Coronavirus Lombardia, Gallera a Sala: “Beppe, sui test potevi chiamarmi”

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"Gli organismi ufficiali - afferma l'assessore al Welfare rispondendo alle dichiarazioni del sindaco di Milano - dicono che i test sierologici sono utili nella ricerca e valutazione epidemiologica della circolazione virale, per stimare la diffusione infezione in una comunità"

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

Tramite un video pubblicato su Facebook, l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha replicato alle dichiarazioni e agli interrogativi lanciati dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Potevi chiamarmi, il mio numero ce l’hai da tanti anni - dice l’assessore rivolgendosi a Sala -. La posizione di Regione Lombardia recepisce le indicazioni della scienza, degli organismi europei, dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, ed è prevista e definita in diverse circolari del ministero stesso, l’ultima delle quali datata 9 maggio. Gli organismi ufficiali dicono che i test sierologici sono utili nella ricerca e valutazione epidemiologica della circolazione virale, per stimare la diffusione infezione in una comunità".

Nel frattempo l'ospedale in fiera a Milano, che al momento ospita cinque pazienti, smetterà l'attività nel giro di un paio di settimane, secondo Antonio Pesenti, direttore del reparto di Rianimazione del Policlinico di Milano, che gestisce la nuova struttura realizzata nei padiglioni fieristici. "Io penso che noi a breve chiuderemo l'attività della Fiera se le cose vanno avanti così e a breve intendo entro un paio di settimane", ha detto in un'intervista a Fanpage.it. Affermazione da cui ha preso le distanze la Regione, che in una nota ha sottolineato come "sia per l'ospedale della Fiera di Milano, sia per le altre strutture lombarde impegnate prevalentemente al contrasto del Coronavirus, si è ancora in una fase di valutazione generale e non è stata presa alcuna decisione" (DIRETTA).

18:01 – F.Sala: “Non possiamo morire né di Covid, né di fame”

"E' nostro interesse dirvi le attività che potranno riaprire nel più breve tempo possibile perché bisogna prepararsi bene. E su questo stiamo facendo pressione sul governo": il vicepresidente della Lombardia Fabrizio Sala lo ha assicurato nel consueto collegamento Facebook spiegando che si attendono "le linee guida". "Stiamo aspettando tutte le regole" perché "è molto importante capire come si riapre. Perché - ha concluso non possiamo morire di Covid, ma neanche morire di fame".

17:44 - In Lombardia 394 contagi e 69 decessi in 24 ore

Sono 394 più di ieri le persone contagiate dal Coronavirus in Lombardia (che in totale sono 83.298) a fronte di 10.919 tamponi processati. I decessi sono stati saliti a 15.185, quindi 69 più di ieri, mentre continua a diminuire il numero dei ricoverati: 307 in terapia intensiva (-15) e 5007 negli altri reparti (-215).
Non crescono i contagi a Milano, a 9 giorni dalla fine del lockdown. I nuovi contagi registrati oggi sono 105 (ieri 136) mentre contando solo la città 63 (ieri 51). Dati bassi a Bergamo, +24 (ieri 133) e a Brescia +94 (ieri 128). Tutti sotto i 30 nuovi contagiati le altre province lombarde.

17:36 – In Lombardia verso riapertura per chi ha requisiti

Bar, ristoranti ma anche estetisti e parrucchieri potrebbero riaprire in Lombardia da lunedì prossimo, o almeno potranno farlo tutti quelli che rispettano i requisiti previsti dalle nuove regole, a partire dalla misurazione della temperatura all'ingresso. Questo, a quanto si apprende, è l'orientamento della Regione che sta attendendo tutti i protocolli e la valutazione del comitato tecnico scientifico che dipende dall'andamento dei contagi dal 4 maggio, cioè dal primo giorno della ripartenza parziale.

