"In regione siamo 10 milioni di persone, è chiaro che da noi i numeri saranno sempre più alti che altrove. Però, se guardiamo il tasso d'infezione scopriamo che da noi è tra i migliori in Italia, anzi, siamo scesi dallo 0,53 allo 0,48", ha detto il governatore
"C'è un clima avvelenato che qualcuno ha voluto creare nel paese. Un clima antilombardo. E chi ha creato questo clima, dovrebbe farsi un esame di coscienza perché poi i risultati sono questi". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che in un'intervista a La Stampa ha commentato la scritta "Fontana assassino" comparsa su un muro a Milano (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - I DATI DEI CONTAGI - DATI IN LOMBARDIA).
Fontana: "Tasso infezione tra i migliori in Italia"
"Io credo - ha aggiunto Fontana - che i numeri si debbano anche interpretare. E più che guardare ai numeri oggettivi credo si debba guardare all'indice di contagio. In Lombardia siamo 10 milioni di persone, è chiaro che da noi i numeri saranno sempre più alti che altrove. Però, se guardiamo il tasso d'infezione scopriamo che da noi è tra i migliori in Italia, anzi, siamo scesi dallo 0,53 allo 0,48. Ed è questo il dato di cui tener conto".
approfondimento
Coronavirus, riaperture e spostamenti da 18 maggio: cosa si potrà fare
Ipotesi di commissariamento della sanità nelle Regioni
Sul commissariamento della sanità nelle Regioni, Fontana ha aggiunto: "Sarebbe un errore clamoroso. La sanità in Lombardia ha funzionato bene e si è dimostrata efficiente". Il presidente ha negato poi che ci siano state divisioni tra i governatori sulle riaperture: "Non è vero che c'è stata una spaccatura. C'era chi voleva l'uniformità delle linee guida per tutte le regioni, come il sottoscritto, e c'era chi voleva che ognuno potesse riaprire come meglio riteneva e non fosse necessario andare insieme. Io ho sostenuto che ci dovesse essere maggiore coordinamento".