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Stagione sciistica, consigli del maestro di sci dall'attrezzatura alla preparazione fisica

Lifestyle

Federica Tofani

Sulla neve ci sono alcuni accorgimenti cui prestare attenzione. Come arrivare preparati fisicamente e tecnicamente alla ripartenza della stagione sciistica? Abbiamo sentito un esperto del settore, Piergiorgio Vidi, maestro di sci, allenatore e guida alpina a Madonna di Campiglio, che consiglia innanzitutto di indossare sempre il casco sulle piste

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Con l’arrivo del freddo e della neve sulle piste, riparte anche la stagione sciistica. Molti rimettono gli sci ai piedi dopo molti mesi di pausa, altri invece si accingono alla loro prima avventura sciistica e ci sono alcuni accorgimenti cui prestare attenzione. Come arrivare preparati a questo momento, sia al livello fisico che con l’attrezzatura giusta? Abbiamo sentito un esperto del settore, Piergiorgio Vidi, che a Madonna di Campiglio è maestro di sci, allenatore e guida alpina da oltre trent’anni. Ecco i suoi consigli.

Piergiorgio Vidi, maestro di sci

Qual è la preparazione necessaria per la prima sciata della stagione?

All’inizio della fase autunnale è consigliabile fare una preparazione atletica finalizzata ad avere le gambe, le articolazioni e il tronco preparati a ‘subire’ le forze che intervengono sullo sci, soprattutto per chi di solito conduce una vita piuttosto sedentaria. Più ci si prepara fisicamente e minori sono i possibili incidenti grazie alla muscolatura tonica.

 

Come scegliere sci e scarponi?

L’attrezzatura è legata alla conformazione fisica e al livello tecnico. Gli sci moderni degli ultimi vent’anni sono molto facili e aiutano ad effettuare il gesto tecnico però invogliano anche ad andare veloci, allora bisogna trovare un compromesso con uno sci che sia sufficientemente facile e allo stesso tempo stabile. Quello che va per la maggiore, generalizzando, è uno sci da race carving di una lunghezza di poco inferiore all’altezza dello sciatore con un raggio di curva tra i 15 e i 17 metri. Lo scarpone è molto importante, forse anche più dello sci. L’inesperto tende sempre ad acquistarne uno eccessivamente comodo, invece deve essere di taglia giusta, non un numero in più, e assolutamente non troppo confortevole e largo, altrimenti tutto ciò che noi facciamo attraverso i piedi e i micromovimenti di rotazione, viene annullato perché il piede ha troppo gioco all’interno dello scarpone. Ce ne sono di molti tipi, a seconda della performance richiesta. Per esempio sono performanti pur essendo comodi quelli con una suola ‘scolpita’ (suola Vibram) e un ‘walk’, ovvero un sistema di sgancio per poter raddrizzare il gambale e facilitare la camminata quando necessario.

 

Cos’altro serve per andare in pista sicuri?

Oltre all’abbigliamento adeguato, da indossare ‘a cipolla’ in modo da riuscire in caso di cambi repentini di temperatura a levare o mettere uno strato, è consigliato vivamente, anche se non obbligatorio, il casco. Personalmente ormai sono anni che vivo in pista con il casco sempre indossato. È come andare in moto o in bicicletta da corsa in strada, chi ha del buon senso non sale sugli sci senza indossarlo. Consiglio poi di avere sempre dietro la maschera in caso di scarsa visibilità o cattive condizioni climatiche.

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Sciatori sulle piste di Madonna di Campiglio

Quali sono gli errori da evitare?

Spesso si commette l’errore di iniziare subito senza scaldarsi a sufficienza. Si arriva a monte della pista e ci si lancia giù con entusiasmo, magari anche perché c’è ancora poca gente, ma con la muscolatura fredda. Bisogna invece dare al proprio corpo il tempo di riscaldarsi, se possibile con qualche minuto di stretching e di movimento per le articolazioni, o fare una o due piste più facili di riscaldamento a velocità moderata per poi avventurarsi su quelle più difficili anche a velocità sostenuta. Anche non rendersi conto di quale sia la velocità adatta al proprio livello di sci è un errore comune, così come sfrecciare tra la gente senza considerare i rischi per noi e per gli altri, senza prevedere le mosse delle altre persone. Bisogna essere sempre prudenti. In ultimo, non bisogna eccedere nei ‘festeggiamenti’ in baita, ossia bere troppo e anche mangiare troppo, che renderebbe la digestione più complessa.

 

Come ottenere il massimo risultato in settimana bianca?

Sicuramente con la giusta voglia, impegnandosi e arrivando sulle piste già fisicamente preparati. Avendo anche l’attrezzatura giusta e a posto: sci laminati, attacchi e scarponi consoni al tipo di sciata che abbiamo. Anche ad età avanzata si può migliorare e comunque evitare di avere una regressione tecnica. Appoggiandosi per esempio ad un maestro di sci nei primi giorni della settimana che può dare delle indicazioni su quei concetti di base sui quali ognuno deve lavorare per migliorare. Sciando poi anche da soli, durante la giornata, proseguendo il lavoro. In questo modo certamente si può ottenere una crescita tecnica.

 

Quali sono i consigli per i bambini che mettono gli sci per la prima volta?

Innanzitutto consiglio di non farli iniziare prima dei 3-4 anni di età. Poi scegliere periodi con temperature esterne gradevoli e con ridotto affollamento delle piste, per ridurre al minimo rischi e difficoltà. Sarebbe poi meglio che non fossero i genitori i loro istruttori, almeno nelle prime fasi dove è importante che vengano seguiti da un maestro di sci, da un professionista. Inoltre farei iniziare il bambino in gruppo, in modo da avere anche la parte di gioco e di amicizia. Vorrei chiudere ricordando le raccomandazioni sulla neve: rimanere sulle piste da sci, evitare le zone non gestite e i fuoripista. 

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