Tifoso morto: autopsia dopo il 15 gennaio. Indagato il figlio del capo storico dei Boys

Lombardia
Immagini di archivio

È Alessandro Caravita il nuovo indagato nell’indagine sulla morte di Daniele Belardinelli. Gli investigatori partenopei indagano su due delle quattro macchine nel mirino della Digos. È salito a 15 il numero dei napoletani indagati 

Si terrà dopo il 15 gennaio l'autopsia sul corpo di Daniele Belardinelli, l'ultrà del Varese morto dopo essere stato investito da una o più auto durante gli scontri tra tifosi del 26 dicembre 2018, prima di Inter-Napoli, in via Novara, a Milano. Nel pomeriggio del 15 gennaio, come si legge nell'atto in corso di notifica ai legali dei 23 indagati per omicidio volontario e rissa aggravata, la Procura di Milano conferirà l'incarico ai suoi consulenti tecnici in vista dell'esame autoptico. Intanto la Procura di Milano ha indagato Alessandro Caravita, il figlio 19enne di Franco, lo storico fondatore e capo dei Boys dell'Inter. Mentre è salito a 15 il numero dei napoletani iscritti nel registro degli indagati.

Indagato figlio del capo dei Boys

Alessandro Caravita, sentito nei giorni scorsi come testimone, è stato convocato nel pomeriggio di oggi, 11 gennaio, in Questura per la consegna dell'avviso di conferimento dell'incarico, fissato per martedì prossimo, ai consulenti della Procura in vista dell'autopsia e per accertamenti irripetibili sugli abiti della vittima e sulle auto in via di sequestro. Il giovane, a differenza del padre che ha vecchi precedenti specifici, è incensurato e da quanto è stato riferito riceverà pure um'informazione di garanzia per rissa aggravata e omicidio volontario. Da quanto si è saputo tra le persone sotto inchiesta ci sono anche i quattro napoletani feriti negli scontri.

15 indagati a Napoli

È salito a 15 il numero dei napoletani iscritti nel registro degli indagati dagli inquirenti milanesi che stanno cercando di fare luce sulla morte dell'ultrà Daniele Belardinelli. A tutti, come accaduto per i precedenti otto, vengono contestati la rissa aggravata e l'omicidio volontario. Tra gli indagati ci sono anche gli ultrà del Napoli accoltellati durante i tafferugli di via Novara.

Le indagini sulle auto coinvolte

Intanto, gli investigatori partenopei stanno indagando su due delle quattro auto che si trovavano in via Novara quando sono scoppiati gli scontri, e che ora sono nel mirino della Digos. Tra martedì 8 e mercoledì 9 gennaio, gli investigatori hanno ascoltato diverse persone che facevano parte della carovana di vetture rimasta coinvolta nei tafferugli. Mercoledì 9, l'attenzione si è concentrata, in particolare, sui passeggeri di due auto, tra le quali non figurerebbe la Volvo V40 già finita sotto sequestro

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