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G20 Argentina, i leader politici ed economici si riuniscono a Buenos Aires: il programma

Economia

Dal 30 novembre al primo dicembre la città ospita il 13esimo vertice del “Gruppo dei Venti”, il primo in Sudamerica. Presenti tutti i big: tra i bilaterali più attesi quello tra Trump e Xi, mentre quello del tycoon con Putin è stato annullato. Timori per la sicurezza

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Buenos Aires ospita il G20 del 2018 (FOTO): venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre la capitale argentina è la sede della tredicesima riunione del Gruppo dei Venti, il forum dei leader politici, dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche, e di cui fanno parte i Paesi più industrializzati al mondo. Il vertice in Argentina è il primo, da quando il G20 è nato nel 1999, che si tiene in Sudamerica. Il summit, come da tradizione, è guidato dal leader del Paese ospitante, quindi in questo caso dal presidente argentino Mauricio Macri.

I partecipanti

I membri del G20 rappresentano l’85% del Pil globale, due terzi della popolazione mondiale e il 75% del commercio internazionale. Fanno parte del G20 Germania, Argentina, Arabia Saudita, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Stati Uniti, Francia, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Regno Unito, Russia, Sudafrica, Turchia e Ue. Ogni anno il Paese ospitante può invitare altri Stati a prendere parte all’evento: e l’Argentina ha recapitato il suo invito al Cile e ai Paesi Bassi. La Spagna invece non figura tra i membri ufficiali, ma è invitata permanente del G20, insieme all’Unione Africana (l’Africa è rappresentata dai due Paesi che ricoprono la carica di Presidenza dell’Unione Africana, al momento Senegal e Ruanda), la Nuova associazione per lo sviluppo dell’Africa e l’Associazione nazionale del Sudest asiatico.

I temi

I principali temi del G20 sono sempre economia e finanza, ma i leader riuniti in Argentina hanno in agenda anche altre tematiche come lo sviluppo del mercato del lavoro, lo sviluppo sostenibile, le questioni di genere, temi relativi alla salute e alla lotta contro il terrorismo. Gli sherpa sono al lavoro da mesi per portare progressi sui temi della lotta alla corruzione, educazione, sostenibilità climatica e transizione energetica. Alla fine dei due giorni di summit, è prevista la firma di una dichiarazione conclusiva che impegni i partecipanti a rispettare gli obiettivi fissati nel corso degli incontri tenutesi a Buenos Aires. 

L’attualità

Il G20 è però un’occasione unica per colloqui bilaterali o ristretti tra i vari leader presenti, su questioni di forte attualità: in questo momento ad esempio la Brexit (I CONTENUTI DELL'ACCORDO), la guerra commerciale tra Cina e Usa, la crisi in Crimea (5 ANNI DI TENSIONI) e in Ucraina, l’omicidio Khashoggi (LE TAPPE DEL CASO). Al G20, spazio anche alla manovra economica italiana e al dialogo tra il governo italiano e l'Ue. Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha incontrato il commissario europeo Pierre Moscovici a margine del summit e ha detto di essere fiducioso di poter evitare la procedura di infrazione Ue. 

Il programma

Dopo una settimana di riunioni preliminari, il vertice vero e proprio comincia venerdì alle 10.30 (le 14.30 italiane) con l'arrivo dei leader partecipanti al centro di Costa Salguero. Due ore dopo, al termine del benvenuto ufficiale e della “foto di famiglia”, il presidente Macri inaugurerà la sessione plenaria con un breve intervento che sarà trasmesso dal canale di YouTube del G20. Dopo i dibattiti i leader, insieme ai loro accompagnatori, assisteranno ad un evento culturale nel Colon, uno dei più importanti teatri lirici del mondo. L'agenda del vertice continuerà sabato con sessioni di lavoro che cominceranno al mattino. Alle 14.45, una volta concluse le discussioni, Macri terrà una conferenza stampa per dare conto dei principali risultati ottenuti nel Vertice. Successivamente i differenti capi di Stato e di governo potranno fare, se lo considereranno opportuno, loro specifiche conferenze stampa.

Presenti e assenti

L’unico assente confermato è il neo eletto presidente brasiliano Jair Bolsonaro (IDENTIKIT). La delegazione ufficiale del Brasile sarà guidata dal presidente uscente Michel Temer, che ha invitato il suo successore ma senza successo. Tutti gli altri leader mondali sono attesi nella capitale argentina, anche se fino all’ultimo è rimasta in dubbio, per motivi diversi, la presenza del presidente canadese Trudeau. Un contrattempo ha invece segnato l'arrivo di Angela Merkel al summit. L'aereo su cui viaggiava la Cancelliera tedesca, partito da Berlino, ha dovuto compiere un atterraggio d'emergenza a Colonia, a causa di problemi tecnici, la sera del 29 novembre.

Gli incontri chiave

La Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Trump ha in agenda diversi incontri bilaterali. Sabato è in programma il faccia a faccia con il leader cinese Xi Jinping, considerato molto importante perché nonostante le posizioni siano ancora distanti, si lavora a una tregua tra Usa e Cina nella guerra dei dazi. Trump ha annunciato su Twitter di aver cancellato l'incontro previsto con Vladimir Putin a causa della crisi in Ucraina, che ha incrinato i rapporti tra i due presidenti. Molto probabile anche un meeting tra i ministri degli Esteri Lavrov e Pompeo. Trump deve incontrare anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. E in parallelo vuole parlare con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che sarà presente insieme al padre in Argentina. Sarà l’occasione per discutere della vicenda Khashoggi. C’è attesa anche per la firma del T-MEC, il trattato tra Usa, Canada e Messico che subentra al vecchio Nafta fra i tre Paesi.

Buenos Aires blindata

Dopo gli incidenti e i disordini che hanno portato prima al posticipo e poi al rinvio del ritorno della finale di Coppa Libertadores fra River Plate e Boca Juniors, sono aumentati i timori per l'affidabilità del meccanismo di sicurezza messo a punto dal governo argentino per l'arrivo dei leader mondiali nella capitale argentina. Sono state studiate massicce misure di sicurezza: il governo argentino schiera più di 22mila soldati, oltre a furgoni, camion con gli idranti e vari elicotteri specializzati. Si calcola che il governo di Mauricio Macri abbia investito più di quattro milioni di dollari per prevenire incidenti gravi. Ci saranno quindi anche diverse strade chiuse e aree di sosta vietata nella capitale dell'Argentina, fortemente blindata per l'occasione. L'aeroporto Aeroparque Jorge Newbery, situato nel quartiere Palermo, e l'aeroporto El Palomar, nella provincia di Buenos Aires, funzioneranno solo per le delegazioni presenti al vertice. Mentre l'aeroporto internazionale di Ezeiza effettuerà voli normalmente, ma con un protocollo speciale. L'ex ministro degli Esteri, Susana Malcorra ha messo in guardia da possibili attacchi terroristici, assicurando che l'Argentina rimane in "allerta massima".