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Coronavirus, in Lombardia 39.415 positivi e 5.944 decessi

Lombardia
Codogno (ANSA)

Sono invece 1.319 i pazienti in terapia intensiva. Intanto, secondo i dati forniti dalla Fondazione studi consulenti del lavoro, su 100 addetti il 37,5% "resta a casa per decreto"

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In Lombardia si registrano 39.415 positivi e 5.944 decessi. I pazienti in terapia intensiva sono 1.319. Questi i dati riportati dall'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante l'odierna diretta conferenza stampa in diretta Facebook. Nel frattempo, l'attività lavorativa ferma per 1,6 milioni di lavoratori nella regione, a seguito delle chiusure previste dagli ultimi provvedimenti governativi. Sono questi i dati rilevati dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro, spiegando che su 100 addetti, il 37,5% "resta a casa per decreto", ma la percentuale non tiene conto di tutte le attività i cui titolari hanno deciso di fermarsi autonomamente. Intanto a Codogno, comune del Lodigiano nel quale è stato accertato il primo caso di Coronavirus in Italia, i contagi dopo un + 6 sono calati a +1. A Castiglione d'Adda, dove l'indice delle persone positive e dei decessi rispetto al numero di abitanti è il più alto dei comuni della ex zona rossa, ieri il trend è stato pari a zero. Nel frattempo, il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala (che quest'oggi ha parlato ai microfoni di Sky TG24), interpellato dall'Ansa ha dichiarato che "la ripartenza dovrà essere decisa ma graduale", e che "se fra due o quattro settimane avremo una cura o un vaccino allora potremo stare tranquilli, altrimenti l'unica arma è l'isolamento sociale". Nel Bergamasco, in tutto questo, si registrano oltre 600 morti nelle Rsa nel giro di 20 giorni. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

19:20 - Morto un dipendente degli Spedali Civili di Brescia

Un dipendente degli Spedali Civili di Brescia è morto per Coronavirus. Si tratta di Sergio Arcisio Orizio, educatore 60enne del Centro diurno Luzzago, "in malattia dall'11 marzo 2020, quando aveva accusato malessere e febbre". L'azienda ospedaliera, in una nota, scrive: "Era ricoverato a Manerbio. È il primo dipendente di Asst Spedali Civili a morire per Covid-19".

19:11 - Trasferiti 6 pazienti da Bergamo in Germania

Sei pazienti positivi al coronavirus sono stati trasferiti oggi con un aereo della Luftwaffe dall'aeroporto di Bergamo Orio al Serio agli ospedali di Bonn, Colonia e Bochum. In una nota Sacbo, la società che gestisce lo scalo, ha spiegato di avere "messo a disposizione di AREU e Protezione Civile uno spazio riservato e dotato di postazioni con ossigeno per stabilizzare dei pazienti Covid-19 in transito".

18:39 - Comune Bergamo: "No stop a servizi pompe funebri"

Il Comune di Bergamo fa un appello alle pompe funebri "perché lunedì non vengano interrotti questi servizi, fondamentali in questo periodo". L’assessore ai Servizi Cimiteriali, Giacomo Angeloni, ha spiegato che da lunedì "600 mascherine saranno messe a disposizioni del personale delle pompe funebri".

18:00 - In Lombardia 39.415 positivi e 5.944 decessi

Rispetto a ieri, l’aumento dei casi positivi in Lombardia è di 2.117, che porta il totale esatto a 39.415. Stabile, invece, il numero dei deceduti: 542, uno cioè più di ieri, per un totale di 5.944. Continua la frenata dei nuovi ricoveri. In terapia intensiva ci sono 1.319 pazienti, ovvero 27 più di ieri, mentre i pazienti ospedalizzati non in terapia intensiva sono 11.152, 15 in più di ieri. A Milano, i casi sono 7.783 con un aumento di 314 positivi, quindi in diminuzione rispetto ai 547 di ieri. Tutti questi dati sono stati riportati dall'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante l'odierna conferenza stampa in diretta Facebook insieme all’assessore regionale Davide Caparini.

