Dirt, la saga di Giulio Rincione continua a Skeentopolis

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Gabriele Lippi

Gabriele Lippi

Un nuovo capitolo dalle atmosfere cyber punk, in un posto dove cartoni animati ed esseri umani vivono fianco a fianco, apparentemente in un idillio, ma che nasconde qualcosa di profondamente oscuro. La saga di Rincione prosegue pubblicata da Tunué

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Dirt è vivo e lotta insieme a noi. Immune alla dimenticanza, il personaggio creato da Giulio Rincione nel 2022 prosegue il suo viaggio grazie a Tunué, che ha recentemente ristampato il primo volume e pubblicato il secondo inedito. Due tomi da 224 e 240 pagine a colori al prezzo di 24 euro cadauno che trasportano il lettore in un’avventura emozionante, divertente, a tratti persino commovente, e capace di far riflettere su temi contemporanei senza mai risultare didascalica e paternalistica.

La trama

In un mondo post apocalittico, segnato da una grave pandemia, un vecchio cartone animato si aggira per lande desolate affrontando un destino che pare già segnato, una condanna all’estinzione ormai scontata. Dirt, infatti, logora mascotte di un brand di sigarette che non esiste più, sparirà quando nessuno si ricorderà più di lui. Ma il suo peregrinare per il mondo lo porterà ad affrontare pericoli e incontrare nuove realtà.

Una tavola tratta da Dirt Skeentopolis di Giulio Rincione (Tunué)
Una tavola tratta da Dirt Skeentopolis di Giulio Rincione (Tunué)

Il nuovo capitolo

Se I figli di Edin aveva portato il lettore dentro un mondo alla Mad Max, Skeentopolis prosegue la saga giocando con una distopia che si mimetizza da utopia, pescando per il suo world building da immaginari cyber punk e riuscendo a mantenere uno straordinario equilibro tra componente comica e aspetto più serio e impegnato. Dirt sembra aver raggiunto la Terra Promessa quando arriva a Skeentopolis, città-stato fondata da un ex streamer in cui esseri umani e cartoni animati vivono fianco a fianco in apparente armonia, senza dover più temere la "dimenticanza". Ma Skeentopolis ha un lato oscuro fatto di una competitività crudele, in cui il successo è letteralmente l'unica ragione di vita per i cartoni animati.

Una tavola tratta da Dirt Skeentopolis di Giulio Rincione (Tunué)
Una tavola tratta da Dirt Skeentopolis di Giulio Rincione (Tunué)

Un fumetto che racconta il contemporaneo

Dirt è una serie piena di riferimenti e omaggi alla cultura pop e all'animazione in particolare, nella quale non è difficile scorgere una critica a una produzione televisiva sempre più votata al successo commerciale e sempre meno agli interessi artistici, e a un appiattimento generale dei gusti del pubblico. L’algoritmo che domina Skeentopolis, segnando il successo o la fine dei personaggi dei cartoni, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in ambito artistico, la ricerca di contenuti sempre più innocui e alla portata di tutti, di un successo fast food che si consumi nell’immediato, sono temi che emergono fortemente nel secondo volume di Dirt.

Una tavola tratta da Dirt Skeentopolis di Giulio Rincione (Tunué)
Una tavola tratta da Dirt Skeentopolis di Giulio Rincione (Tunué)

Vecchio contro nuovo

Rincione crea un protagonista irriverente, duro, volgare, carismatico, una specie di Roger Rabbit incattivito e imbruttito dalla vita e dal fumo, con un tormentone (quel “che ne pensi?” usato alla fine di quasi ogni frase) geniale nel suo nonsense, e reinterpreta personaggi classici come Betty Boop e contemporanei come Jinx di Arcane, modificandone il nome e il design per farli propri pur conservandone la riconoscibilità e inscenando uno scontro tra vecchio e nuovo, tra vintage e contemporaneo, che non indulge mai troppo nel facile nostalgismo.

Una tavola tratta da Dirt Skeentopolis di Giulio Rincione (Tunué)
Una tavola tratta da Dirt Skeentopolis di Giulio Rincione (Tunué)

Intrattenimento tutt'altro che banale

Dirt è una serie scritta con passione e cura, disegnata in maniera straordinaria, attraverso l’ibridazione di più stili, che non sfocia mai nell’ostentazione di un’abilità tecnica e di una capacità artistica evidente. Rincione alterna i suoi tipici tratti spigolosi a linee più morbide e arrotondate, pone la stessa cura che dà ai personaggi sui fondali, che danno profondità al world building maestoso, offrendo ai lettori un’esperienza ricca di spunti e colpi di scena, un intrattenimento tutt’altro che banale, tanto che alla fine non si vede l’ora di poter leggerne il seguito.

La cover di Dirt Skeentopolis, secondo volume della saga di Giulio Rincione, pubblicato da Tunué (240 pagine, 24 euro)
La cover di Dirt Skeentopolis, secondo volume della saga di Giulio Rincione, pubblicato da Tunué (240 pagine, 24 euro)

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