Patrimoniale, cos'è e in che modo può essere applicata

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

L'imposta che colpisce il patrimonio, mobile e immobile, ha infiammato lo scontro politico sulla Manovra 2026. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha bocciato la proposta avanzata dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, relativa all'introduzione di un contributo di solidarietà dell'1% per circa mezzo milione di cittadini italiani che dichiarano oltre 2 milioni di euro all'anno. "Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce", ha scritto la premier sui social. Parole che hanno innescato la risposta della leader Pd, Elly Schlein: "Questo governo sarà ricordato per l'aiuto ai più ricchi. Ha aumentato tasse a tutti. Con che faccia Meloni attacca le opposizioni?". Ma come funziona l'imposta e quante entrate produce?

Quello che devi sapere

Imposta per le emergenze

La patrimoniale è una particolare proposta di imposizione fisicale che viene evocata ciclicamente ogni volta che si verifica una scarsità di denaro. Si tratta di una sorta di "tasto rosso" che lo Stato può attivare per far fronte ad un'emergenza. Per questo, di solito, tali imposte vengono decise in periodi eccezionali, in presenza di conflitti bellici, catastrofi economiche o sanitarie.

 

Per approfondire su Insider: La rubrica di Carlo Cottarelli: "Sì, l'Italia ha davvero aumentato le spese militari. Ma come?"

Quali bene colpisce?

Ad essere tassato, come detto, è il patrimonio, sia mobile che immobile di persone fisiche e giuridiche: denaro, case, azioni, valori preziosi, obbligazioni. L'imposta può essere applicata in modalità fissa o variabile. Nel primo caso, viene versata indistintamente da tutti i contribuenti per lo stesso importo. Nel secondo, varia in funzione del patrimonio dei contribuenti.

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Patrimoniale straordinaria o periodica

La patrimoniale, inoltre, può essere "straordinaria", applicata cioè una sola volta in situazioni eccezionali, oppure periodica, quando il versamento avviene con cadenza regolare. Si parla di imposta e non di tassa patrimoniale perché corrisposta non a fronte di un servizio ricevuto ma per servizi che lo Stato o gli Enti pubblici corrispondono alla collettività nel tempo.

La prima patrimoniale nel 1919

La storia d'Italia ricorda diverse patrimoniali, a partire da quella varata dal governo Nitti, nel 1919, per far fronte ai debiti contratti dallo Stato durante la Prima Guerra Mondiale e recuperare parte degli extraprofitti incassati dagli industriali durante il periodo bellico.

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Nel 1947 l'imposta straordinaria sulla ricostruzione

Anche nel 1936, per la Guerra d'Etiopia, e nel 1940, per l'ingresso nella Seconda Guerra Mondiale, furono le armi a spingere all'introduzione di una patrimoniale. Mentre l'imposta straordinaria per la ricostruzione del 1947 durò fino agli anni Sessanta, quando fu trasformata nell'Invim, la tassa sull'incremento di valore degli immobili.

Il prelievo straordinario del 1992

Nell'estate del 1992, lo spettro del crack finanziario spinse l'allora governo Amato a introdurre, nottetempo, un prelievo straordinario del 6 per mille sui conti correnti e l'Isi, che quando smise di essere straordinaria si trasformò in Ici sugli immobili. Ma come patrimoniali vanno intese anche l'imposta di bollo sulle attività finanziarie e l’estensione dell'Ici-Imu sull'abitazione principale decise dal governo Monti nel 2012. Così come la reintroduzione dell'imposta di successione.

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La proposta di patrimoniale durante la pandemia Covid-19

Con la Legge di bilancio 2021, in pieno Covid-19, la patrimoniale animò il dibattito nella maggioranza "giallorossa" che sosteneva l'allora governo Conte II. Un emendamento firmato da Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Matteo Orfini (Pd), prevedeva l'introduzione di un'aliquota progressiva minima dello 0,2% sui grandi patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500mila euro e fino a 1 milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro. La proposta è stata però respinta dall'esecutivo oltre che da Movimento 5 Stelle e Pd stesso.

Patrimoniali "nascoste"

Oltre alle patrimoniali introdotte in via eccezionale, uno studio delle Cgia di Mestre ha calcolato l'esistenza di una quindicina di imposte sul patrimonio in Italia. Nel 2017 hanno generato un gettito che ha sfiorato i 46 miliardi di euro. La "parte del leone" la fanno le imposte sugli immobili, che hanno consentito all’Erario di incassare 21,8 miliardi. Dal bollo auto sono arrivate nelle casse dello Stato 6,7 miliardi, mentre l'imposta di bollo ne ha portati altri 6,3. L'imposta di registro e sostitutiva è ammontata invece a 5,3 miliardi.

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Chi sostiene la tassa e perché

I fautori della patrimoniale sostengono che sia uno strumento di "giustizia sociale": in tempi di crisi si chiede un sacrificio "straordinario" ai più ricchi per aiutare chi, altrimenti, non ce la farebbe ad andare avanti.

Chi è contrario all'imposta e perché

Per i contrari, storicamente i partiti di centro-destra, la patrimoniale è ingiusta perché tassa per una seconda volta la ricchezza che, generalmente, è stata accumulata attraverso redditi già assoggettati a prelievo fiscale.

 

Per approfondire: Manovra, Meloni: "Con noi mai patrimoniali". Schlein: "Tasse aumentate, aiutano i ricchi"

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