Coronavirus Lombardia, obbligo guanti e mascherine su mezzi pubblici

Lombardia
Foto di Archivio (Agenzia Fotogramma)

Lo prevede l'ordinanza sul trasporto pubblico locale firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e valida dal 4 maggio al 31 agosto

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia 

"A bordo dei mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio l'utilizzo di guanti e mascherine. È cura del passeggero procurarsi guanti e mascherine e indossarli correttamente dal momento in cui entra in stazione, sosta alle fermate o banchine, si accoda per salire sui mezzi, al momento in cui si allontana". Lo prevede l'ordinanza sul trasporto pubblico locale nella fase 2 firmata ieri dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, valida dal 4 maggio al 31 agosto 2020.
Intanto, sono 56 i tablet donati ai malati Covid-19 e ricoverati all'ospedale di Circolo di Varese, donato dai detenuti del carcere di Busto Arsizio. I tablet, rivestiti con cover antisettiche, saranno utilizzati in tutti i reparti ad alto rischio contagio. I 400 detenuti hanno raccolto 2.177 euro in donazioni, nonostante nessuno di loro abbia uno stipendio, a differenza di altre case circondariali italiane.
In occasione della festa dei lavoratori del primo maggio i commercianti di Codogno sono scesi in piazza, distanziati e con le mascherine, con cartelli con scritto 'Il silenzio degli innocenti'. Il sindaco Francesco Passerini, che era in Comune, è sceso per parlare con loro. "Quella dei commercianti - ha dichiarato il primo cittadino - è una protesta comprensibile, l'assenza di tutele per le loro categorie li preoccupa e li capisco".
In Lombardia aumentano i nuovi contagi con più 737 casi: in totale sono 76.469 con 13.701 tamponi eseguiti. Ieri c'erano stati 598 nuovi casi con 11.048 tamponi. Secondo i dati diffusi dalla Regione sui social network, diminuiscono lievemente i decessi, che sono in totale 13.860 con un aumento di 88, mentre ieri c'era stato un aumento di 93. Continua a scendere anche il numero dei ricoverati (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).

19:07 - Milano, morto in ospedale un detenuto di San Vittore

È morto all'ospedale San Paolo di Milano, dove era ricoverato dal 12 aprile, un detenuto del carcere di San Vittore. Lo rende noto il Garante delle persone private della libertà, Mauro Palma. L'uomo di 54 anni aveva contratto il virus in Istituto, era stato ospedalizzato al manifestarsi dei sintomi e formalmente scarcerato. Al momento sono 159 i detenuti contagiati e 215 i poliziotti penitenziari. Attualmente i detenuti sono in tutto 53.187, fa sapere ancora il garante, che sottolinea il trend di riduzione del numero complessivo, tuttora però "bisognoso di un ulteriore impulso affinché sia possibile, in termini di spazi di gestione e di tutela della salute, di chi negli Istituti opera e di chi vi è ospitato, disporre di sufficienti possibilità di fronteggiare ogni possibile negativo sviluppo dell'andamento del contagio" .

18:58 - Opera, sindaco obbliga cittadini a stare in casa con un'ordinanza

Il sindaco di Opera, Antonino Nocera, ha firmato ieri un'ordinanza, valida da oggi al 17 maggio, per la quale "è fatto obbligo per tutti i cittadini di rimanere nelle loro abitazioni" salvo motivi di lavoro, di salute e situazioni di necessità come gli incontri con i congiunti". L'ordinanza vieta anche "ogni tipo di attività ludica, ricreativa e sportiva svolta all'aperto in luoghi pubblici e aperti al pubblico", oltre a continuare a tenere chiusi parchi e cimiteri e a vietare di sedersi sulle panchine.
La misura fa discutere i cittadini, che hanno inondato di commenti la pagina facebook del Comune e dato vita a una campagna social con cui chiedono la revoca dell'ordinanza.
Da parte sua, Nucera spiega che "l'ordinanza emessa ha un unico obiettivo: garantire la sicurezza e la tranquillità di tutta la comunità operese. Sono consapevole di chiedervi ulteriori sforzi e sacrifici, ma mi confortano gli ottimi risultati prodotti dalle misure adottate fino ad ora. In questa nuova fase sperimentale e considerate le specificità del nostro territorio, ho ritenuto di ritardare di qualche tempo alcune aperture concesse a livello nazionale e regionale. Questo per poterle attuare più consapevolmente ed efficacemente nel nostro comune, sapendo che allentare le misure restrittive è più facile che rimediare a fughe in avanti. Vi chiedo quindi ancora un po' di pazienza. Se i contagi diminuiranno, potremo rivedere il provvedimento. Nel frattempo, l'ordinanza è valida e come tale va rispettata e fatta rispettare".

