ArcelorMittal, si cerca un accordo per evitare stop dell'ex Ilva: udienza verso il rinvio

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Secondo quanto emerso il dibattimento sarà rimandato soltanto se non ci sarà pericolo che il gruppo franco-indiano possa andare avanti nello stop all'attività produttiva dello stabilimento di Taranto 

Dopo l'incontro di venerdì scorso tra i vertici di ArcelorMittal e il Governo, che ha aperto la strada a trattative per far proseguire l'attività di gestione degli stabilimenti siderurgici da parte del gruppo, l'udienza del procedimento sul ricorso cautelare di mercoledì potrebbe essere rinviata. Questo quanto si apprende da fonti qualificate.

L'udienza a Milano

Per i commissari dell'ex Ilva il via libera al rinvio del procedimento potrà arrivare solo se non ci sarà pericolo che ArcelorMittal possa andare avanti nello stop all'attività produttiva. E potrà, poi, anche esserci un secondo rinvio della nuova udienza che verrà fissata, se non sarà stato raggiunto ancora un accordo tra le due parti e il Governo per la prosecuzione delle attività, ma se lo stesso accordo sarà in via di definizione senza il blocco della produzione. I legali di ArcelorMittal hanno tempo fino alle ore 13 di oggi per depositare un atto per rispondere al ricorso cautelare d'urgenza dei commissari. ArcelorMittal già nei giorni scorsi aveva depositato un atto di citazione, con l'udienza fissata per maggio, per chiedere ai giudici di dichiarare il recesso dal contratto di affitto dell'ex Ilva.

Le indagini dei pm milanesi

Venerdì scorso i pm milanesi, che indagano sul fronte penale per i reati di distrazione di beni del fallimento Ilva, aggiotaggio informativo e omessa dichiarazione dei redditi, hanno depositato al presidente della sezione imprese, Claudio Marangoni, il loro atto di intervento nel procedimento civile. La Procura, associandosi al ricorso dei commissari dell'ex Ilva e riportando una serie di testimonianze di manager anche di ArcelorMittal raccolte nei giorni scorsi, ha chiesto al giudice una "pronuncia" che imponga al gruppo "di astenersi dalla fermata degli impianti e di adempiere fedelmente e in buona fede alle obbligazioni assunte", ossia di rispettare il contratto d'affitto.  

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