni scorsi, già rivendicate dagli antagonisti dei Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo). Ora il dipartimento antiterrorismo della Procura di Milano, guidato da Alberto Nobili, sta attendendo un'informativa e poi valuterà se e per quali reati iscrivere i responsabili nel registro degli indagati.

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo per diffamazione e minacce aggravate; nel corso delle indagini verranno analizzate anche le minacce comparse sui social ai danni del governatore lombardo, messaggi che vengono raccolti dal suo difensore e che confluiranno tutti in una denuncia in Procura. 

La scorta

Proprio a causa del "clima intorno al governatore lombardo" che "si è fatto incandescente" durante l'emergenza sanitaria(TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA), la prefettura di Varese ha deciso di mettere sotto scorta due giorni fa il presidente della Regione Attilio Fontana. Lo riporta il quotidiano La Stampa. Adesso a seguire gli spostamenti del presidente Fontana c'è anche un'auto di scorta con un agente, che configura un provvedimento "di quarto livello".

Un'esponente dei Carc: "Rimane un assassino"

"Non ci sentiamo responsabili" della scorta al governatore Attilio Fontana, "la responsabilità è di Fontana per le politiche criminali, lo ribadiamo". E "Fontana rimane un assassino". Lo dice un'esponente dei Carc che partecipa alla manifestazione di protesta sotto il palazzo di Regione Lombardia. "Oggi - ha aggiunto - ribadiamo una cosa chiara: la giunta Fontana deve essere cacciata e la soluzione è quella di costruire un commissariamento popolare fatto delle tante organizzazione come le brigate di solidarietà e i sindacati di base".

La protesta contro la Regione

Intanto si sono organizzati in un corteo non autorizzato i manifestanti dalle 17.30 in presidio sotto alla sede della Regione Lombardia a Milano. Bloccati su via Melchiorre Gioia si sono mossi verso via Lagosta, via Zara e lungo via Stelvio, sempre vicino alla regione intonando cori contro il governatore Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Giulio Gallera come: 'Fontana attento ancora fischia il vento'. 'Fontana e Gallera per voi non c'è domani stanno arrivando i nuovi partigiani'. Alla protesta partecipano oltre 600 manifestanti, tra sindacati di base e centri sociali. Sul posto Polizia e Carabinieri con caschi e scudi. Le misure di sicurezza per il contenimento al Coronavirus al momento impediscono cortei consentendo solo presidi.

Il governatore: "Per me non cambia nulla, il mio lavoro prosegue" 

Fontana, dopo la conferma che gli è stata assegnata la scorta, ha scritto un post su Facebook in cui precisa di non averne fatto richiesta: "Alcuni quotidiani oggi scrivono che mi è stata assegnata la scorta. Confermo la notizia e sottolineo che non si tratta di una richiesta, ma di una decisione posta in essere dalle autorità competenti. Per me non cambia nulla, il mio lavoro prosegue con la stessa determinazione di sempre. Per il bene dei lombardi e della Lombardia".
Poi ha aggiunto all'ANSA: "Non pensavo di finire sotto scorta, ma per me non cambia nulla, il mio lavoro continua. Ho ricevuto la notizia della scorta tra venerdì e sabato. In famiglia l'hanno presa con un po' di preoccupazione. Nelle ultime settimane - ha constatato - è stato sparso tanto veleno per scopi politici. Presto probabilmente ci sarà una chiacchierata con i magistrati".

La solidarietà del Movimento 5 Stelle

"Esprimiamo solidarietà al Presidente Fontana per le minacce ricevute. La violenza non ha mai risolto nulla mentre invece il dialogo, la condivisione e la tolleranza sono gli elementi su cui basare ogni azione politica", così Marco Fumagalli, capogruppo del M5S Lombardia, sulle minacce ricevute dal governatore Attilio Fontana. 

L'avvocato di Fontana: "Decine di minacce sui social, clima d'odio"

"Stiamo raccogliendo decine e decine di minacce sui social network, sono tantissime e fanno parte di questo clima d'odio". Lo ha spiegato l'avvocato Jacopo Pensa, difensore di Attilio Fontana. Il legale ha chiarito che nei prossimi giorni finirà di completare la raccolta delle minacce on line (dove compaiono post con su scritto anche 'Fontana devi morire' o 'devi fare una brutta fine' e nei quali si contesta la gestione dell'emergenza sanitaria) e poi depositerà una denuncia in Procura a Milano.

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