Il gruppo di San Donato Milanese prevede di raddoppiare a 400 milioni di euro gli investimenti nei business della transizione energetica. In questo ambito "Taranto può essere interessante, un candidato ideale", ha detto l’ad Marco Alverà
Snam, Società Nazionale Metanodotti, gruppo di San Donato Milanese, potrebbe investire fino a 40 milioni di euro a Taranto nell'ambito di progetti per la transizione energetica. Lo ha detto l'amministratore delegato Marco Alverà precisando che il gruppo "non opera nell'acciaio". Quello di Taranto, anche dopo l'annunciato addio di ArcelorMittal, è secondo Alverà "un tema delicato, ci stiamo lavorando da mesi come su altre città, abbiamo incontrato gli amministratori locali mentre con Cassa Depositi e Prestiti ci sentiamo quotidianamente su tanti temi come con il Governo".
Gli investimenti green
Snam prevede di raddoppiare a 400 milioni di euro gli investimenti nei business della transizione energetica. Allo scopo ha effettuato due acquisizioni, una già perfezionata e l'altra in via di definizione, nelle infrastrutture di biometano e prevede il lancio di una 'business unit' sull'idrogeno. Il gruppo ha inoltre annunciato, come parte degli investimenti, il supporto a un progetto di riforestazione urbana del Comune di Milano, ForestaMi, e ad altre iniziative a Genova e Napoli. "Rafforziamo il ruolo di Snam nella transizione energetica", ha commentato Marco Alverà. In particolare, l'attenzione del gruppo è focalizzata su "efficienza, qualità del servizio, riduzione delle emissioni e sviluppo dei territori".
Le possibili iniziative a Taranto
"Abbiamo in programma una serie di investimenti - ha continuato Alverà - che possono arrivare fino a 40 milioni di euro, parte dei 400 dedicati alla transizione energetica". In questo ambito "Taranto può essere interessante, un candidato ideale non solo perché c'è un'esigenza, ma anche per l'attenzione che c'è, che consentirebbe di aumentare gli investimenti con ritorno". Alverà ha parlato di una "tipologia di investimento che ci piace moltissimo" e tra le possibili iniziative, "di cui non abbiamo ancora individuato l'area", ha citato "Lng (gas naturale liquefatto) in piccola scala perché c'è il porto e Cng (gas naturale compresso), per far funzionare i mezzi pubblici e privati a metano, l'efficienza energetica e il biometano". "Abbiamo una lista ricca e dettagliata di investimenti - ha aggiunto - sta a noi scegliere se partire da una città piuttosto che un'altra".