Il leghista, presidente dell'associazione Lombardia Russia, è indagato per corruzione internazionale e si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di oggi
Gianluca Savoini, il leghista presidente dell'associazione Lombardia Russia indagato per corruzione internazionale, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande dei pm di Milano.
L'interrogatorio di Savoini
Da quanto è trapelato Savoini si è presentato nella sede del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza in via Fabio Filzi a Milano, accompagnato dal suo avvocato. In quella saletta, usata dai pm per inchieste delicate e delle quali non si vuol far trapelare nulla, il presidente dell'associazione Lombardia Russia, ha fatto sapere di non voler rispondere ad alcuna domanda.
Proseguono le indagini
L'attività istruttoria dovrebbe andare avanti con la convocazione, non si sa se come persona informata sui fatti o indagato, di Gianluca Meranda, il legale che ha spiegato di essere stato uno degli altri due italiani presenti alla presunta trattativa sulla compravendita di petrolio. Da quanto si è saputo Meranda non avrebbe ancora ricevuto alcuna convocazione.