Brescia, Tribunale Riesame si riserva sulla richiesta di scarcerazione di Felice Maniero

Lombardia
Felice Maniero (ANSA)

L’ex boss della Mala del Brenta non si è presentato in aula questa mattina, nonostante ieri avesse comunicato la sua decisione di rilasciare ai giudici una dichiarazione spontanea 

Il Tribunale del Riesame di Brescia si è riservato di decidere sulla richiesta di annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare presentata questa mattina dall'avvocato Luca Broli, legale di Felice Maniero (CHI E’), l’ex boss della Mala del Brenta arrestato il 18 ottobre con l'accusa di maltrattamenti sulla compagna. A differenza di quanto annunciato, stamane Maniero non si è presentato in aula - con grande sorpresa del suo avvocato -, nonostante ieri avesse comunicato la sua decisione di rilasciare ai giudici una dichiarazione spontanea.

Le dichiarazioni di Maniero al Gip

Secondo Broli, la misura dell'arresto in carcere è ritenuta sproporzionata, anche se l’ex boss ha ammesso davanti al Gip alcuni episodi di violenza fisica e psicologica. "Non sono una persona violenta da oltre 25 anni. Mai avrei voluto attirare l'attenzione su di me con il rischio di tornare in carcere lasciando sola mia figlia”, aveva dichiarato al giudice Luca Tringali, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare.

L’arresto

L'arresto è scattato dopo la denuncia della compagna, 47 anni, la quale ha raccontato i maltrattamenti fisici e psicologici che è stata costretta a subire. Da questa estate, la donna viveva in una comunità protetta come chiesto e ottenuto in seguito a quello che, a sua detta, è stato l'ennesimo episodio di violenza. Da quanto trapela, l'ex boss della Mala del Brenta al momento dell'arresto è scoppiato in lacrime. "Faccia d'angelo", così era chiamato, da tempo viveva in un quartiere residenziale di Brescia con una nuova identità.

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