17:45 - Triplicato consumo di ossigeno in ospedali nel Varesotto

Il consumo di ossigeno negli ospedali, a causa dell'emergenza Coronavirus, è triplicato. Lo ha reso noto la direzione della Asst Valle Olona, da cui dipendono gli ospedali di Busto Arsizio e Saronno, in provincia di Varese. "Questa mattina è stato posizionato all'Ospedale di Busto Arsizio un serbatoio di ossigeno liquido - scrive la direzione in una nota - siamo passati da una media di 1300 chilogrammi di consumo al giorno a una media di 4.000 chilogrammi al giorno". Analoga operazione, spiega l'azienda sanitaria Territoriale, è stata effettuata qualche giorno fa, anche all'Ospedale a Saronno: "qui siamo passati da un consumo medio di 800 chilogrammi al giorno a circa 3.000 chilogrammi", rendendo necessaria l'installazione di ben due nuovi serbatoi di ossigeno liquido aggiuntivi agli esistenti.

17:35 - Nel Bergamasco 600 morti in Rsa in 20 giorni

La situazione è "drammatica", in provincia di Bergamo, delle Rsa e dei centri diurni che "in soli venti giorni hanno visto oltre 600 decessi su 6.400 posti letto": così hanno scritto i responsabili delle strutture in una lettera di richiesta di sostegno indirizzata all'Ats e alla Regione che ANSA ha potuto visionare. "Mentre scriviamo la situazione - si legge nella lettera del 25 marzo - continua ad evolvere in peggio. Siamo in ginocchio anche sul versante operativo perché quasi duemila dei cinquemila operatori risultano assenti per malattia, quarantena o isolamento".

17:26 - Chiusi i negozi di fiori in Lombardia

I negozi di fiori restano chiusi in Lombardia, dopo l'ordinanza regionale del 21 marzo che ha introdotto misure restrittive ancora più stringenti per il contrasto alla diffusione del coronavirus. "L'attività floricola è ammessa soltanto per quanto riguarda la produzione e la vendita a domicilio, essendo il comparto assoggettato alla produzione agricola" mentre "non è ammessa l'apertura dei punti vendita al dettaglio", chiarisce la Regione, precisando anche che "sono sospese le attività di manutenzione del verde urbano, essendo chiusi tutti i cantieri, fermo restando gli interventi urgenti legati alla sicurezza delle persone e alla circolazione stradale" e chiedendo che le amministrazioni comunali rispettino le normative "salvaguardando le disposizioni contrattuali in essere con le imprese florovivaistiche".

16:09 – Bergamo, onoranze funebri: “Fermare attività”

"Per le imprese di onoranze funebri della provincia di Bergamo è arrivato il momento di fermarsi e tutelare così la vita e la salute dei cittadini. Nonostante gli appelli (inascoltati) dei giorni scorsi, l'assenza di un monitoraggio sanitario sugli operatori da parte delle autorità, e la difficoltà nell'approvvigionamento di dispositivi di protezione, continuano ad esporre la collettività, soprattutto anziani, malati e disabili, ad un enorme rischio di contagio". Lo annuncia Antonio Ricciardi, il presidente della categoria onoranze funebri della Lia (Liberi imprenditori associati) di Bergamo. "Nelle condizioni attuali – prosegue - chi entra ed esce quotidianamente dalle strutture sanitarie e dalle abitazioni dei parenti dei defunti, diventa infatti non solo una facile preda, ma anche un veicolo perfetto per la diffusione del virus Covid-19. A costo di mettere a rischio il futuro delle loro stesse aziende, gli imprenditori della categoria seguiranno la propria coscienza, interrompendo le attività nel giorno di lunedì 30 marzo. Le uniche soluzioni affinché il servizio possa continuare nel rispetto della sicurezza dei cittadini restano il monitoraggio degli operatori tramite tamponi periodici, così come dovrebbe essere per tutti gli operatori sanitari, e un canale di fornitura prioritario (a pagamento) di dispositivi di protezione individuale. È ora che siano le coscienze individuali ad entrare in gioco”.