17:19 – Milano, protesta degli avvocati: scarsa igiene in udienze

Protestano con una lettera, indirizzata al presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi, gli avvocati della Camera penale milanese denunciando "una situazione di inosservanza delle norme" di igiene per contrastare il Coronavirus nella fase 2 della giustizia, iniziata ieri anche al Palagiustizia milanese. La Camera penale, infatti, ha raccolto una serie di segnalazioni di alcuni avvocati: "banchi di udienza non puliti hanno dovuto essere disinfettati da Colleghi con strumenti propri, i microfoni ad uso promiscuo non sono protetti da dispositivi di protezione usa e getta, il gel disinfettante non è disponibile all'ingresso delle aule". E dunque gli avvocati chiedono che vengano date "disposizioni affinché, nel rispetto della normativa vigente, vengano messi a disposizione degli utenti presidi sanitari (ed in particolare semplici coperture monouso dei microfoni e gel disinfettante all'ingresso delle aule), oltre che adottati specifici accorgimenti finalizzati ad una sicura fruizione delle aule (distanziamento banchi con eventuale segnaletica, individuazione aule più spaziose)". Ad oggi, scrive ancora la Camera penale, "non risultano pervenute comunicazioni circa la trattazione di alcune udienze della prossima settimana, con grave pregiudizio per la possibilità dei difensori di preparare le udienze medesime, citare o contro-citare eventuali testi". Una situazione che rischia di "determinare nel concreto ingressi inutili a Palazzo di Giustizia e perfino assembramenti, laddove gli avvocati non siano avvisati per tempo che la loro udienza verrà o non verrà trattata, vanificando così in concreto gli obbiettivi di tutela sanitaria".

17:16 – Milano, agevolazioni suolo pubblico per tutti i negozi

Non solo bar e ristoranti con tavolini e sedie ma anche le altre attività commerciali, come librerie e negozi di abbigliamento, potranno con più facilità espandersi all'esterno, nella fase 2 a Milano. Un modo per sopperire alla riduzione dello spazio all'interno dei negozi prevista per l'emergenza Covid. "La proposta della giunta è di estendere per l'estate l'autorizzazione a tutte le attività commerciali non solo bar e ristoranti - ha detto l'assessore all'Urbanistica del Comune, Pierfrancesco Maran, in commissione riunita in video conferenza - ci hanno segnalato in tanti questa esigenza perché con la riduzione di persone dentro i locali bisogna incrementare gli spazi di vendita. Non tutti possono avere gli stessi spazi, ma questa proposta riguarda tutti". La delibera che prevede la procedura semplificata per la posa di tavolini e sedie all'esterno, la gratuità della tassa di occupazione suolo e l'autorizzazione da avere in un tempo massimo di 15 giorni, dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale. Si potranno fare anche pedonalizzazioni temporanee "di 24 ore o anche solo serali per consentire ad alcune vie magari quelle con tanti ristoranti" di utilizzare lo spazio della strada. Se si verificheranno degli assembramenti ci sarà l'immediata decadenza della autorizzazione.
"Non sappiamo quando potranno riaprire bar e ristoranti ma abbiamo ritenuto necessario dare un orizzonte di programmazione a questi operatori che hanno sofferto più di tutti la crisi - ha detto l'assessore al Commercio Cristina Tajani - perché possano programmare gli interventi da mettere in campo". Il Pd al Comune di Milano chiede di avere una data certa di durata di queste agevolazioni per i commercianti e propone di estenderle fino al 31 ottobre in una sorta di stagione estiva allargata. Inoltre propone di sospendere il pagamento della Cosap, la tassa di occupazione suolo pubblico, per i due mesi di lockdown. Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia, propone l'annullamento della tassa per i quattro mesi precedenti per chi aveva già tavolini e dehors, "altrimenti ci sarà concorrenza sleale: chi non aveva tavolini avrà più spazio e gratis, chi li aveva dovrà continuare a pagare anche d'estate dopo aver pagato già tre mesi pur essendo chiusi. I Municipi inoltre devono avere più potere decisionale su questo tema".

