Metro Milano, nuova frenata brusca a Cassina de' Pecchi: due feriti

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

È il terzo episodio simile in pochi giorni, era già successo il 4 e il 9 marzo. In questo caso la circolazione non è stata sospesa

Ennesima brusca frenata di un treno della metropolitana a Milano. È avvenuto alla fermata Cassina de' Pecchi, lungo la linea 2, nell'hinterland della città. A causa dell'accaduto sono rimaste ferite lievemente due persone. La circolazione non è stata sospesa. L'episodio è avvenuto a due giorni dall'improvvisa frenata di un treno della linea 1, all'altezza della banchina di Cadorna, in cui i contusi erano stati nove. Qualche giorno prima, il 4 marzo, un altro caso con cinque feriti, questa volta tra Piola e Loreto, fermate della linea 2.

La causa del malfunzionamento

A causare la frenata è stato il cattivo funzionamento di un apparecchiatura a bordo del convoglio. Lo comunica Atm, l'Azienda Trasporti Milanesi, società che gestisce le 4 linee sotterranee di Milano, spiegando che il "temporaneo malfunzionamento" della strumentazione "ha individuato erroneamente un semaforo rosso". Di conseguenza, quando la velocità era di circa di 25 chilometri all'ora, il treno si è bruscamente arrestato. Domenica 10 marzo, durante la conferenza stampa convocata dopo l'incidente del giorno prima, il dg di Atm, Arrigo Giana, aveva spiegato che "l'intensità della frenata è un problema che non vogliamo sottovalutare", che "il sistema rileva sempre dei fatti e si comporta in maniera corretta rispetto ai fatti che rileva" e che "un sistema ad anomalia zero non esiste".

Assessore Granelli: "Frenate brusche sono dimuite nel 2018"

"Atm sta lavorando su due aspetti - ha spiegato l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, riferendo in Consiglio comunale in merito agli episodi avvenuti a distanza di pochi giorni -. Il primo è un graduale ammorbidimento della frenata, per averla meno brusca e quindi non avere le conseguenze che ci sono state in questi giorni. Il secondo è relativo alla logica del sistema, perché si possa tarare meglio il passaggio alla frenata di emergenza". Secondo Granelli gli episodi di frenate brusche "sono aumentati in tre anni per poi diminuire nel 2018. Nel 2015 sono state 67, nel 2016 sono salite a 79, nel 2017 sono salite ancora a 109, per poi scendere nel 2018 a 83". Atm sta lavorando per "affinare il rilevamento della criticità - ha concluso l'assessore -, ma in ogni caso crediamo sia meglio avere un episodio di frenata o di rallentamento in più rispetto ad un incidente che porterebbe conseguenze più gravi".

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