
La guerra e la siccità pesano sulle bollette, si teme un autunno ancora più caro
Il costo del gas prima è tornato a correre e secondo una stima potrebbe arrivare a 347 dollari per Megawattora: famiglie e imprese rischiano di pagare un conto salatissimo. A spingere il prezzo del gas sono la guerra in Ucraina, le alte temperature e la siccità

Il prezzo del gas è tornato a correre: martedì sul mercato di Amsterdam Ttf il costo al Megawatt ora ha sfondato quota 250 euro, portando con sé nuvole nere sul futuro andamento della materia prima e sull’impatto che questo avrà sulle bollette
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Il costo del gas è già alle stelle, ma la situazione potrebbe persino peggiorare: Gazprom ha fatto sapere che i prezzi del gas in Europa potrebbero aumentare del 60% nel prossimo inverno, superando anche i 4mila dollari per mille metri cubi. La stima pubblicata da Il Sole24Ore è che il prezzo del gas possa così arrivare anche a 347 dollari per Megawattora
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La tensione sul prezzo del gas, iniziata già qualche settimana prima del conflitto, è esplosa con l’invasione russa dell’Ucraina. Il flusso di materia prima da Mosca è stato ridotto, e gli analisti si attendono che questo continui anche nel prossimo futuro
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Ad aggravare la situazione è però intervenuto anche il caldo, oltre che la siccità: le alte temperature hanno portato a un più alto consumo energetico per via dei condizionatori, mentre la mancanza di acque nei fiumi rende più difficili usarli per il trasporto di carburante e altri beni industriali
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E l’impennata del prezzo del gas si riflette anche sul costo dell’energia elettrica: secondo Bloomberg citato dal Corriere della Sera, i prezzi dell’elettricità in Germania hanno sfiorato i 480 euro al megawattora per il prossimo anno, sei volte il livello del 2021 e il doppio rispetto a giugno

Anche l’Italia non è immune dal rischio stangata sulle bollette: secondo quanto riporta La Repubblica in autunno dall’Autorità per l’energia sono arrivate previsioni fosche per l’autunno

I prezzi dell’energia sarebbero destinati a raddoppiare, se dovesse restare una media prezzi attorno ai 180 euro come avvenuto a luglio. Oggi però il costo è più alto e rischia di crescere ancora, per cui in autunno il pericolo è di una vera e propria stangata in bolletta per famiglie e imprese

Per cercare di proteggersi dai previsti rincari, i Paesi europei stanno correndo ai ripari: la Germania, fra i Paesi più colpiti dalla crisi energetica secondo quanto riportato da Il Sole24Ore, ha invitato a ridurre i consumi e imposto una tassa sull’uso del gas

Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, poi, Berlino avrebbe anche deciso di rinviare temporaneamente la chiusura delle ultime tre centrali nucleari: una decisione che però deve ancora essere approvata formalmente dal governo e avrà probabilmente bisogno di un voto favorevole in Parlamento

E a peggiorare ulteriormente il quadro arrivano anche i problemi dalla Francia: il crollo della produzione di elettricità da nucleare - un terzo dei reattori del Paese è attualmente in manutenzione - spinge Parigi a cercare fornitori all’estero, aumentando ulteriormente la tensione sul mercato dell’energia