15:56 - Fabrizio Sala: "Ripartenza graduale"

"La ripartenza dovrà essere decisa ma graduale, ad interesse dell'economia e della sanità: se fra due o quattro settimane avremo una cura o un vaccino allora potremo stare tranquilli, altrimenti l'unica arma è l'isolamento sociale". Lo ha spiegato all'Ansa il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala (che quest'oggi ha parlato anche ai microfoni di Sky TG24). Sala ha dichiarato: "Noi siamo stati i primi ad entrare nella pandemia e verosimilmente saremo i primi a uscirne. Per avere un orizzonte temporale, però, bisognerà capire quanto sono efficaci le misure di contenimento del virus e questo lo vedremo tra una settimana. Oggi notiamo un tasso di rallentamento dei contagi. Quindi si riaprirà tanto prima quanto prima raggiungeremo il picco e la discesa". Necessario sarà poi un "monitoraggio continuo" per evitare il rischio "rebound". "Assolutamente prematuro" invece, per il vicegovernatore è parlare di fiere o manifestazioni. "Per un grande evento come una fiera, in un posto che assembra tante persone, è oggi difficile fare una previsione. Torneranno, sì, ma il quando dipende da troppe variabili: se troveremo una cura, se funzioneranno le misure di contenimento e anche quale sarà la situazione nel resto del mondo quando la Lombardia inizierà ad uscire dalla crisi". Per garantire la ripresa economica, Sala ha infine indicato tre "pilastri": "Ossigeno immediato per imprese, lavoratori e famiglie, sostegno alla riconversione dell'economia, volano sulle infrastrutture, su questo occorre concentrare gli sforzi. Serve tanta liquidità sui mercati e per questo è necessario un Governo che punti i piedi con l'Europa e un'Europa che risponda", ha concluso.

15:33 - Morto maresciallo dei carabinieri nel Bergamasco

A Sovere, sul lago d'Iseo, ha perso la vita il maresciallo maggiore Fabrizio Gelmini, deceduto a 58 anni per il coronavirus. Il militare lavorava alla stazione dell'Arma di Pisogne, nel Bresciano. La sua morte ha suscitato grande commozione e cordoglio sia a Pisogne, sia a Sovere, dove il militare dell'Arma abitava: era conosciutissimo e molto apprezzato. Lascia la moglie e due figli, di 22 e 18 anni.  

14:18 - Bergamo: autista 118 primo caduto sul lavoro per Inail

Diego, autista 46enne del 118 in servizio alla Soreu di Bergamo morto la notte del 13 marzo per colpa del Coronavirus, è il primo “caduto sul lavoro” per Covid-19 riconosciuto dall'Inail. Per questo motivo, la moglie Marika e il figlio Alessio dovrebbero avere diritto ad una rendita annua di circa 20mila euro. La modalità è la stessa valida per qualsiasi vedova e orfano di una vittima del lavoro. Lo riporta il quotidiano La Repubblica.

14:13 - Moda, sfilate Milano Uomo rinviate a settembre

La Camera Nazionale della Moda Italiana ha annunciato in una nota che le sfilate e le presentazioni di Milano Moda Uomo, previste dal 19 al 23 giugno, si svolgeranno in occasione dell'edizione di Milano Moda Donna di settembre 2020. "La decisione - si legge nel comunicato - si è resa necessaria a causa della difficile situazione determinata dal diffondersi della pandemia Covid-19. Stiamo tuttavia lavorando a nuovi formati digitali ed a nuove modalità di incontro per dar vita, nei giorni previsti da Milano Moda Uomo, ad altri momenti di narrazione, piattaforme b2b e b2c a beneficio dei brand, delle aziende del lusso e di tutti gli attori del sistema.

