L’attuale impianto potrebbe essere dunque abbattuto in quanto “le persistenze dello stadio originario del 1925-'26 e dell'ampliamento del 1937-'39 - si legge nel documento della Sovrintendenza - risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi non risalenti a 70 anni fa”
Lo stadio di San Siro (FOTO)"non presenta interesse culturale e come tale è escluso dalle disposizioni di tutela”. Quindi, potrebbe essere abbattuto. È quanto afferma la Sovrintendenza dei Beni culturali, rispondendo alla richiesta da parte del Comune di Milano, presentata il 13 novembre scorso, in merito a un possibile interesse culturale dello stadio, vista la possibilità di una sua demolizione legata al progetto di Milan e Inter di realizzare un nuovo impianto. Infatti, secondo quanto si legge nel documento, "le persistenze dello stadio originario del 1925-'26 e dell'ampliamento del 1937-'39 risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi di adeguamento e ampliamento, realizzati nella seconda metà del Novecento e pertanto non sottoposti alle disposizioni, perché non risalenti ad oltre settanta anni”.
“Architettura soggetta a continua trasformazione”
La Sovrintendenza fa sapere inoltre che "le stratificazioni, gli adeguamenti e ampliamenti fanno dello stadio un'opera connotata dagli interventi del 1953-'55, oltre a quelli del 1989-'90, nonché dalle opere successive al Duemila, ovvero un'architettura soggetta a una continua trasformazione in base alle esigenze legate alla pubblica fruizione e sicurezza e ai diversi adeguamenti normativi propri della destinazione ad arena calcistica e di pubblico spettacolo”.
In ogni caso, il Comune e le due società prevedono una rifunzionalizzazione dell’attuale Meazza, che manterrà una funzione prevalentemente ludico-sportiva. Quanto stabilito dalla Sovrintendenza potrebbe comunque rappresentare un passaggio importante verso la realizzazione del nuovo stadio.