17:11 – Gallera a Sala: “Tue domande retoriche e strumentali”

L'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha replicato con un video su Facebook al sindaco di Milano Beppe Sala sulla delibera approvata ieri dalla Regione che apre ai test sierologici dei privati. "Caro Beppe - ha esordito Gallera - da qualche settimana anche tu hai preso ad organizzare un momento di comunicazione con i cittadini milanesi sulla base del modello di Regione Lombardia, del nostro modello che avevamo inaugurato sin dai momenti più complicati e drammatici dell'emergenza sanitaria, quello di parlare direttamente con i lombardi raccontando quello che stavamo facendo e l'evoluzione del virus". "Anche tu hai - ha esordito Gallera - hai ritenuto di copiare il nostro modo di comunicare efficace. Noi abbiamo sempre scelto la strada di comunicare i dati e le azioni che compivamo, noto che tu invece indugi più volte in domande retoriche, strumentali, in richieste alla Regione, in polemiche con me e con la Regione, forse poche sono le cose che hai da raccontare su ciò che stai facendo per i milanesi". Nel merito dei test, "la posizione di Regione Lombardia che si è concretizzata con una delibera ieri, recepisce quelle che sono le indicazioni della scienza, sia degli organismi europei sia dell'Istituto superiore della Sanità sia del Ministero della Salute", ha chiarito l'assessore. "Potevi chiamarmi se ritenevi - ha aggiunto - il mio numero ce l'hai da tanti anni, da quando si collaborava insieme al Comune di Milano. Nei momenti più difficili io ti ho chiamato più volte, tu però ritieni che il modo più corretto sia quella di usare i social e quindi usiamo i social".
Gallera ha poi aggiunto: "Ai cittadini diciamo che purtroppo non ci sono scorciatoie, nessuno ci può dire che siamo immuni, la patente di immunità non ce la può dare nessuno. E quindi lo dico a te e ai cittadini, compito di noi amministratori è fare in modo che vengano rispettate le regole anticontagio, l'utilizzo costante della mascherina, del gel, dei guanti, il distanziamento assoluto, sono l'unica strada. A te spetta come a me il compito di verificare che nei laghi di lavoro della città di Milano o nei luoghi pubblici queste norme vengano rispettate in maniera ferrea. Purtroppo non ci sono scorciatoie".

15:50 - Gallera su test sierologici: "Beppe, potevi chiamarmi"

Tramite un video pubblicato su Facebook, l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha replicato alle accuse e agli interrogativi lanciati dal sindaco Sala. “Potevi chiamarmi, il mio numero ce l’hai da tanti anni - dice l’assessore rivolgendosi a Sala -. La posizione di Regione Lombardia recepisce le indicazioni della scienza, degli organismi europei, dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, ed è prevista e definita in diverse circolari del ministero stesso, l’ultima delle quali datata 9 maggio. Gli organismi ufficiali dicono che i test sierologici sono utili nella ricerca e valutazione epidemiologica della circolazione virale, per stimare la diffusione infezione in una comunità. Con la delibera di ieri - sottolinea - prevediamo la possibilità per i privati di attivare screening su apposite comunità. I test sierologici non sono autodiagnostici e quindi non devono essere venduti o messi a disposizione di profani, devono essere utilizzati da medici e clinici che ne sanno leggere gli esiti”. 

14:35 - Ospedale in Fiera, Regione: "Ancora nessuna decisione"

"In relazione alle notizie riguardanti l'Ospedale Covid realizzato alla Fiera di Milano, si specifica che ogni decisione relativa alla rete ospedaliera lombarda va inserita nell'ambito di una programmazione che spetta esclusivamente alle scelte strategiche complessive della Direzione generale Welfare della Regione Lombardia". Lo comunica in una nota la Regione Lombardia. "In tal senso - conclude la nota - si evidenzia che sia per l'ospedale della Fiera di Milano, sia per le altre strutture lombarde impegnate prevalentemente al contrasto del Coronavirus, si è ancora in una fase di valutazione generale e non e' stata presa alcuna decisione". 