14:09 - Monza, due aree della Candy Arena convertite per aiuti

Vero Volley Monza in prima linea per la lotta al Coronavirus. Il Consorzio del presidente Alessandra Marzari, medico al Niguarda di Milano, ha trasformato due aree della Candy Arena per fare fronte all'emergenza. Da una parte è sorto il centro di distribuzione di 30mila mascherine chirurgiche, donate da un gruppo di industriali brianzoli per sostenere le necessità della Protezione Civile e delle case di riposo locali. Dall'altra invece è nato un laboratorio per sperimentazione delle maschere da snorkeling (donate da Decathlon) convertite in respiratori contro il Covid-19.

13:31 – A Bergamo apre secondo albergo per contagiati

A Bergamo dopo il Winter Garden Hotel di Grassobbio, un secondo albergo si trasforma in struttura per ospitare i malati di Covid meno gravi, quelli cioè o dimessi dall'ospedale ma non ancora negativi e quelli che non possono stare in isolamento a casa. Si tratta dello Starhotels Cristallo Palace, ceduto in comodato d'uso a titolo gratuito. Ieri è stata sottoscritta la convenzione fra l'Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, la proprietà dell'albergo e la società Le Rondini srl che si occuperà dell'erogazione delle prestazioni socio-sanitarie. In questo modo si aggiungono 100 posti letto ai 140 già disponibili al Winter Garden. Alle spese per la gestione (cioè quelle alberghiere come vitto e alloggio e quelle sanitarie) l'Ats farà fronte con i soldi delle donazioni arrivate proprio a questo scopo. "Siamo a fianco delle strutture sanitarie e amministrative di Regione Lombardia - ha assicurato Elisabetta Fabri, Presidente e AD di Starhotels - Questi sentimenti sono condivisi da ciascun componente del Gruppo Starhotels". " Si tratta di un progetto che dovrebbe costituire un modello da imitare anche altrove - ha aggiunto Roberto Rao, ad delle Rondini -, per dare risposte concrete e rapide al problema delle dimissioni dagli ospedali".

13:24 – Al supermercato in un altro comune per le offerte: multato

Ha spiegato ai carabinieri di Canneto sull'Oglio (Mantova) che doveva uscire dal comune per andare a fare la spesa in un supermercato che aveva offerte migliori, ma la voglia di risparmiare è costata cara a un uomo che è stato multato dai carabinieri con le nuove sanzioni previste per chi viola le direttive sul Coronavirus. Multa dunque che va dai 400 ai tremila euro.

13:19 – Sindaco di Brescia: “Servono altri medici”

"Il Governo ha mandato 14 medici in Lombardia e alla Regione chiediamo quanti ne arrivano a Brescia dove c'è una forte carenza di personale". È quanto chiede il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono. "C'è una richiesta dei medici di base della provincia di Brescia: fare i tamponi ai pazienti a casa con sintomi covid. No ai tamponi a tutti ma a questa platea di persone sì" ha detto Del Bono che poi chiede che le Regioni vicine alla Lombardia prendano pazienti bresciani in terapia intensiva. "Se esiste ancora il servizio sanitario nazionale - è il pensiero del sindaco di Brescia - è arrivato il momento di verificarlo".

13:16 – In gravi condizioni la donna che si è spostata da Pavia a Modica in aereo

È stata trasferita in rianimazione dalla divisione Malattie infettive dell'ospedale Maggiore di Modica la 73enne partita da Pavia domenica scorsa e che ha raggiunto la città ragusana volando da Milano a Catania con scalo a Roma e poi arrivata in taxi a casa sua. Le sue condizioni si sono aggravate e si è reso necessario il suo trasferimento in Rianimazione. Sulla sua vicenda balzata alla cronaca dopo il video sui social del sindaco di Modica Ignazio Abbate che l'ha accusata di aver violato la quarantena, arriva anche la precisazione del direttore regionale degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera-Servizi assistenza sanitaria naviganti (Usmaf-Sasn), Claudio Pulvirenti: "All'arrivo all'aeroporto di Catania di domenica scorsa, la signora non presentava né linee di febbre, ne ha riferito di stare male al personale dell'aeroporto addetto ai controlli sanitari". Anche i figli in risposta al sindaco Abbate hanno affermato che "la loro mamma non era affatto in quarantena a Pavia". Per fare luce su questa vicenda intanto la Procura di Ragusa ha aperto un fascicolo.

