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Calcio, ragazzo ucciso e gettato nel canale: disposta l’autopsia

Lombardia
L'intervento dei vigili del fuoco durante il ritrovamento del cadavere del 20enne nel canale (ANSA)

Saranno gli accertamenti sul cadavere a chiarire le cause della morte del 20enne trovato morto la notte di giovedì 16 gennaio nel Naviglio Civico Cremonese. Il cugino, ritenuto colpevole per il suo omicidio dagli inquirenti, si trova in carcere

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Sarà l'autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni, a chiarire le esatte cause della morte di Erion Morina, il 20enne kosovaro ucciso la notte di giovedì 16 gennaio a Calcio (in provincia di Bergamo) e poi gettato nel Naviglio Civico Cremonese. Gli accertamenti sul cadavere stabiliranno se il giovane (che abitava vicino al luogo in cui ha perso la vita, aveva i documenti in regola, faceva il muratore e aveva precedenti contro il patrimonio) è deceduto per la caduta nel canale oppure perché colpito con qualche oggetto.

Il cugino del 20enne in carcere per omicidio

In carcere per l'omicidio, nel frattempo, è finito il cugino della vittima ritrovata nel canale: M.M., coetaneo e suo connazionale. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato proprio lui, al termine di una lite, a colpirlo con un oggetto appuntito, un punteruolo o un coccio di bottiglia molto affilato, e poi a gettarlo in acqua.

La ricostruzione della vicenda

Secondo quanto emerso, Erion Morina avrebbe litigato con il cugino all'interno di un bar di viale Papa Giovanni XXIII, attorno all'1.30 di giovedì 16 gennaio. Il giovane sarebbe poi stato ferito all'esterno del locale, trascinato per una cinquantina di metri e scaraventato nel canale. Il percorso dal bar al parapetto del Naviglio Civico Cremonese presentava una lunga scia di sangue sul marciapiede.