18:14 - In Lombardia aumentano i contagi ma calo dei decessi

In Lombardia aumentano i nuovi contagi con più 737 casi: in totale sono 76.469 con 13.701 tamponi eseguiti. Ieri c'erano stati 598 nuovi casi con 11.048 tamponi. Secondo i dati diffusi dalla Regione sui social network, diminuiscono lievemente i decessi, che sono in totale 13.860 con un aumento di 88, mentre ieri c'era stato un aumento di 93. Continua a scendere anche il numero dei ricoverati: 563 in terapia intensiva, meno 42, e negli altri reparti, meno 206, dove in totale sono 6.628. I dimessi di ieri sono 869, il giorno prima 819  

16:37 - In provincia di Varese restano chiuse piste ciclopedonali

A differenza di quanto anticipato nelle scorse ore, le piste ciclopedonali della Provincia di Varese per il momento, resteranno chiuse. Lo spiega la stessa Amministrazione provinciale, spiegando che la decisione è stata presa "in accordo con i sindaci dei comuni interessati dai percorsi, alcuni dei quali hanno evidenziato l'impossibilità a garantire un'adeguata vigilanza sull' osservanza delle misure di prevenzione e sicurezza da parte dei cittadini".
"Gli agenti della Polizia Locale - osserva il presidente Emanuele Antonelli - sono impegnati in numerosi altri servizi sul territorio, anche in relazione all'emergenza covid, e non possono essere presenti sui percorsi ciclopedonali per evitare assembramenti e per verificare che ciclisti e podisti rispettino le distanze di sicurezza e indossino la mascherina. Per rispetto del lavoro delle forze dell'ordine e dei sindaci dei comuni coinvolti, al fine di garantire la tutela della salute, abbiamo quindi deciso di sospendere la riapertura. È importante ascoltare le esigenze di tutti e non lasciare indietro nessuno. Comprendo l'esigenza dei cittadini di uscire all'aria aperta, ma non ci possiamo permettere di aprire per poi richiudere tra pochi giorni".

16:00 - Protesta in piazza dei commercianti di Codogno

I commercianti di Codogno sono scesi in piazza stamattina, in occasione della festa del primo maggio, distanziati e con le mascherine, con cartelli con scritto 'Il silenzio degli innocenti'. Il sindaco Francesco Passerini, che era in Comune, è sceso per parlare con loro. "Quella dei commercianti è una protesta comprensibile, l'assenza di tutele per le loro categorie li preoccupa e li capisco, visto che - dice il primo cittadino all'ANSA - le loro attività sono bloccate da 70 giorni e c'è la previsione che riaprano il primo giugno. Servono regole chiare e certe per ripartire e che arrivino delle misure di sostegno, visto che il 90% delle attività ha anticipato la cassa integrazione con soldi propri".

15:47 - Sindacati: "Preoccupati per trasporti in Lombardia"

"Il 4 maggio '20 ripartono le attività produttive, non possiamo che esprimere preoccupazione per il sistema dei trasporti in Lombardia". Lo scrivono in una nota congiunta Filt-Cigl, Fit-Cisl, Uilt-Uil. "Da stime della stessa regione Lombardia, sarebbero oltre 900.000 le persone che potrebbero riprendere la propria attività lavorativa a partire dal prossimo 4 maggio: è evidente come un tale flusso di lavoratori - dicono i sindacati - non potrà essere gestito interamente dal sistema del trasporto pubblico lombardo". Per i sindacati, di fronte alla drastica diminuzione della capienza dei mezzi pubblici e dei luoghi di attesa, "inevitabili a nostro avviso sono la creazione di code che, se non adeguatamente controllate, porterebbero alla formazione di "assembramenti disordinati"".

