In onore della Giornata nazionale dei dialetti e delle lingue locali, quest'anno il numero in uscita il 17 gennaio verrà pubblicato in napoletano, catanese, milanese e fiorentino
Zio Paperone e il PDP 6000, la prima storia del numero 3608 del popolare fumetto, questa settimana verrà pubblicata in napoletano, catanese, milanese e fiorentino per celebrare la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali di venerdì 17 gennaio. In Campania verrà distribuita l’edizione in napoletano, in Sicilia la catanese, in Lombardia la milanese e in Toscana l’edizione in fiorentino. Mentre nel resto del Paese la storia verrà pubblicata in italiano. Molto probabilmente, le edizioni in dialetto diventeranno un elemento ambito dai collezionisti.
Eredità storica
Per mettere a punto gli adattamenti, la redazione di Topolino ha collaborato con Riccardo Regis, professore ordinario di Linguistica italiana dell’Università di Torino specializzato in dialettologia “È un’ottima occasione” ha dichiarato Alex Bertani, direttore di Topolino “per ricordarci quale immenso patrimonio culturale e storico rappresentino le centinaia di idiomi che attraversano la nostra penisola da nord a sud e da levante a ponente. Testimonianze vive di un’eredità storica quanto mai ricca e preziosa. Lasciatemi però dire che leggere le disavventure di Zio Paperone in questi dialetti è stata anche l’occasione di un divertimento che da tempo non provavo. Leggere per credere”. Per l’edizione in napoletano è intervenuto anche Giovanni Abete, docente di Linguistica generale all’Università Federico II di Napoli e fonetista e dialettologo. Secondo quanto riporta Repubblica, l’esperto ha inserito elementi di modernità come la “r” rummeneca, anziché il tradizionale “dummeneca”. In maniera simile ha optato per “uagliù”, anziché “guagliù”.