14:20 - Appello di parrucchieri ed estetisti a Regione: "Fateci aprire"

Parrucchieri ed estetisti di Milano e della Brianza fanno un appello alla Lombardia per aprire già dal 18 maggio. "Parrucchieri ed estetisti - ha sottolineato in una nota il segretario generale dell'Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza, Marco Accornero - si sono adeguati da tempo ai protocolli di salute e sicurezza, pronti a ricevere la clientela singolarmente e solo su appuntamento, sanificando i locali, dotandosi di adeguati dispositivi come mascherine, guanti e disinfettanti, attendendo il benestare al riavvio dell'attività sin da inizio maggio". "Del resto, nel vicino Canton Ticino, che vive una situazione epidemiologica del tutto simile a quella lombarda - ha ricordato -, il comparto degli acconciatori ha riaperto da tempo, pur con regole di salvaguardia precise per titolari, addetti e clienti". "La speranza che il governatore Fontana possa e voglia concedere il ritorno alla vita dei saloni è forte nel settore. In questo modo - ha concluso -, si porrebbe un freno anche al dilagare incontrollato dei fenomeni di esercizio abusivo della professione a domicilio. Una concorrenza sleale nei confronti di tutti quegli esercenti che in queste lunghe settimane hanno rispettato la serrata forzata pur dovendo far fronte a spese fisse come affitti e bollette, ma soprattutto un argine al pericolo di diffusione dei contagi". 

14:03 - Milano, da lunedì riaccese telecamere sulle corsie preferenziali

A partire dal 18 maggio quando scatterà la seconda fase della riapertura il Comune di Milano riaccenderà le telecamere delle corsie preferenziali dei mezzi pubblici. "Sta aumentando il traffico veicolare ed è fondamentale e necessario proteggere il trasporto pubblico. Quindi vi segnalo l'ordinanza del sindaco che accompagna l'apertura della prossima settimana - ha scritto sulla sua pagina Facebook l'assessore alla Mobilità del Comune, Marco Granelli -. A partire da lunedì 18 maggio riaccendiamo le telecamere per le corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Attenzione a non percorrerle perché da lunedì le telecamere controllano le targhe e danno la multa ai non autorizzati". Nell'ordinanza del sindaco si legge che dal monitoraggio della mobilità e del traffico, condotto dal Comune di Milano in collaborazione con Amat, risulta che nel periodo compreso tra lunedì 4 maggio e venerdì 7 maggio, ovvero nella prima settimana della Fase 2, si sono registrati, rispetto al periodo precedente in cui sono state vigenti le misure più restrittive, un incremento medio giornaliero della congestione pari a circa il 39%, un incremento medio giornaliero pari a circa il 79% degli accessi veicolari ai confini del centro abitato rilevati mediante la Ztl di Area B. 

13:57 - Bergamo, sindaco Gori: "Entro fine mese 4mila tamponi al giorno"

"Entro fine mese la provincia di Bergamo potrà contare su 4.000 tamponi/giorno. Grazie a chi? Al Rotary e ad alcune aziende private, che a loro spese hanno acquistato attrezzature robotizzate negli Usa e reagenti in Uk. Quel che la Regione avrebbe dovuto fare e non ha fatto". Lo scrive su Twitter il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. La provincia di Bergamo è stata tra le più colpite durante l'emergenza sanitaria. 

