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John Ronald Tolkien, 50 anni dalla morte del celebre scrittore de Il Signore degli Anelli

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"Il 2 settembre del 1973 cessava la vita di John Ronald Reuel Tolkien, scrittore, accademico e filologo, studioso accanito ma soprattutto creatore di mondi inventati nei quali, però, si realizzano valori eterni", ha sottolineato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano

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A cinquant'anni dalla morte, avvenuta il 2 settembre 1973, e dall'uscita in Italia de Lo Hobbit, viene celebrato con numerosi eventi che dureranno tutto l'anno John Ronald Reuel Tolkien, nato il 3 gennaio 1892 a Bloemfontein, in Sudafrica, da genitori inglesi.

Una fama trasversale

Il maestro del fantasy è considerato uno degli scrittori fondanti della cultura di destra, apprezzato tra l'altro dalla premier Giorgia Meloni. Le sue opinioni su razza, nazionalismo e globalizzazione sono state oggetto di molti dibattiti. Allo stesso tempo però lo scrittore sudafricano ha appassionato anche Michela Murgia e molta sinistra e, all'epoca, gli hippy americani degli anni Settanta. Amato trasversalmente, continua a parlare a tutte le generazioni.

Le iniziative

In programma una grande mostra a Roma, la prima di queste dimensioni in Italia, voluta fortemente dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che la ha annunciata lo scorso luglio alla kermesse dei giovani di Fratelli d'Italia al laghetto dell'Eur, tra gli applausi del pubblico. Una serie di nuovi libri, tra cui l'edizione ampliata di un saggio critico e militante di Wu Ming 4, nuove edizioni di volumi cult, oltre a seminari, convegni, incontri. 

Due gli appuntamenti oggi, organizzati dall'Associazione Italiana Studi Tolkeniani sono a Lucca e Dozza (Bologna) dove sorge La Tana del Drago, il primo centro studi italiano dedicato a Tolkien. Al Teatro di Dozza va in scena lo spettacolo di letture tratte dalle sue opere Le Grandi Storie non finiscono mai. A Lucca un Viaggio nei paesaggi nella vita di J.R.R. Tolkien con Cecilia Barella e Roberto Arduini, un concerto d'arpa di Arthuan Rebis, e l'incontro Un tè con Tolkien a cui sarà presente Eterea Edizioni , punto di riferimento dei tolkieniani in Italia.

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La mostra e le nuove edizioni

Ma la grande attesa è per l'esposizione J.R.R.Tolkien 1973-2023 Uomo-Professore-Autore, di Alessandro Nicosia che la cura con Oronzo Cilli, membro della Tolkien Society britannica e presidente dell'Associazione Tolkeniani Italiani, che si inaugura il 14 novembre alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Promossa dal ministero della Cultura raccoglie oltre 150 opere tra foto, documenti, filmati e ricostruzioni virtuali tra cui prime edizioni dei libri di Tolkien e poi fumetti, serie animate e giochi a lui dedicati.

Le nuove uscite

L'autore dal 2000 ha venduto in Italia abbondantemente oltre il milione di copie per Bompiani, il suo editore italiano. E proprio per Bompiani è uscito quest'anno in volume unico Il Signore degli Anelli ritradotto da Ottavio Fatica, pubblicato prima in tre volumi separati. Sono appena arrivati in libreria in una nuova traduzione di Luca Manini i poemetti medievali, con materiale inedito, di Sir Gawain e il Cavaliere Verde. Ed è in uscita il 25 ottobre La strada smarrita e altri scritti (Bompiani) nella traduzione di Edoardo Rialti e Stefano Giorgianni, il quinto volume della Storia della Terra di Mezzo. Sempre il 25 ottobre arriva per la prima volta in Italia il poema Il Lai di Aotrou e Itroun (Bompiani), un viaggio nei miti e nelle leggende celtiche.

Le parole del ministro Sangiuliano

"Il 2 settembre del 1973 cessava la vita di John Ronald Reuel Tolkien, scrittore, accademico e filologo, studioso accanito ma soprattutto creatore di mondi inventati nei quali, però, si realizzano valori eterni. Oggi è giustamente considerato una delle personalità più cospicue della narrativa mondiale, ben al di là del genere fantasy in cui più volte si è cercato di 'recintare' la sua opera", ha sottolineato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "A distanza di 50 anni esatti dalla morte, la sua statura di autore è unanimemente riconosciuta. Fu un cattolico convinto che esaltò il valore della tradizione, della comunità e della storia cui si appartiene, un vero conservatore verrebbe da dire", aggiunge il ministro. Secondo Sangiuliano l'opera di Tolkien apre "il cuore alla visione di qualcosa che va oltre la prosaicità del quotidiano. Simboli universali e senza tempo, valori che ci sussurrano dentro. Tolkien riassume tutto con una celebre frase nel Signore degli Anelli: "Le radici profonde non gelano…". Ha prodotto qualcosa di antichissimo e di nuovo allo stesso tempo, cioè una mitologia universale. I suoi libri, tradotti in decine di lingue, - conclude - trasmettono generazione dopo generazione il valore della solidarietà umana, della difesa della comunità e dell'identità, oltre che della natura".

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