14:36 – Assessore del Municipio 3 di Milano: “Esentare i runner dall'uso della mascherina”

Regione Lombardia intervenga per esentare i runners dall'indossare la mascherina mentre corrono. L' attività sportiva non è un solo un divertimento, ma una pratica necessaria per il benessere psicofisico", lo chiede l'assessore attività produttive, lavoro, commercio e sport del Municipio 3 di Milano, Massimo Scarinzi, in relazione all'ordinanza che obbliga i lombardi ad indossare sempre la mascherina all'esterno. "Migliaia di persone attendono di riprendere l'attività sportiva dopo mesi di stop - sottolinea Scarinzi -. Correre con la mascherina non è solo scomodo ma può produrre crisi respiratorie e rischi per la salute dei runners".

14:35 - Fase 2: Regione, sui mezzi obbligatori i guanti

"A bordo dei mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio l'utilizzo di guanti e mascherine. E' cura del passeggero procurarsi guanti e mascherine e indossarli correttamente dal momento in cui entra in stazione, sosta alle fermate o banchine, si accoda per salire sui mezzi, al momento in cui si allontana". E' quanto prevede l'ordinanza sul trasporto pubblico locale nella fase 2 firmata ieri dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, valida dal 4 maggio al 31 agosto 2020. Nella prima ordinanza, la 537, è confermato l'obbligo dell'uso delle mascherine o di altri indumenti utili a coprire naso e bocca e vengono emanate disposizioni specifiche per i mercati all'aperto e per il commercio al dettaglio, mentre la seconda, la 538, prevede alcune indicazioni per il Trasporto Pubblico Locale. In particolare, si legge che "i sedili da non utilizzare sono contrassegnati da segnali ben visibili; igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi, infrastrutture e stazioni vengono effettuate almeno una volta al giorno; gli ascensori della metropolitana e delle stazioni ferroviarie sono destinati in via prioritaria alle persone a ridotta mobilita'; è sempre consentito il trasporto di monopattini, biciclette pieghevoli e altri dispositivi di micromobilità elettrica".

12:38 - 1° maggio Brescia, intensificati controlli

Per il ponte del Primo Maggio "il Questore della Provincia di Brescia ha disposto un servizio potenziato in tutta la provincia e in particolar modo nelle aree del centro città, e sulle principali vie di accesso e uscita della città, anche per evitare fughe verso il lago o verso le seconde case". Lo si legge in una nota della Questura, che ricorda che sono vietati gli assembramenti, che siano cortei, manifestazioni o qualsiasi altra iniziativa. "È importante che tutti si ricordino - si legge nella nota - che fino a domenica sono in vigore le restrizioni previste nella cosiddetta 'Fase 1'" e che quindi "gli spostamenti al di fuori dei Comuni di residenza sono vietati se non motivati da comprovate esigenza lavorative, di salute o di necessità".

11:58 - Fase 2: a Milano stop Ztl e parcheggi liberi fino a 31 maggio

Anche con la riapertura parziale della città che inizierà da lunedì a Milano le zone a traffico limitato, Area B e Area C, rimarranno sospese. Lo ha stabilito il sindaco, Giuseppe Sala, con un'ordinanza che è stata firmata ieri e che prevede di prolungare la sospensione delle due Ztl, quella del centro città, Area C, e quella che coinvolge quasi tutta Milano, Area B, fino al 31 maggio. Il provvedimento del Comune riguarda anche la sosta che rimane "libera e gratuita" fino al 31 maggio, "negli spazi di sosta riservati ai residenti, le cosiddette strisce gialle, e negli spazi di sosta a pagamento, le strisce blu, su tutto il territorio cittadino".