13:52 - Fase 2, da Regione 500mila euro per ripartenza imprese sportive

La Giunta Regionale lombarda ha approvato un incremento di 500 mila euro per il bando 'Safe Working - Io riparto sicuro' per le micro e piccole imprese lombarde. Il pacchetto di aiuti nel complesso ammonta a 19 milioni e 180 mila euro, di cui 15 milioni e 700 mila stanziati dalla Regione Lombardia e 3 milioni 480 mila delle Camere di Commercio lombarde. I fondi aggiuntivi - spiega una nota della Regione - sono destinati al settore sportivo lombardo, cresciuto negli ultimi 5 anni è cresciuto del 33%. Lo sport regionale ogni anno genera oltre 1 miliardo di euro con 4 mila imprese attive sul territorio lombardo (mille solo a Milano) e dà lavoro a oltre 10 mila addetti. "In questo momento tutto il settore sta soffrendo, sia per la chiusura prolungata sia per l'impossibilità di essere centro di riferimento di famiglie e giovani lombardi" ha commentato l'assessore Lombardo allo Sport Martina Cambiaghi. Per questo, ha spiegato Cambiaghi, "siamo intervenuti concretamente per essere pronti alla ripartenza già dalle prossime settimane, quando sarà possibile farlo. Abbiamo voluto creare un finanziamento ad hoc per le imprese del settore sportivo. Il nostro obiettivo è dare un segno di vicinanza a tutto il mondo dello sport con aiuti tangibili che possano permettere di riaprire in modo sicuro e veloce". 

13:36 - Tribunale di Milano, udienze su sfratti rinviate a dopo luglio

Tutte le udienze sulle convalide degli sfratti sono state rinviate a dopo il 31 luglio. Lo ha deciso la tredicesima sezione civile del Tribunale di Milano in un provvedimento in cui si richiama l'emergenza Coronavirus in atto e si spiega anche che questo tipo di udienze comportano la "presenza personale delle parti e quindi con possibilità di assembramenti". Una decisione che è stata presa anche alla luce della "generalizzata sospensione ex lege di tutte le esecuzioni per rilascio di immobili comunque fino al 1 settembre". Le attività di udienza per gli "sfratti per morosità" riprenderanno, si legge ancora, da agosto e settembre in avanti. 

12:32 - L'assessore alla Sicurezza De Corato: "Test anche per polizie locali"

"C'è grandissima attenzione della Regione Lombardia nei confronti delle polizie locali, abbiamo stanziato somme specifiche per il lavoro straordinario durante l'emergenza Coronavirus. Adesso, grazie alla delibera approvata ieri in Giunta, avranno inizio i test sierologici". Lo dichiara l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, spiegando che "il percorso prevede, tra le categorie a cui verranno fatti, anche le Forze dell'ordine e la Polizia locale". Con un'altra delibera, la Regione ha stabilito che con i fondi erogati per le dotazioni aggiuntive delle Polizie Locali si potranno acquistare anche scanner termici, caschi termoscanner, termometri infrarossi e termocamere. I finanziamenti regionali riguardano i Comuni di Como, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia e Varese, già sottoscrittori dell'accordo per l'attivazione sperimentale dei nuclei di tutela ambientale e di sicurezza urbana. 

12:06 – Pesenti: “A breve fine dell'attività dell'ospedale in Fiera”

L'ospedale in fiera a Milano, che al momento ospita cinque pazienti, smetterà l'attività nel giro di un paio di settimane, secondo Antonio Pesenti, direttore della Rianimazione del Policlinico di Milano, che gestisce la nuova struttura realizzata nei padiglioni fieristici. "Io penso che noi a breve chiuderemo l'attività della Fiera se le cose vanno avanti così e a breve intendo entro un paio di settimane", ha detto in un'intervista a Fanpage.it. "Oggi in tutta la Regione abbiamo ricoverato 10 pazienti in terapia intensiva. Ne abbiamo dimessi 13 quindi il numero di ricoverati in terapia intensiva continua a scendere. Io penso che resterà lì a disposizione delle future emergenze", ha aggiunto. "Il governo sta preparando un decreto per cui le Regioni dovranno avere una scorta di posti di terapia intensiva" e quindi, ha sottolineato Pesenti, "se la Fiera corrisponderà ai requisiti che il governo chiederà, resterà in piedi. Se non corrisponderà verrà chiusa o smantellata. Quello che c'è dentro verrà impiegato in altri ospedali o in altre attività di assistenza". Per spiegare l'utilità dell'ospedale in Fiera, il primario lo ha paragonato alle scialuppe che ci sono su un traghetto. "Noi avevamo chiesto di avere a disposizione dei letti nel caso l'epidemia avesse continuato a crescere e al 10 di marzo le garantisco che nessuno poteva prevedere dove si sarebbe fermata l'epidemia" ha aggiunto ricordando che "c'erano previsioni catastrofiche, fino a 140 mila posti di terapia intensiva occupati in Italia".

