Così il direttore della Rianimazione del Policlinico, che gestisce la nuova struttura, dove attualmente sono ricoverati cinque pazienti: “Resterà per le future emergenze”. La replica della Regione: “Non è stata ancora presa alcuna decisione”
“Io penso che noi a breve chiuderemo l'attività della Fiera se le cose vanno avanti così. E a breve intendo entro un paio di settimane”. A dirlo è Antonio Pesenti, direttore della Rianimazione del Policlinico di Milano, che gestisce la nuova struttura realizzata nei padiglioni fieristici del capoluogo lombardo, dove attualmente sono ricoverati cinque pazienti. "Oggi - ha dichiarato in un’intervista a fanpage.it - in tutta la Regione abbiamo ricoverato 10 nuovi pazienti in terapia intensiva. Ne abbiamo dimessi 13, quindi il numero di ricoverati continua a scendere. Io penso che resterà lì a disposizione delle future emergenze”, le sue parole. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA)
Le previsioni iniziali
"Il governo - ha proseguito Pesenti - sta preparando un decreto per cui le Regioni dovranno avere una scorta di posti di terapia intensiva”. Per questo motivo, ”se la Fiera corrisponderà ai requisiti che il governo chiederà, resterà in piedi. Se non corrisponderà verrà chiusa o smantellata. Quello che c'è dentro verrà impiegato in altri ospedali o in altre attività di assistenza”, ha spiegato il primario, che ha paragonato l’ospedale in Fiera alle scialuppe di salvataggio di un traghetto. "Noi avevamo chiesto di avere a disposizione dei letti nel caso l'epidemia avesse continuato a crescere e al 10 di marzo nessuno poteva prevedere dove si sarebbe fermata l’epidemia", ha aggiunto ricordando infine che "c'erano previsioni catastrofiche, fino a 140 mila posti di terapia intensiva occupati in Italia".
Regione: “Ancora nessuna decisione”
A seguito delle dichiarazioni di Pesenti, in merito alla struttura Regione Lombardia ha voluto chiarire che ”ogni decisione relativa alla rete ospedaliera lombarda - si legge in una nota - va inserita nell'ambito di una programmazione che spetta esclusivamente alle scelte strategiche complessive della Direzione generale Welfare della Regione Lombardia. In tal senso - conclude - si evidenzia che sia per l'ospedale della Fiera di Milano, sia per le altre strutture lombarde impegnate prevalentemente al contrasto del Coronavirus, si è ancora in una fase di valutazione generale e non è stata presa alcuna decisione".