Fridays for Future, a Milano 150mila persone alla manifestazione
LombardiaAllo sciopero globale, ideato per sollecitare politiche contro i cambiamenti climatici, stanno partecipando studenti di ogni età, dalle elementari all'università, ma anche bambini più piccoli accompagnati dai genitori o dai nonni
Studenti in piazza
Allo sciopero globale, ideato per sollecitare politiche contro i cambiamenti climatici, hanno partecipato studenti di ogni età, dalle elementari all'università, ma anche bambini più piccoli accompagnati dai genitori o dai nonni. Per aderire al corteo le persone sono giunte da tutta la provincia di Milano. Presenti anche gli studenti del Politecnico, con un lungo lenzuolo su cui hanno stampato i risultati di una ricerca svolta con i docenti sulla curva del cambiamento climatico dal pleistocene a oggi. "Se l'umanità non agirà adesso - è la loro tesi scritta sul grafico - causerà danni irreversibili alla vita sulla Terra, che si estenderanno per migliaia di anni".
Il sindaco Sala: "Siamo alleati con i giovani"
Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è sceso in piazza e si è unito per un tratto al corteo degli studenti di #FridaysForFuture. "Qualcuno sicuramente storcerà il naso, ma condivido la loro manifestazione, le loro motivazioni e le loro preoccupazioni - ha spiegato il sindaco in un post sulla sua pagina Facebook -, perché la lotta contro i cambiamenti climatici, in difesa dell'ambiente, non ci vede rivali, semmai alleati". Sala ha annunciato che inviterà una delegazione dei ragazzi che hanno manifestato a Palazzo Marino in Consiglio Comunale, "perché qualcosa lo stiamo facendo, ma insieme possiamo fare sicuramente di meglio. Partiamo da piccole azioni e cambiamo le coscienze e il mondo. Ma insieme". Infine Sala ha parlato del ruolo delle istituzioni nella battaglia per combattere il cambiamento climatico. "Diciamo spesso che le istituzioni devono stare vicino ai cittadini, ascoltarli e trovare soluzioni per migliorare la loro qualità di vita. Credo che sia giunto il momento di passare, anche in questo caso, dalle parole ai fatti - ha aggiunto -: sono i nostri figli, il futuro della nostra comunità, della nostra città e del nostro Pianeta a chiederlo".
Sosta davanti all'Agenzia delle entrate
Il governo "è complice del riscaldamento globale". L'accusa arriva dai manifestanti del Fridays for Future ed è stata lanciata davanti alla sede dell'Agenzia delle entrate, dove il corteo ha effettuato una sosta. Sono stati stesi due striscioni con le scritte 'Basta incentivi al fossile! Giustizia climatica: chi si è arricchito inquinando deve pagare la riconversione' e 'Il governo finanzia il fossile per 18 miliardi l'anno. Investiamoli in istruzione, salute, trasporti, territorio'.
Concluso il corteo in piazza Duomo
Il corteo si è concluso con un pianeta di cartapesta di un paio di metri che ha preso fuoco, generando nell'aria fumo e cenere. "Abbiamo inquinato un po' ma nulla rispetto a governi e multinazionali", ha spiegato sorridendo Miriam Martinelli, portavoce del movimento italiano. "Questo è il simbolo del nostro mondo che sta bruciando, come dice Greta Thunberg la nostra casa è in fiamme e noi la vogliamo salvare. Non c'è un pianeta B, salviamo questo qui", hanno urlato al microfono gli speaker.