Manovra al traguardo, domani il testo in aula al Senato. I prossimi passaggi

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Il 20 dicembre è arrivato il primo sì, con il via libera della commissione Bilancio al Senato. La maggioranza si è ricompattata dopo le tensioni degli ultimi giorni. Opposizioni all'attacco. Fissato al 31 dicembre il termine per l'approvazione definitiva, pena l'avvio dell'esercizio provvisorio sul bilancio dello Stato

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La Manovra, nonostante le tensioni degli ultimi giorni, si avvia al traguardo. Il 20 dicembre è arrivato il primo sì, con il via libera della commissione Bilancio al Senato. Il testo sarà in aula domani, lunedì 22 dicembre. La maggioranza si è ricompattata dopo le fibrillazioni della Lega che ha sventato l'aumento dell'età pensionabile, ma che ha visto sfumare il cumulo con i fondi per anticipare l'uscita dal mondo del lavoro. Le misure con gli aiuti alle imprese, prima stralciate per farle confluire in un decreto ad hoc, sono ritornate in un emendamento. Opposizioni all'attacco per un blitz della maggioranza sul condono, che poi è stato trasformato in odg. Il ministro Giorgetti, intanto, ha precisato che non farà un passo indietro.

L'ok dalla commissione Bilancio

Quello della Legge di Bilancio è quindi stato un percorso accidentato, tra tensioni e blitz dell'ultimo minuto. Ma alla fine ha tagliato il primo traguardo, quello più importante, visto che da qui in avanti le modifiche appaiono improbabili. Ieri, la commissione Bilancio del Senato, prima di dare l'ok alla Manovra, ha dato il via libera all'emendamento del governo presentato quella stessa mattina e che conteneva, tra l'altro, nuove risorse per le imprese (dal credito Transizione 5.0 alle Zes), lo stop alla possibilità di cumulo con i fondi complementari per anticipare la pensione di vecchiaia, l'aumento dei tagli per l'anticipo pensionistico di precoci e usuranti, le misure sul Tfr. Il nuovo maxi-emendamento del governo alla legge di Bilancio "è depurato delle misure sulle pensioni per quanto riguarda le coperture. Ci sono le misure per le imprese, che sono temi che già sono stati visti in commissione", aveva fatto sapere il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Le nuove coperture dovrebbero arrivare "da piani Inps e alcuni investimenti", aveva spiegato. A Palazzo Chigi, aveva aggiunto, "si è ragionato e condiviso che fosse meglio chiudere tutto nella legge di Bilancio".

Le tempistiche e i prossimi passaggi

Secondo il calendario, il testo domani sbarca in aula al Senato, con l'approvazione prevista per il giorno successivo, prima di tornare alla Camera per l'ok finale. Va ricordato che è fissato al 31 dicembre il termine per l'approvazione definitiva di entrambe le Camere, pena l'avvio dell'esercizio provvisorio sul bilancio dello Stato. Ad ogni modo, nonostante i tempi lunghi, la Legge di Bilancio italiana per il 2026 è tra le più "leggere" degli ultimi 10 anni. Secondo i calcoli della Ragioneria generale dello Stato, l'impatto sul Pil risulterà inferiore al punto percentuale.

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