12:03 – Dall'Aifa arriva l'ok a 2 studi coordinati dal San Raffaele

Continua ad ampliarsi il numero di sperimentazioni cliniche sui farmaci per il trattamento del Covid-19. Due nuovi studi clinici, entrambi coordinati dall'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, sono stati approvati dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Il primo (PreCov) è uno studio controllato, randomizzato, che si propone di valutare gli effetti della somministrazione di idrossiclorochina per prevenire l'infezione da Covid-19 negli operatori sanitari a rischio. Il secondo (Combat-19) è uno studio di fase 2, multicentrico, randomizzato, che si propone di valutare, nei soggetti con polmonite causata da Covid, la sicurezza e l'efficacia rispetto al placebo di mavrilimumab. Quest'ultimo è un anticorpo monoclonale diretto contro la subunità alfa del recettore per il fattore stimolante le colonie granulocitarie-macrofagiche (GM-CSF) non ancora autorizzato, ma in corso di studio per il trattamento dell'artrite reumatoide.

11:49 – Rsa, consulenti dei pm di Milano al lavoro sulle cartelle cliniche

È cominciato il lavoro di analisi dei documenti, soprattutto centinaia di cartelle cliniche, da parte del pool di esperti nominati dalla Procura di Milano nell'inchiesta sulle morti degli anziani nelle Rsa milanesi, tra le quali il Pio Albergo Trivulzio. Nei giorni scorsi, infatti, il dipartimento guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano ha dato un incarico di consulenza a tre medici di medicina legale dell'Università di Verona, a un epidemiologo milanese e a un medico di medicina del lavoro della Lombardia. E in queste ore i consulenti dei pm hanno iniziato a visionare l'imponente mole di carte sequestrate con le perquisizioni nelle strutture dei giorni scorsi. Intanto, vanno ancora avanti le audizioni di testimoni nelle indagini, tra cui operatori, infermieri e familiari degli anziani, ma anche funzionari regionali e dell'Ats. La Procura, infatti, ha in programma anche di sentire il dg del Welfare della Lombardia, Luigi Cajazzo, già ascoltato come teste nell'inchiesta di Bergamo sull'ospedale di Alzano.

11:43 – Lombardia, l'assessore Rizzoli: “Servono fondi per le scuole paritarie”

La Lombardia chiede al governo di pensare a fondi anche per le scuole paritarie e non solo a quelle statali. Secondo l'assessore all'Istruzione Melania Rizzoli, "è semplicemente inaccettabile la disparità di trattamento che emerge dal testo del Decreto Rilancio dove le risorse messe a disposizione della scuola sono esclusivamente stanziate a favore delle scuole statali". "Forse il Governo non si è accorto che fuori dal suo Palazzo c'è un mondo che soffre, lotta per sopravvivere e che, garantendo nei fatti un pluralismo educativo a questo Paese, realizza più di quanto gli venga riconosciuto un bene per l'interna nazione. Queste scuole - ha aggiunto -, da sempre, non chiedono l'elemosina ma il riconoscimento, anche economico, del valore educativo e sociale che esprimono. Confidiamo che possa prevalere il realismo e non l'ideologia e per questo motivo ci appelliamo al Governo affinché venga garantito a tutte le scuole, statali e non, l'accesso ai fondi previsti nel decreto e che si trovino in tempi rapidissimi ulteriori strumenti di sostegno alle scuole paritarie e alle famiglie dei loro studenti”.