11:29 - Fase 2, Sala: "Su mezzi non potremo superare capienza 25% pregressa"

Il trasporto pubblico resta il nodo critico durante la fase 2, che prenderà il via da lunedì e che consentirà a molti milanesi di rientrare a lavoro e quindi di muoversi in città: "Ho verificato con la dirigenza di Atm di come la nostra società dei trasporti potrà garantire il miglior servizio possibile, ovviamente con i limiti che abbiamo e le regole sul distanziamento” ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala nel videomessaggio odierno. “Certamente metteremo su strada tutti i mezzi disponibili e attingeremo a tutto il personale ma anche così non potremo superare nelle ore di punta il 25% della capacità pregressa".
”Questo è il motivo per cui chiamo i cittadini a attivarsi per rendere il ritorno di lunedì più gestibile e anche le aziende” ha proseguito Sala, che ha chiesto ai milanesi “di rispettare le regole” e ha invitato chiunque abbia la possibilità a recarsi a lavoro a piedi o in bicicletta.

11:15 - Acquisiti atti in Regione Lombardia su pronto soccorso di Alzano e Rsa Bergamo

I carabinieri del Nas, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Bergamo, mercoledì 29 aprile sono stati in Regione Lombardia, negli uffici dell'assessorato al Welfare. I militari avrebbero acquisito documenti sulla chiusura e riapertura del pronto soccorso di Alzano del 23 febbraio scorso. Lo scrive oggi Il fatto quotidiano. L'Eco di Bergamo aggiunge che sarebbero stati acquisiti anche atti sulle Rsa bergamasche e che non verrà invece aperto un filone di indagine sulla mancata zona rossa tra Alzano e Nembro.

11:15 - Inail riconosce infortunio a vigilante del pronto soccorso di Lodi contagiato

L'Inail ha riconosciuto come infortunio sul lavoro il caso di una guardia giurata contagiata dal coronavirus in servizio, mentre lavorava al pronto soccorso Covid di Lodi. Ne dà notizia oggi Il Giorno. L'uomo, 40 anni, di Lodi, ha lavorato sin dai primi giorni dell'emergenza controllando gli accessi al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore dal 21 febbraio al 4 aprile, quando anche lui è stato ricoverato con una forte polmonite per coronavirus. Da qualche giorno è tornato a casa, dove sta trascorrendo la quarantena.  

10:06 - A Brescia i sanitari denunciati si scusano

"Purtroppo nell'albergo in cui eravamo alloggiati a Brescia, ci siamo un po' lasciati andare all'esternazione della nostra soddisfazione per l'opera compiuta e per avuto i risultati negativi alla prova del doppio tampone che non impedirà di continuare il nostro lavoro senza renderci conto di avere recato disturbo. Nel riconoscere che le forze dell'ordine abbiano svolto il loro dovere, ci rammarichiamo sinceramente di quanto accaduto e abbiamo inviato uno scritto di spiegazioni del particolare stato d'animo in cui ci troviamo nella speranza che le nostre giustificazioni possano essere accolte dalle autorità italiane". Così i medici e gli infermieri albanesi che mercoledì sera a Brescia sono stati denunciati perché festeggiavano in 10 in una camera di albergo. Si tratta del gruppo arrivato dall'Albania e che per tre settimane ha lavorato agli Spedali civili di Brescia.

9:44 - 244 sanzioni a Milano e provincia

Sono 13.013 le persone controllate a Milano per il rispetto delle norme anti Covid: di queste ne sono state sanzionate 244 e denunciate due. Questo è il bilancio delle verifiche di ieri del rispetto delle normative contro la diffusione del Codiv-19 nel capoluogo lombardo e in provincia reso noto dalla prefettura. Dei 4.389 esercizi commerciali controllati sono stati denunciati 10 titolari.  

8:11 - Detenuti di Busto Arsizio donano tablet a malati

Sono 56 i tablet donati ai malati Covid-19 e ricoverati all'ospedale di Circolo di Varese, donato dai detenuti del carcere di Busto Arsizio. Lo ha reso noto all'ANSA, nella tarda serata di ieri, il direttore del carcere, Orazio Sorrentini, che insieme al comandante della polizia penitenziaria di Busto Arsizio, Rossella Panaro, ha consegnato i dispositivi in ospedale. I tablet, rivestiti con cover antisettiche, saranno utilizzati in tutti i reparti ad alto rischio contagio. I 400 detenuti hanno raccolto 2.177 euro in donazioni, nonostante nessuno di loro abbia uno stipendio, a differenza di altre case circondariali italiane.

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