Topolino presenta: La strada, quando Fellini incontrò Walt Disney
LifestyleIl fumetto realizzato nel 1991 da Massimo Marconi e Giorgio Cavazzano, su un'intuizione di Vincenzo Mollica, pubblicato in una versione di pregio di grandi dimensioni
Non c’è modo migliore di apprezzare un capolavoro del fumetto che con un’edizione dalle tavole enormi e piena di contenuti speciali. Così, anche per chi l’ha già letto e lo conosce a memoria, o forse soprattutto per loro, è difficile resistere alla tentazione di acquistare la versione Disney Special Books di Topolino presenta: La strada (cartonato da 64 pagine in fomato 29x38, pubblicato da Panini Comics al prezzo di 50 euro).
Una struttura peculiare
Nato da un’intuizione geniale di Vincenzo Mollica che propose l’idea a Giorgio Cavazzano, sceneggiato da Massimo Marconi e fortemente ispirata alla storia del capolavoro di Federico Fellini, Topolino presenta: La strada è un fumetto decisamente peculiare nel panorama delle parodie Disney, caratterizzato da una struttura a tre piani narrativi, con una storia di cornice ambientata nel contesto realistico del viaggio verso Los Angeles di Fellini per ritirare il premio Oscar per il suo film, una parte onirica in bianco e nero contenente la parodia vera e propria del film coi personaggi Disney nei ruoli dei protagonisti, un finale che unisce realismo e fantasia realizzando il sogno del piccolo Federico di incontrare i suoi beniamini da bambino.
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La trama
La storia si apre con Giulietta Masina che telefona da Hollywood al marito Federico Fellini per informarlo che La strada è candidato agli Oscar e ha ottime chance di vittoria. Il regista deve quindi saltare sul primo volo per Los Angeles ed è qui che incontra un bambino appassionato lettore di Topolino che lo riporta con la mente agli anni della sua infanzia. Fellini gli racconta la trama de La Strada e il bambino comincia a immaginarla con i personaggi di Topolino.
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Fellini si convince al punto dell’idea da sognare il suo film con un nuovo cast: Minnie è Gelsomina, Gambadilegno è Zampanò, Topolino è il Matto. E sul set la rivalità tra il Matto e Zampanò finisce per trascendere in quella tra Gambadilegno e Topolino, generando tensione e rovinando il film. Fellini si sveglia, atterrà a Los Angeles, va in visita a Disneyland dove si trova a vivere un nuovo sogno a occhi aperti.
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Cavazzano al servizio di Fellini
Il formato gigante permette di apprezzare pienamente lo straordinario lavoro svolto sotto il profilo artistico da Giorgio Cavazzano. Il maestro veneziano modifica il suo stile inconfondibile, che nel 1991 era già assurto a canone per la produzione Disney italiana, proponendo un character design che riporta i personaggi alle loro origini. L’intento, perfettamente riuscito, è quello di recuperare le atmosfere e le sensazioni che deve aver provato il Federico Fellini bambino davanti a quel nuovo straordinario mondo fantastico partorito dalla mente di Walt Disney. L’incontro tra gli immaginari di Fellini e Disney, perfettamente mediato dalla scrittura essenziale di Marconi e dall’arte eccellente di Cavazzano dà origine a un capolavoro della storia del fumetto italiano.