11:15 - Sala a Speranza e Fontana: “Serve chiarezza su test e dati”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha rivolto delle domande al ministro delle Salute, Roberto Speranza, e al governatore lombardo, Attilio Fontana, sui test sierologici. "Vorrei fare due domande - ha detto Sala nel quotidiano video sulle sua pagine social - La prima è rivolta insieme al presidente Fontana e al ministro della Salute Speranza e cioè: ci fate chiarezza su cosa pensate di questi test? E in più al ministro chiedo, ma come è pensabile che se un cittadino italiano è lombardo o veneto ha un trattamento rispetto ai test diverso?". La seconda domanda "è al mio collega Fontana. Leggo che dice 'riapriremo il 18 sulla base dei dati epidemiologici' - ha concluso -. Ma quali sono questi dati?".

10:30 – Sileri: “Dal primo giugno penso sarà possibile uscire dalla Lombardia”

"Penso che dal primo giugno ci sarà la possibilità di spostarsi da una regione all'altra. E secondo me sarà possibile uscire anche dalla Lombardia", ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, a 'Circo Massimo' su Radio Capital. "Dal 18 maggio faremo un passo avanti e di questo ne sono sicuro e per fine mese ci sarà maggiore libertà". Al momento, "ci sono 12 regioni che hanno meno di 12 infetti", ha sottolineato. xRiferendosi poi ai dati della Lombardia di ieri, Sileri dichiara che "erano falsati". "Ovviamente - precisa il viceministro - non posso garantire oggi la libertà del movimento fra diverse regioni perché è un momento di osservazione; è una fase 2 molto iniziale e ci sono 12 regioni che hanno meno di 12 infetti. È come se all'Italia fosse stata data una lettera di dimissioni dopo una brutta malattia, adesso ha un periodo di convalescenza di due settimane". È un "momento di osservazione e di preparazione. Noi - conclude - dobbiamo essere pronti a non farci prendere alle spalle da eventuali altri contagi".

7:13 – Ristoratori di Milano ancora in piazza

Sono tornati in piazza, all'Arco della Pace, per un flash mob con striscioni i ristoratori di Milano multati la settimana scorsa perché avevano provocato un assembramento mentre protestavano contro il governo per le regole sulla riapertura. Questa volta erano soltanto una piccola rappresentanza di 6-7 persone che hanno voluto dimostrare la loro solidarietà e vicinanza ai colleghi ristoratori toscani che oggi hanno sfilato a Firenze, anche loro per chiedere regole certe per la riapertura delle attività. I ristoratori milanesi hanno portato in piazza due striscioni con le scritte "Milano come Firenze ristorazione italiana unita" e "I ristoratori Lombardi ringraziano i colleghi toscani", riferito allo striscione che i colleghi toscani hanno mostrato in loro solidarietà. “Io non apro a queste condizioni, il mio ristorante non può aprire così come quelli di altri colleghi", ha ribadito Alfredo Zini uno dei ristoratori che animano la protesta a Milano.

7:11 - Gallera: “Tariffa tamponi in laboratori privati è di 62 euro”

È di 62,89 euro la tariffa dei tamponi nei laboratori privati stimata dalla Regione Lombardia per chi vorrà fare test sierologici in uno specifico ambito collettivo, ad esempio sull'ambiente di lavoro: lo ha spiegato l'assessore al Welfare Giulio Gallera in diretta Facebook, aggiungendo che "chi li propone deve occuparsi di tutto, acquisire i test, trovare il laboratorio, spiegare che sono volontari" e che se si risulta positivi "bisogna mettersi in isolamento 14 giorni". Insomma questi test "non devono gravare sulla sanità pubblica".

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