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Coronavirus Milano, controlli sulle arterie stradali: una denuncia

Lombardia

Proseguono i controlli delle forze dell’ordine su chi si è messo in viaggio. I carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito verifiche su 257 persone. Armani chiude hotel e negozi nel capoluogo lombardo

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Proseguono i controlli delle forze dell’ordine su chi si è messo in viaggio, in ottemperanza alle disposizioni governative che limitano gli spostamenti dei cittadini allo stretto necessario a causa dell'emergenza covid (LA DIRETTA - LA SITUAZIONE IN ITALIA). I carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito verifiche su 257 persone intercettate lungo le principali arterie stradali di tutta la provincia. Una persona è stata denunciata ai sensi dell'art 650 del codice penale nel territorio di San Donato Milanese (Milano), poiché stava viaggiando a bordo della propria auto senza alcuna giustificazione. Il 60 per cento delle persone controllate invece - spiegano i militari - oltre a essere in possesso dell'autocertificazione, ha esibito spontaneamente i documenti che giustificavano la necessità del viaggio. I controlli continueranno su tutto il territorio fino a cessata emergenza.

Prosegue l'attività del mercato agroalimentare

Il mercato agroalimentare di Milano prosegue regolarmente l'attività di vendita all'ingrosso, anche se rispetto alla settimana scorsa si registra un calo del 9 per cento degli accessi complessivi mentre sono aumentati del 3% i trasportatori. Le merci vengono consegnate regolarmente, garantendo l'approvvigionamento di prodotti freschi alla filiera alimentare cittadina. Sogemi, società controllata del Comune di Milano, d'intesa con le associazioni di grossisti e produttori agricoli ha disposto lo svolgimento all'interno del mercato delle sole attività strettamente necessarie al corretto svolgimento delle attività e di sospendere l'apertura al pubblico del mercato per sabato 14 marzo. Inoltre è stata programmata un'attività di igienizzazione e sanificazione giornaliera di tutte le aree in cui vi è attività di commercio di prodotti alimentari.

Denunciato 68enne che vagava sui binari di Milano Cadorna

Gli agenti della Polfer di Milano Cadorna hanno denunciato a piede libero un italiano di 68 anni per violenza. minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto d'indicazioni sull'identità personale ed inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. L'uomo è risultato inottemperante alle misure urgenti in materia di contenimento dell'emergenza coronavirus, che interessa anche gli scali ferroviari. Gli agenti, durante il servizio di prevenzione e repressione dei reati nella Stazione FNM di Milano Cadorna, hanno notato lungo i binari il soggetto che, dopo essere stato avvicinato dai poliziotti, ha cominciato ad inveire contro di loro, offendendoli. L’individuo ha minacciato e spintonato i poliziotti che, utilizzando mascherine e guanti in lattice, lo hanno accompagnato negli uffici di Polizia. Grazie agli accertamenti è emerso che il 68enne aveva vari precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio. L’anziano è stato denunciato e a suo carico è stato richiesto il foglio di via obbligatorio dal Comune di Milano.

Armani chiude negozi e hotel a Milano

Il Gruppo Armani ha deciso di chiudere temporaneamente, dalle 18 di oggi, negozi, ristoranti e hotel a Milano. Lo anticipa lo stesso gruppo all'ANSA, in una nota: "A fronte delle recenti evoluzioni dei contagi da coronavirus in Lombardia e in continuità con le misure preventive finora adottate per non esporre ad alcun rischio la salute di dipendenti e clienti, il gruppo Armani comunica la chiusura temporanea dei propri negozi, ristoranti e hotel di Milano".
Armani è stato il primo, durante l'ultima settimana della moda, lo scorso 23 febbraio, a scegliere la formula della sfilata a porte chiuse, senza pubblico, e ha poi donato 1 milione e 250mila euro agli ospedali e alla protezione civile.

Festa di laurea in area verde milanese: denunciati

Festeggiano in una area verde la laurea della figlia assieme agli amici, denunciati dai carabinieri per aver fatto un assembramento non necessario e autorizzato. Succede a Pessano con Bornago, paese da 10mila anime alle porte di Milano. Dieci persone sono ora nei guai per non aver rispettato il decreto sul coronavirus. Questa mattina verso l'ora di pranzo il ritrovo in viale Fulvio Testi, in un piccolo parchetto in una zona residenziale. La festeggiata è vestita di rosso, con la corona d'alloro in testa. La famiglia ha i coriandoli da lanciare e lo spumante da aprire. Una celebrazione in piena regola, tutti ammassati, senza quindi rispettare le nuove disposizioni. Qualche cittadino responsabile, però, allerta i carabinieri della Compagnia di Cassano d'Adda che arrivano proprio allo sparo dei coriandoli, rovinando la festa. Inutile il tentativo di dare spiegazioni, i dieci vengono portati in caserma.