Suiciders e Caro Detective, doppio Lee Bermejo in fumetteria

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Gabriele Lippi

Gabriele Lippi

Dopo l'edizione a colori di Batman: Dannato e prima dell'arrivo in Italia di A Vicious Circle realizzata con Mattson Tomlin, Panini Comics pubblica due opere dell'autore californiano 

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Quello di Lee Bermejo è uno dei nomi più forti nel mondo del fumetto supereroistico americano. L’artista californiano che ormai da anni vive in Italia, col suo stile pittorico personalissimo e inconfondibile, ha segnato gli ultimi 20 anni del genere come pochi altri e lo ha fatto tutto sommato centellinando i suoi lavori. Non è uno di quei disegnatori che trovi su ogni serie, si dedica sempre più spesso a progetti speciali, bisogna attendere per poterne apprezzare il lavoro. Una cosa che vale ancora di più quando è autore unico, come mi ha spiegato durante la nostra intervista a Lucca Comics.

Due opere e una terza in arrivo

Per questo, trovarsi nel giro di poche settimane ben due suoi lavori in fumetteria è fatto piuttosto curioso e raro. E poco importa se uno – Suiciders – è la ristampa a opera di Panini Comics di una miniserie da lui realizzata nel 2015 e l’altro – Batman: Caro Detective – un’opera del tutto sui generis che si fa fatica a definire un fumetto. Sono comunque due lavori di Bermejo che sbarcano in fumetteria in contemporanea, peraltro a pochissimi mesi dall’approdo della meravigliosa edizione a colori di Batman: Dannato, presentata proprio a Lucca, e mentre l’autore è al lavoro con Mattson Tomlin sulla miniserie Boom Studios A Viciuos Circle.

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Suiciders: nella Los Angeles post Big One

Suiciders (Panini Comics, 160 pagine a colori, 17 euro) è un’opera che si inserisce in un genere decisamente esplorato, quello del post apocalittico, utilizzandolo con ambizioni di critica sociale. Racconta di una Los Angeles devastata e spaccata in due dal Big One, il terremoto che ha aperto definitivamente la faglia di San Andreas. Da una parte, protetta da confini fortificati e vigilati, è sorta New Angeles, abitata dai cittadini più ricchi che vivono nell’agio più assoluto; dall’altra è rimasta Lost Angeles, una città perduta, così come i suoi abitanti, a cui non resta che il tentativo disperato di emigrare clandestinamente verso la terra promessa di New Angeles.

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Gladiatori nelle arene

Il passatempo preferito degli abitanti ricchi e annoiati di New Angeles consiste nell’assistere agli show dei Suiciders, gladiatori che si affrontano e ammazzano nelle arene. Il più famoso di questi è Il Santo, protagonista del fumetto, con una storia personale piena di segreti e conti in sospeso. L’arte di Bermejo, la sua espressività, la sua capacità di dipingere corpi estremamente dettagliati, la fanno naturalmente da padrona su una narrazione che comunque offre spunti interessanti e che, nelle pieghe del racconto distopico, non manca di far emergere tematiche sociali importanti, dalle divisioni sociali ed economiche all’immigrazione.

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Batman: Caro Detective: una lettera per il Cavaliere Oscuro

Batman: Caro Detective (Panini Comics, 64 pagine a colori di grande formato, 25 euro) è qualcosa di completamente diverso. Non è un fumetto e non è un romanzo illustrato. Non è nemmeno strettamente un art book, per quanto forse sia la definizione a cui si avvicina maggiormente. È un omaggio di Bermejo a Batman e di Batman a Bermejo, una raccolta delle sue cover più belle unite tra di loro dal filo tessuto da una particolarissima lettera d’amore, scritta nello stile che potrebbe essere dell’Enigmista e dal mittente occulto fino alla fine.

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L'enigma da risolvere

Bermejo costruisce un enigma creando un codice da decrittare per scoprire a chi appartiene la voce narrante. L’enigma, per la verità, è piuttosto semplice e non è certo quello il fulcro dell’opera, che invece si concentra sul senso profondo che il personaggio di Batman ha per l’autore, sull’interpretazione che Bermejo dà del suo ruolo. Una sorta di lunga didascalia che aiuta a contestualizzare le illustrazioni straordinarie dell’autore che forse più di ogni altro, nell’ultimo ventennio, è stato in grado di incarnare la versione più gritty e dark del Cavaliere Oscuro.

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Una cover gallery bellissima

Non pensate di trovarvi davanti a un indovinello particolarmente stimolante per le vostre sinapsi, non apritelo aspettandovi di trovare una grande storia. Perdetevi, piuttosto, nei dettagli delle copertine di Bermejo, nel fascino profondo della sua arte, nel rosso del fuoco e nel nero del mantello da pipistrello di Bruce Wayne, nel buio dei vicoli di Gotham e negli abbaglianti squarci di luce che lo tagliano in due. Godetevi il viaggio, una tavola alla volta, ne vale la pena.

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