Secondo il direttore generale Gianmarco Trivelli "non è stata meningite, ma una infezione generalizzata fulminante non prevedibile. Il liquor era pulito e le meningi intatte. I funerali saranno celebrati lunedì alle 14.30 a Villongo, nella Bergamasca
"Non è stata meningite, ma una infezione generalizzata fulminante non prevedibile", ha spiegato il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, Gianmarco Trivelli, riferendosi alla studentessa di 19 anni morta nella notte del due dicembre dopo un malore accusato sui banchi dell'Università Cattolica di Brescia. "Il liquor era pulito e le meningi intatte - ha spiegato Trivelli -. Il batterio all'origine di questa infezione è il meningococco di tipo C". Dopo l'autopsia eseguita questa mattina, il sostituto procuratore, Lorena Ghibaudo, ha firmato il nullaosta alla sepoltura. "Domani Veronica torna a casa", ha affermato la mamma della ragazza, la quale aveva lanciato un appello chiedendo di fare chiarezza sulla vicenda. I funerali saranno celebrati lunedì alle 14.30 a Villongo, in provincia di Bergamo, dove la ragazza abitava.
La nota degli Spedali Civili di Brescia
"Da parte nostra stiamo comunque rivedendo, unitamente ai professionisti interessati, il percorso della paziente sotto i diversi profili clinico-assistenziale, organizzativo, documentale e relazionale", si legge in una nota della direzione degli Spedali civili di Brescia. "Anche tutti noi, come i familiari, di fronte a un così tragico evento, non possiamo non porci la domanda se avremmo potuto fare qualche cosa di più o di diverso per impedire la morte della giovane. Allo stato attuale delle conoscenze e sulla base dei primi approfondimenti esperiti - spiega l'ospedale - resta la diagnosi di shock settico originato da Neisseria Meningitidis di Gruppo C, non esitata in evidenza clinica di meningite, e appare che la sequenza degli interventi effettuati è stata completa e adeguata".