Coronavirus Lombardia, flash mob sui social per chiedere di commissariare sanità regionale

Lombardia

Nel pomeriggio di oggi sono state postate centinaia di foto di persone che indossano mascherine ‘a lutto’, con un nastro nero disegnato o applicato, e l'hashtag #CommissariateLaSanitàinLombardia e #SalviamoLaLombardia

E’ in corso un flash mob digitale, organizzato sulle piattaforme social dalle associazioni I sentinelli di Milano, Arci Milano, Milano2030, Medicina Democratica e Casa Comune, per chiedere il commissariamento della Sanità di Regione Lombardia per la gestione dell'emergenza coronavirus (LA DIRETTA - LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN LOMBARDIA).  A partire dalle 15 di oggi, sono state postate centinaia di foto di persone che indossano mascherine ‘a lutto’, con un nastrino nero disegnato o applicato, e l'hashtag #CommissariateLaSanitàinLombardia e #SalviamoLaLombardia (nella foto, un'immagine tratta dal profilo Twitter di Milano2030).

Il flash mob

Secondo gli organizzatori sono “migliaia” i post e le foto pubblicati, tanto da non riuscire a rilanciarli tutti. Tra i partecipanti anche un’infermiera, contagiata e poi guarita, che mostra un cartello per chiedere "le dimissioni di Fontana e Gallera", e la scrittrice Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega. "15727 vittime, cronaca di una serie di morti annunciate", si legge in un altro cartello; "per le persone care che ho perso - scrive ancora una ragazza -, per 32 giorni di quarantena senza diagnosi, senza assistenza medica, stando male per gli effetti collaterali dell'idrossiclorochina e per il sierologico che mi sono dovuta pagare per scoprire che non è mai stato Covid". O ancora: "voler conoscere cause e responsabilità di un disastro non è sciacallaggio".

La replica dell'assessore alla Sanità Giulio Gallera

Interrogato in proposito, nel corso di una conferenza stampa all'ospedale Poma di Mantova, l'assessore alla Sanità lombarda Giulio Gallera si è detto "certo che la stragrande maggioranza dei lombardi" non vorrebbe il commissariamento della sanità regionale.  "Il nostro sistema sanitario - ha sottolineato - è da sempre il più apprezzato a livello nazionale e giudicato come modello anche su scala internazionale, come testimoniano le migliaia di persone che ogni anni chiedono e ottengono di venirsi a curare in Lombardia". "Il sistema lombardo - ha aggiunto - è quello che, ancor oggi, in questa emergenza mette per esempio a disposizione di chi ha bisogno sacche di sangue in diverse zone d'Italia. Questo è stato e continuerà a essere il nostro modo di fare. E non saranno certo manifestazioni di piazza a far mutare il nostro comportamento verso chi ha bisogno". "Il commissariamento? Al di là che non è previsto dalla legge per le motivazioni che qualcuno richiede, sono certo che la stragrande maggioranza dei lombardi non lo vorrebbero e che certi modi di fare politica fanno solo male alla collettività. Tutto questo - ha concluso Gallera - al netto delle minacce e delle scritte vergognose apparse sui muri negli ultimi giorni", riferendosi al murales comparso a Milano e diretto al presidente della Regione Attilio Fontana.

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