13:13 – Fabrizio Sala: “Diminuito il tasso di crescita del contagio”

“I dati sul numero dei contagi da coronavirus vanno valutati con una media di 3-5 giorni, noi lo stiamo facendo insieme agli scienziati e alle università. Abbiamo visto negli ultimi 4-5 giorni che l'accelerazione, il tasso con il quale sale il contagio, è sicuramente diminuito", ha spiegato il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, in collegamento con Sky TG24. "Il picco sarà tanto più vicino a noi in termini di tempo quanto più opereremo l'isolamento sociale. Bisogna assolutamente stare in casa, non si esce se non per estrema necessità. Più ci sforziamo adesso, prima usciremo da questo periodo di crisi", ha raccomandato Sala. In Lombardia, oltre alle attività essenziali, "è in corso una piccola riconversione economica: stiamo producendo mascherine ma produrremo anche ventilatori polmonari", ha aggiunto il vicepresidente della Regione. "Le nostre università e le nostre aziende stanno cominciando a mettere a punto dei nuovi tipi di ventilatori per le terapie intensive" ha detto Sala, sottolineando che nell'emergenza "tutti stanno dando una mano, la risposta del popolo lombardo è importante, insieme a tutta la solidarietà che stiamo ricevendo dal resto d'Italia e dal resto del mondo".

13:03 - A2A avvia produzione di valvole per maschere di emergenza

A2A Ambiente, società del Gruppo A2A, ha avviato presso l’impianto di selezione delle plastiche di Cavaglià (BI) la produzione di valvole per le maschere d’emergenza utilizzate per fronteggiare il Covid-19. La valvola “Charlotte”, creata dall'impresa bresciana Isinnova, consente di realizzare una maschera respiratoria d'emergenza modificando quella da snorkeling attualmente in commercio. Una volta modificate, le maschere saranno distribuite agli ospedali grazie al coordinamento della Protezione Civile di Brescia. A2A Ambiente si è resa disponibile a collaborare per la produzione delle valvole ed ha prontamente attivato le due stampanti 3D installate presso l’impianto di Cavaglià. Dopo appena 48 ore, le prime 30 Charlotte stampate da A2A sono state consegnate a Brescia: da qui Isinnova, di concerto con la Protezione Civile, distribuirà le valvole e le maschere alle strutture ospedaliere di Brescia e ad altre realtà. Gli ospedali del Bresciano hanno infatti richiesto la fornitura di 500 maschere di emergenza. L'impianto di Cavaglia, realizzato da A2A Ambiente, è uno dei siti più tecnologici d’Europa in grado selezionare e dividere 13 tipi di plastiche differenti, per una capacità complessiva di 45.000 tonnellate all’anno trattate.

