Un fuoriclasse del fumetto al servizio di un classico della nona arte. Tra stile pittorico e pop art, la nuova graphic novel che vede protagonista il quartetto di supereroi creato da Stan Lee e Jack Kirby esce oggi in Italia
Disclaimer: chi scrive questo articolo non è un lettore esperto dei Fantastici 4, non è un loro fan, di certo non è un purista. Meglio mettere le carte in chiaro e gettare la maschera da subito: quella che state leggendo è l’opinione di un ideale lettore al primo approccio (o quasi, dai…) con la materia. Fatta questa premessa, l’Alex Ross di Full Circle, graphic novel con protagonisti i Fantastici 4 che arriva in Italia oggi, giovedì 8 settembre, grazie a Panini Comics, appena due giorni dopo la pubblicazione negli Stati Uniti, in un elegante formato cartonato di grandi dimensioni con sovracoperta, non è esattamente l’Alex Ross che ti aspetteresti.
Un Alex Ross diverso dal solito
Alle prese con un gigante da rilanciare, il fuoriclasse del fumetto supereroistico americano, scrive e disegna una storia che omaggia la tradizione, rinunciando a una parte del suo tratto inconfondibile per contaminarsi e ritornare alle origini della Marvel di Lee e Kirby. Anche questo è importante da sapere per chi ama lo stile pittorico di Ross e si aspetta di ritrovarlo in Full Circle esattamente come fu in Marvels. Stavolta Ross fa qualcosa di diverso, non piega i supereroi della Casa delle Idee alla sua arte ma compie l’operazione opposta, mettendosi umilmente al servizio del materiale da trattare.
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Un equilibrio perfetto
E lo fa bene, perché il mix ha un bilanciamento perfetto. Ross alterna vignette più personali ad altre in cui il richiamo allo stile pop degli anni ’60 è palese. E nella maggior parte delle tavole mischia i due elementi con grande equilibrio. A lineamenti e corpi espressi con una dose di realismo sicuramente superiore agli standard delle origini si uniscono architetture kirbyane, e il lavoro coi colori è semplicemente sorprendente. Alcune splash e doppie rappresentano opere d’arte pop ai limiti della perfezione.
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Un sequel
Se l’aspetto artistico è sicuramente quello più interessante per la sfida ingaggiata (e vinta) da Ross, la storia non è certo da meno. Anche qui Ross pesca a piene mani da un classico e costruisce un ideale sequel del numero 51 dei Fantastic 4 di Stan Lee e Jack Kirby, “This Man… This Monster” (leggibile gratuitamente sul sito Panini a questo link). Il corpo privo di vita di Ricardo Jones, vecchia conoscenza del gruppo, appare nei quartieri del Baxter Building, rivelandosi un portale di accesso dalla Zona negativa. Reed Richards, Ben Grimm e i fratelli Storm saranno dunque costretti a compiere un viaggio nell’Antimateria per sventare una nuova minaccia e ritrovare un vecchio nemico nel frattempo redento.
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Nuovi spunti interessanti
Anche nella sceneggiatura Ross sperimenta un approccio in equilibrio tra tradizione e innovazione, omaggia due giganti come Lee e Kirby, mostra grandissimo rispetto per la storia della testata, ma aggiunge nuovi spunti di riflessione interessanti, affidati alle elucubrazioni di Reed Richards che nelle pagine finali stila una nuova teoria decisamente intrigante sull’essenza della Zona negativa e di ciò che la abita. Non mancano momenti di leggerezza affidati alla pungente ironia della Cosa, che fa da contraltare invece alla depressione esistenziale dello stesso personaggio con cui si apriva “This Man… This Monster”.
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Ideale re-starting point
Sebbene i rimandi alla storia dei Fantastici 4 non siano pochi, Full Circle è leggibilissimo e godibilissimo anche da chi conosce poco il nucleo di supereroi creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961. Un re-starting point che riallaccia i fili col passato e la tradizione per aprire a nuove prospettive dal potenziale decisamente affascinante.