12:19 – Club Medici lancia l'operazione #KillCovid

Club Medici, tra le più grandi associazioni mediche italiane, convenzionata con gli Ordini Professionali dei Medici, fa partire l’operazione nazionale: #KillCovid. L’Associazione ha infatti deciso di aprire una campagna di contributo economico continuativo a sostegno degli Ospedali che, in prima linea e tra mille difficoltà, portano quotidianamente avanti la loro battaglia di contrasto al covid19. La campagna è iniziata il 25 marzo e proseguirà per tutto il periodo di emergenza coronavirus. Come segnale di lancio dell’operazione #KillCovid, l’Associazione ha bonificato subito i primi 10.000 euro all’Ospedale di Bergamo Giovanni XXIII. La campagna prevede che, a partire dal 25 marzo, per ogni nuova iscrizione o rinnovo all’Associazione, una quota parte verrà destinata agli Ospedali per i bisogni più urgenti. L’entità di tale quota dipenderà dal numero degli iscritti e dei rinnovi, ma non sarà comunque mai inferiore ai 10.000 euro al mese. Mensilmente, quanto raccolto, verrà versato alle strutture sanitarie di volta in volta individuate. “Non si tratta quindi di una donazione spot fine a se stessa, ma di un sostegno continuo che vogliamo garantire per tutto il tempo dell’emergenza, grazie ai nostri soci e a tutti quelli che lo vorranno diventare” commenta il Presidente Vincenzo Pezzuti. Gli iscritti all’Associazione hanno accolto con entusiasmo e convinzione questa nuova e straordinaria azione di responsabilità sociale del Club che si innesta su un filone già tracciato dai progetti di “Biblioteca in Ospedale” e “Cultura è Salute”. L’Associazione è convinta che molti medici avranno una ragione in più per iscriversi al Club e far crescere così il livello delle donazioni, che potranno essere integrate anche con versamenti liberi a prescindere dalle iscrizioni al Club Medici. il 100% di tali versamenti sarà devoluto alla stessa causa. 

11:13 – Ats Brescia: “30-50 morti al giorno in più oltre a quelli ufficiali”

"Oltre ai decessi ufficiali a Brescia riteniamo ce ne siano tra i 30 e i 50 in più al giorno di persone che alle quali non è stato fatto il tampone ma che riteniamo essere morte per Covid", ha detto il direttore generale di Ats Brescia, Claudio Sileo, nel corso di una trasmissione dell'emittente bresciana Teletutto. "Stando ai dati degli uffici della nostra anagrafe in città paragonando marzo dello scorso anno con marzo 2020 i morti sono raddoppiati" ha aggiunto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Ad oggi, considerando solo i dati di Ats Brescia, i deceduti per Covid sono 1063 che diventano 1114 calcolando i dati forniti da Ats della Montagna.

11:08 – Percassi: “Bergamo non deve mollare”

"Noi, come popolo siamo abituati a non mollare. Bergamo non deve mollare, quella bergamasca è gente un po' chiusa ma tanto generosa ed è abituata a lottare senza mollare mai, anche se è una cosa che non si è mai vista e non si è mai verificata", Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta è intervenuto questa mattina su RTL 102.5 per parlare di Bergamo, tra le città più colpite dal Coronavirus.

11:05 – Gori: “Ospedale campo pronto mercoledì”

"Ho notizia che per mercoledì sarà completato ma voglio vedere a che punto siamo", per questo il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, come ha spiegato lui stesso a Rtl 102.5, ha deciso di fare una ricognizione all'ospedale da campo in allestimento in fiera. "Ci sarà un raccordo operativo con l'Ospedale Papa Giovanni ma - ha aggiunto Gori - ci sarà anche una squadra di Emergency specializzata in cure intensive, sono arrivati trentadue operatori sanitari militari russi, sono medici e infermieri divisi in otto squadre da quattro e sono loro che completeranno lo staff di questo luogo fondamentale per noi che serve a dare sollievo alle strutture ospedaliere che sono al limite delle loro possibilità".

10:46 - Coppia anziani riunita dal medico in ospedale

Una coppia di anziani ricoverata senza saperlo nello stesso ospedale, dopo aver contratto il Coronavirus, è stata riunita da una dottoressa che lo ha scoperto e ha fatto in modo di farli spostare nella medesima stanza. La bella storia arriva dall'ospedale di Melzo, in provincia di Milano. "Il marito, 85 anni, era ricoverato da circa una settimana - ha raccontato dall'ANSA la dottoressa Flavia Musco - mi ha chiesto di poter parlare al telefono con la moglie, disabile, perché non hanno il telefonino". Quando la dottoressa ha chiamato a casa loro, la badante che aiuta la coppia le ha risposto che anche la moglie era stata ricoverata, nello stesso ospedale. "Ho cercato la signora, era stata sistemata in un altro reparto - ha proseguito la dottoressa- dopo aver verificato che anche le sue condizioni fossero idonee per un trasferimento di reparto, li abbiamo riuniti in modo che possano trascorrere la degenza insieme".

10:39 - Sindaco di Crema: “Sono 28 i ricoverati nell'ospedale da campo”

Sono 28 i malati di coronavirus, 22 uomini e 6 donne, ricoverati all'ospedale da campo di Crema. Il dato, aggiornato alle 8 di questa mattina, è stato fornito dal sindaco, Stefania Bonaldi, sottolineando che è diventato "di fatto un reparto in più" dell'Ospedale Maggiore, "gestito sotto la direzione dei nostri sanitari ospedalieri, ma con integrazione, sia lì che negli altri reparti, anche dei medici ed infermieri cubani, per garantire una omogenea applicazione di protocolli e cure". La struttura allestita nel parcheggio di fronte al pronto soccorso fa i conti anche con il rischio di pioggia. "Date le previsioni meteo incerte, l'Esercito ci ha chiesto di potere provvedere a ripulire i tombini e le caditoie nel pressi in tutta la zona dell'Ospedale da campo, per prevenire eventuali situazioni di allagamento", ha spiegato il sindaco, ringraziando Padania Acque che procederà all'intervento.

10:25 – Fondazione studi consulenti: “Attività ferme per 1,6 milioni di lombardi”

Attività lavorativa ferma per 1,6 milioni di lavoratori della Lombardia, a seguito delle chiusure previste dagli ultimi provvedimenti governativi: il 28,8% degli occupati risiede a Milano (464.000), il 15,2% a Brescia (244.000) e il 12,4% a Bergamo (199.000). Sono questi i dati rilevati dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro, spiegando che, globalmente, su 100 addetti, il 37,5% "resta a casa per decreto", ma la percentuale non tiene conto di tutte le attività che non rientrano nella 'lista Ateco', ma i cui titolari hanno deciso di fermarsi autonomamente. Il 42,6% degli occupati interessati dai decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, riporta il dossier, opera nel manifatturiero (687.000), 'in primis' nella fabbricazione di prodotti di metallo (11% del totale dei lavoratori ora a casa), nella fabbricazione di macchinari (8,1%) e a seguire nel comparto metallurgico (4%).

8:02 - Il sindaco di Codogno: "Ripreso trend ieri interrotto"

"Sicuramente riprende un trend che si è interrotto ieri in un modo che ci ha sorpreso. Oggi, nonostante l'alto numero dei tamponi, abbiamo registrato un solo caso di positività. Mi auguro domani di ritrovare il tanto sperato zero". Così Francesco Passerini, sindaco di Codogno, uno dei comuni della ex zona rossa del lodigiano e quello in cui è stato accertato il primo caso di Coronavirus in Italia, ha commentato i dati comunicati nel pomeriggio sui contagi e i decessi. I contagi dopo un + 6 sono calati a +1. A Castiglione d'Adda, dove l'indice delle persone positive e dei decessi rispetto al numero di abitanti è il più alto dei comuni della ex zona rossa, oggi il trend è stato pari a zero. "Una rondine non fa primavera - aggiunge Passerini - ma sono segnali. Noi continuiamo comunque a non abbassare la guardia". Anche a Casalpusterlengo il numero dei nuovi positivi negli ultimi giorni si è stabilizzato: l'altro ieri +1, ieri + 0 e oggi +1. "Spero che questi dati vengano confermati nel lungo periodo. - commenta il sindaco della cittadina Elia Delmiglio -. Se così fosse, è il risultato degli sforzi fatti da oltre un mese" dagli abitanti. "La percezione - prosegue Delmiglio - è che si sentono meno ambulanze in giro e che i malati a casa sono diminuiti".